La nuova Toyota Yaris

Nuova Yaris, più efficienza e qualità:
sviluppata per i gusti dei clienti europei

di Nicola Desiderio
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NIZZA - Arriva anche per la Toyota Yaris di terza generazione il momento di darsi una rinfrescata con un frontale più simile alla nuova Aygo, motori Euro6 ancora più efficienti e interni con più qualità, ma soprattutto un carattere più europeo e più internazionale allo stesso tempo.


Gerarchie rovesciate tra Zaventem e Nagoya. A occuparsi infatti della rivisitazione della best seller giapponese ci ha pensato la squadra di Toyota Motor Europe alla quale è stata affidata la leadership del progetto e le modifiche deliberate sono state poi applicate anche alla omologa giapponese Vitz e alla Yaris che sarà venduta negli Usa e che è prodotta anch’essa negli stabilimenti francesi di Valenciennes. Sono i primi effetti della Vision 2011, il programma lanciato due anni fa da Akio Toyoda e che intende redistribuire le responsabilità dei progetti in base alle specificità del mercato tra i 17 centri di ricerca e sviluppo che le Tre Ellissi hanno nel mondo. E visto che quello che in Europa esistono la più alta competenza per i modelli di segmento A, B e C, le aspettative dei clienti europei sono le più elevate e ciò che va bene in Europa in termine di stile e qualità va bene ovunque, allora lo sviluppo di modelli come Aygo, Yaris e Auris deve avere il suo centro in Europa. Se dunque prima il 75% dello sviluppo della Yaris veniva fatto in Giappone e il 25% in Europa, ora le proporzioni si sono rovesciate a favore del centro R&D di Zaventem, vicino Bruxelles.

Uno stile assolutamente mediterraneo. E così è avvenuto quindi la Yaris i cui interventi sono sicuramente più sostanziali che di forma, anche questi decisi in Europa presso il centro stile ED2 di Sophia Antipolis, a due passi da Nizza dove a reggere le fila è l’italiano Elvio D’Aprile. Arriva la nuova calandra a X vista sulla Aygo, cambiano i fari anteriori con Led diurni e la grafica delle luci posteriori, anch’esse ora a Led su tutta la gamma, nuovo è il design dei paraurti, dei retrovisori esterni, dei cerchi ruota e anche quello dell’alloggiamento del paraurti. Altra novità è che la versione Hybrid ora si potrà riconoscere dalle altre solo dalle targhette e dallo sfondo blu dei loghi anteriore e posteriore mentre la caratterizzazione tra gli allestimenti sarà più marcata anche all’esterno con la mascherina che sarà in nero opaco, lucido o satinata. La lunghezza cresce a 3,95 metri, dunque 6 cm in più, ma la Yaris rimane pur sempre una delle più corte della categoria, ma soprattutto offre l’abitacolo più ampio, sia per i passeggeri sia per i bagagli.

Più qualità da vedere e da sentire. Ma è all’interno e sottopelle che si registrano le modifiche maggiori. La plancia ha un andamento più orizzontale e la strumentazione ha una palpebra dal disegno più articolato, inoltre è stato aggiunto un vano richiudibile ed è cambiata la forma del modulo che occupa il tunnel e che ospita piccoli vani e portabicchieri. Più ordinata la parte della consolle, posizionata più in alto di 23 mm e con le prese corrente e USB più a portata di mano. Cambiate e rese più armoniche e tondeggianti le forme anche dei pannelli sulle portiere, più morbidi i materiali e infine è stata accorciata la leva del cambio di 30 mm e lo schermo del sistema telematico Toyota Touch 2 cresce da 6,1 a 7 pollici oltre ad essere più evoluto nella grafica.

Come dare sostanza europea. Prima che a quello che si può vedere dentro e fuori, i tecnici sono intervenuti sulla scocca per renderla più confortevole e guidabile, insomma più europea. Il parabrezza gode di un nuovo metodo di incollaggio per il parabrezza e la struttura di supporto dietro la plancia è più spessa e collegata in modo più robusto al tunnel centrale dove sono stati aggiunti 36 punti di saldatura con il pavimento. Nuovi anche i passaruota e gli ancoraggi dei paraurti, tutto per aumentare la resistenza torsionale e la propagazione del rumore. Sostanziali anche le modifiche per le sospensioni. Quelle posteriori hanno un assale torcente ridisegnato, con attacchi rivisti per la barra antirollio, per le molle più morbide dotate di tamponi in poliuretano e per gli ammortizzatori, ora con molle interne di finecorsa e con valvole più efficaci. Le molle anteriori sono più morbide e l’assistenza elettromeccanica per lo sterzo beneficia di una nuova taratura. Novità anche per il controllo di stabilità che ora permette il disinserimento attraverso un pulsante sul tunnel fino a 50 km/h. A vantaggio del comfort, ci sono materiali isolanti e fonoassorbenti di nuovo tipo e applicati su superfici più ampie, guarnizioni porta modificate e una nuova griglia a forma di spoiler alla base del parabrezza che riduce le turbolenze. Il diesel e l’1,3 litri a benzina beneficiano inoltre di supporti diversi per motore e scarico.

Mille e ibrido ancora più efficienti. Novità ci sono anche per i motori, più puliti ed efficienti. Fondamentalmente nuovo il mille 3 cilindri che mantiene lo stesso blocco cilindri, ma ora raggiunge un rendimento del 37% grazie a un rapporto di compressione di 11,5:1, la nuova testata che integra i collettori di scarico e all’EGR. Nuovi anche i pistoni, dotati di raffreddamento a olio e di un nuovo trattamento superficiale, e la forma dei collettori di aspirazione per esaltare l’effetto tumble (turbolenza verticale). Nuovi anche i materiali utilizzati per la distribuzione con variatore di fase sul lato aspirazione, la catena di distribuzione e la coppa dell’olio. Le emissioni di CO2 scendono così da 110 a 99 g/km e a 95 con lo stop&start. Anche la Hybrid diventa Euro6 e con emissioni scese da 79 a 75 g/km di CO2 pari a 3,3 litri/100 km. Rimangono Euro5 invece l’1,3 litri da 99 cv e il diesel 1.4 da 90 cv, ma prima delle scadenze previste dalle direttive europee, anche loro riceveranno aggiornamenti che invece hanno ricevuto le due motorizzazioni più richieste, in particolare la ibrida che oggi copre un terzo delle vendite di Yaris.

Alla fine dell’estate… La Yaris rinnovata sarà commercializzata alla fine dell’estate e solo in quel momento si sapranno gamma e listino di un modello fondamentale per il cui rinnovamento Toyota ha speso 85 milioni di euro, parte per il prodotto e parte per l’impianto di Valenciennes che lavora a buon ritmo su tre turni ed esporta ben l’84% del proprio volume produttivo.

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Giovedì 19 Giugno 2014 - Ultimo aggiornamento: 22-07-2014 23:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA