Uno ei Rav4 che hanno fatto la storia dei Suv

Le magie del Rav4: Toyota festeggia
i 20 anni dell'inventore dei Suv compatti

di Sergio Troise
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ATENE - Venti anni sulla scena e cinque milioni e 200mila unità prodotte: è la storia di successo del RAV4, il Suv/crossover di Toyota, approdato alla quarta generazione con le carte in regola per resistere ancora a lungo (nel 2013 è entrato nella top-20 delle auto più vendute nel mondo). Era il 1994 quando il colosso giapponese presentò al Salone di Ginevra il primo della serie: un veicolo a quattro ruote motrici rivoluzionario già nel nome (RAV sta per Recreational Active Vehicle), che rinunciava ai longheroni dei primi fuoristrada e proponeva il telaio autoportante. Roba mai vista prima.

Successo immediato. Lungo appena tre metri e 69 cm, passo corto, tre porte, aspetto sbarazzino, personalità da fuoristrada, con tanto di ruota di scorta esterna e posizione di guida alta, il piccolo Suv giapponese si dimostrò subito vincente: 53.000 le unità vendute nel primo anno di commercializzazione (cominciata da maggio), il doppio nel secondo, il triplo nel terzo. La formula funzionava, e dunque Toyota la sviluppò, con una seconda generazione, disponibile anche a cinque porte, più grande, più comoda e funzionale, in grado di dominare ancora la scena tra il 2000 e il 2006. La terza generazione (2006-2012) ha segnato una svolta: nuovo pianale e nuove dimensioni, la Rav4 diventava un’auto diversa nell’aspetto e nelle misure, pur conservando lo spirito della prima.

Dal 2013 è arrivata la Rav4 attuale, la più grande di sempre (4,57 metri), con la coda “liberata” dalla ruota di scorta esterna, motori più potenti ed efficienti (i consumi sono calati in media dell’11%), interni molto curati e dotazioni piuttosto ricche. Molto diversa dalla prima, ma sicuramente capace di rispettarne lo spirito evocato dal nome e di battersi sul mercato globale senza problemi, anche se le concorrenti dirette si sono nel frattempo moltiplicate, passando dalle 10 di quattro anni fa alle 19 di oggi. Il segmento, del resto, è cresciuto a dismisura: tra il 2008 e il 2013 le vendite di suv compatti sono aumentate del 36%.

20° Anniversario. Per celebrare al meglio i quattro lustri di successo (il 90% delle unità prodotte è ancora in circolazione), Toyota propone ora una versione speciale denominata proprio 20th Anniversary. Adotta il motore 2.0 litri turbodiesel da 124 cv e 310 Nm, accoppiato ad un cambio manuale a 6 marce (a richiesta c’è l’automatico) e al sistema di trazione integrale Dynamic Drive System. Disponibile negli allestimenti Active, Style e Lounge, esternamente si distingue per alcuni dettagli come i badge di riconoscimento, i nuovi cerchi da 18”, alcune finiture cromate e la possibilità di scegliere una nuova verniciatura marrone metallizzato. Negli allestimenti al top della gamma figurano, oltre ai sedili in pelle e al sistema multimediale touch 2 con display da 6,1 pollici, anche l’apertura dall’esterno senza chiave e l’avviamento tramite pulsante; l’indicatore di cambio corsia, il visualizzatore dell’angolo cieco, i fari intelligenti con sistema anti abbagliante automatico. A richiesta anche il Rear Cross Traffic Alert, ovvero il sistema che aiuta ad evitare urti nelle manovre di parcheggio in retromarcia.

Prezzo competitivo. La Toyota 2.0 D 4WD del ventennale è in vendita, nell’allestimento intermedio Style, a 27.800 euro, prezzo che si colloca a metà strada tra i 25.250 euro ed i 29.300 delle omologhe Ford Kuga e VW Tiguan. Per chi si accontenta della sola trazione anteriore, Toyota propone la RAV4 2WD con uno sconto speciale che abbatte il prezzo della entry level Active fino a 23.350 euro: molto interessante, considerando che si tratta di un’auto che offre, comunque, dotazioni di serie comprensive di sistema multimediale Toyota Touch2, telecamera di retromarcia, clima automatico bizona, cruise control, sensori pioggia e crepuscolare, cerchi in lega (in questo caso da 17”) e fari fendinebbia.

Un raid per festeggiare. Per celebrare al meglio il 20° anniversario del Rav4, Toyota ha organizzato un giro del Peloponneso lungo un percorso accidentato, che ha ricalcato in alcuni tratti il tracciato del Rally dell’Acropoli valido per il Mondiale Rally, passando per Atene, Klenia, Micene, Semeli, Filini, Gouria, Ziria. L’ideale per mettere alla prova le capacità dinamiche della vettura sui tratti di sterrato misto-veloce, tra pietrisco, terra e fango. Ma non solo: i giapponesi hanno ingaggiato anche una agenzia francese specializzata in fuoristrada estremo per portare la Rav4 lungo i sentieri più impervi: due giorni su e giù tra sentieri, dirupi, salite e discese senza un metro d’asfalto, lungo un percorso durissimo, a tratti incorniciato in panorami mozzafiato, con il mare sullo sfondo e cavalli bradi ad affiancare la carovana di auto.

Compromessi inevitabili. Ma essendo un veicolo multiuso, il Rav4 deve assolvere al compito di comportarsi degnamente sia in offroad sia su normali percorsi urbani. Ecco dunque un’altezza da terra di 18,7 cm, che risulta insufficiente nel fuoristrada più tosto ma ben adeguata ai percorsi asfaltati; i paraurti sono un po’ troppo esposti e il sottoscocca meriterebbe una protezione più efficace, ma l’estetica ci guadagna. Scartate le ridotte, funziona benissimo il Dynamic Torque Control AWD, che controlla il trasferimento della forza motrice tra le ruote anteriori e posteriori attraverso un giunto elettromagnetico sistemato davanti al differenziale posteriore. Nei tratti più lenti (fino a 40 km/h) del fuoristrada duro e puro, è possibile, tramite un pulsante, distribuire la forza motrice nel rapporto 50/50, simulando il blocco del differenziale. Il dispositivo aiuta, mentre è un po’ strano il funzionamento dell’hill-holder, che – con il cambio manuale - agisce solo dopo aver tenuto a lungo premuto il pedale del freno: una manovra che in circostanze difficili, come una partenza a pochi centimetri da un burrone, può creare qualche difficoltà ai fuoristradisti meno esperti. Per le manovre, invece, tutto ok: a fronte di una visibilità posteriore non ottimale, causa lunotto piccolo, aiutano la telecamera di retromarcia e i sensori di parcheggio.

Motore nuovo. Sulla Rav4 20° Anniversario, come detto, debutta il 2.0 litri turbodiesel da 124 cavalli e 310 Nm. La coppia si fa sentire a 1600 giri, ma se “anticipasse” un po’ non sarebbe male, soprattutto per “aiutare” nelle dure arrampicate in offroad. Su strada asfaltata le risposte sembrano più immediate, ma siamo comunque in presenza di un’auto da 1700 chili circa, che privilegia comfort ed efficienza alle doti di accelerazione e ripresa. Il passaggio da 0 a 100 km/h avviene comunque nel rispettabile tempo di 11 secondi e la velocità massima è di 180 km/h. Le emissioni di CO2 sono di 137 gr/km; il consumo dichiarato dalla Casa, nel ciclo misto, è di 5,3 litri/100 km, ma nella realtà si consuma un po’ di più.


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Venerdì 7 Novembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 18-11-2014 12:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA