La Skoda Octavia terza generazione durante la porima prova sulle strade del Portogallo

Octavia, Skoda continua a crescere:
messa alla prova sfida le cugine tedesche

di Nicola Desiderio
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FARO – Skoda Octavia, terzo atto e ambizioni rinnovate per la compatta che guiderà la nuova offensiva di prodotto insieme alla Citigo e alla Favorit e che rappresenta le fondamenta della casa ceca del gruppo Volkswagen. Dal 1996 ad oggi infatti sui 9,1 milioni di Skoda vendute ben 3,7 milioni – delle quali 80 mila in Italia – sono Octavia, ambasciatrice di un costruttore che, da auto dell’Est, si è trasformato in marchio globale commercializzato in oltre 100 paesi, che nel 2012 ha collezionato 939.200 unità vendute, un quarto delle quali in Cina, ed è proteso verso gli 1,5 milioni di pezzi entro il 2018.

Crescita globale e tanto spazio all’interno. La Skoda Octavia è lunga 4.659 mm (+90 mm), larga 1.814 (+45 mm) e ha un passo di 2.686 mm (+108 mm). Lo stile è nuovo, improntato sempre alla semplicità, ma più convinto tanto da ricorda le Audi per alcune soluzioni. Basata sulla nuova piattaforma modulare MQB – la stessa di Audi A3, Seat Leon e Volkswagen Golf – la Octavia ha una scocca per il 70% in acciai ad alta e altissima resistenza, il 26% sagomato a caldo, inoltre si è alleggerita di 102 kg e, grazie anche ai miglioramenti per l’aerodinamica (cx 0,29) e alla meccanica, è più efficiente fino al 23% in più. La crescita dimensionale esterna porta grandi vantaggi all’interno dove lo spazio è davvero tanto, sia per i passeggeri sia per il bagagliaio che va da 590 a 1.580 litri. Un record per la categoria impreziosito dalla conferma del portellone che, nonostante l’allungamento visivo del terzo volume, rimane del tutto dissimulato grazie alle cerniere invisibili e al perfetto allineamento di lunotto e cofano. Il vano inoltre è arricchito da tante comodità come i ganci superiori ripiegabili, i 6 fissi laterali e la presa di corrente insieme ad altre davvero originali come il tappeto di rivestimento double face, la cappelliera copricarico che sfila dietro il sedile posteriore per liberare ulteriore spazio fino al lunotto o il profilo in plastica pieghevole staccabile dal lato e che aderisce grazie al velcro al fondo fungendo da sistema di ripartizione.

Tedesca per tecnologia e sicurezza. Il salto di qualità è nettamente percepibile anche all’interno. Oramai tra l’Octavia e la Golf ci sono ben poche differenze già nello stile, ma anche la qualità dei materiali ha raggiunto livelli paragonabili alle migliori concorrenti inoltre la disposizione di comandi e strumenti e la disponibilità di vani di ogni tipo fa della compatta mitteleuropea un bell’esempio di ergonomia in forma classica, ma con tecnologia d’avanguardia. Diversi i sistemi infotelematici, completi di ogni forma di connettività, che hanno al vertice quello con l’audio firmato Canton e lo schermo a sfioramento da 8 pollici dotato di sensore di prossimità e menu a scorrimento. Allineata alla migliore concorrenza anche la dotazione di sicurezza. Così come la Golf, anche la Octavia ha 7 airbag – ma se ne possono avere anche 9 – l’ESP completo di funzione contro le collisioni multiple, la frenata automatica sia per la città sia per le velocità più elevate, il riconoscimento della stanchezza, il Crew Assistant che allerta in anticipo i sistemi di ritenuta, l’avviso di superamento delle linee di carreggiata e il cofano attivo che in pochi millesimi si solleva di 5 cm per mitigare l’urto contro i pedoni. Più avanti ci sarà anche il riconoscimento automatico dei segnali. Capitolo comodità: il sistema di accesso senza chiave con avviamento a pulsante, i fari abbaglianti a commutazione automatica, il cruise control adattativo e il sistema di parcheggio che funziona sia per gli spazi laterali sia per quelli perpendicolari provvedendo anche a frenare per evitare i piccoli urti. Anche in questo caso, ci sono tante soluzioni furbe come il raschietto per il ghiaccio all’interno dello sportellino carburante, il vano per il giubbotto di emergenza sotto il sedile di guida e uno speciale supporto per fermare lo smartphone in modo sicuro.

Efficienza, prestazioni e non è finita qui… Numerose le motorizzazioni, tutte dotate di turbocompressore e iniezione diretta. I TSI a benzina sono l’1,2 litri da 86 cv o 105 cv, 1.4 da 140 e 1.8 da 180 cv che dà alla Octavia prestazioni davvero sportive (231 km/h, 0-100 km/h in 7,3 secondi), in attesa della RS che avrà un 2 litri da 220 cv con un allestimento specifico. Già noti i diesel TDI con l’1.6 da 90 cv o 105 cv e il 2 litri da 150 cv, quest’ultimo equipaggiabile anche il cambio DSG doppia frizione a 6 rapporti. Quello a 7 rapporti può essere invece accoppiato con le altre unità, tranne quelle di ingresso e lo stesso avviene per la presenza dello stop&start e del recupero dell’energia. La campionessa di efficienza sarà la versione Greenline con l’1.6 TDI da 110 cv e cambio manuale a 6 rapporti che dichiara 3,4 litri/100 km pari a 89 g/km di CO2. Pari per potenza e affinità con l’ambiente sarà la versione a metano con l’1.4 da 110 cv. Non mancheranno le versioni a trazione integrale e con carrozzeria station wagon che oggi vale il 70% delle vendite. Da notare che le versioni a benzina fino a 140 cv e quelle a gasolio fino a 150 cv hanno le sospensioni ad assale torcente con bracci longitudinali interconnessi, per quelle più potenti c’è invece il multilink.

Sa stare decisamente al suo posto. La nuova Octavia cresce anche nel comportamento stradale. Gradevole per lo spazio e il comfort offerto dalle sospensioni, la compatta boema su strada convince chilometro dopo chilometro per la compostezza e sorprende per il rigore con il quale affronta le curve, grazie anche ad uno sterzo preciso e omogeneo. Anche in frenata offre decelerazioni decise senza indecisioni da parte dell’assetto. Con il TDI 1.6 da 105 cv si percepisce qualche rombosità, ma se scegliete il DSG a 7 rapporti verrete ricompensati in comfort e in piacere di guida sfruttando a pieno la coppia di 250 Nm erogata dal 4 cilindri tedesco. Identico per frazionamento e potenza, ma completamente diverso per comportamento è il TSI 1.2, capace di offrire prestazioni e rotondità di funzionamento tali da mascherarne la cilindrata. Volendo, si può avere anche il Driving Mode Selection con il quale scegliere la modalità di guida su 4 posizioni più una personalizzabile.

Aspettando la primavera da Praga. La Octavia sarà prodotta al ritmo di 1.200 unità al giorno presso lo stabilimento di Mlada Moleslav, storico quartier generale di Skoda ad 80 km da Praga. L’arrivo nelle concessionarie è previsto nel mese di aprile e il listino deve essere ancora definito, ma prevederà comunque tre allestimenti: Active, Ambition, Elegance. Il mediano sarà di gran lunga il più gettonato mentre tra le motorizzazioni l’1.6 TDI coprirà oltre il 70% delle vendite.

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Domenica 27 Gennaio 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 18:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA