PARIGI - Da quando è nata, nel 1998, è l'icona della sportività Audi declinata in una vettura agile e compatta. Una coupé 2+2 piuttosto che una roadster a due posti, secondo la classica ricetta delle sportive classiche. Adesso che è giunta alla terza generazione, per l'Audi TT si avvicina il momento di mettere su famiglia.

Questo è stato deciso a Ingolstadt, questo ha confermato al Salone di Parigi il responsabile dello sviluppo tecnico prof. Ulrich Hackenberg. Il potente e rispettato membro del board responsabile di quella che in Audi non è solo una divisione organizzativa, ma la stessa ragion d'essere del marchio, ha infatti presentato la sorpresa del Salone, e cioè la TT Sportback concept, ricostruendo la cronaca di una marcia di avvicinamento che ha spinto la casa dei quattro anelli a esibire in tutti i grandi appuntamenti internazionali di quest'anno un'ipotesi di variazione sul tema TT. Si è partiti a gennaio con la Allroad Shooting Brake concept svelata a Detroit, poi è toccato alla TT Sport quattro concept vista in marzo a Ginevra e, dopo un mese, alla TT Offroad concept mostrata a Pechino.

A Parigi si è chiuso il cerchio con una vettura che vuole mescolare i geni della TT con l'eleganza delle coupé a 5 porte dei quattro anelli. Lo scopo è quello di valutare le reazioni di pubblico e critica per poi dare il via all'evoluzione e alla crescita della gamma, con una scansione di tempi e di varianti che Hackenberg si è ben guardato dal rivelare alla vasta platea della conferenza stampa, pur lasciando l'impressione che la scansione sia ben chiara nella mente sua e dei suoi colleghi del board.

Con la nuova accoppiata berlina e roadster (quest'ultima altra debuttante a Parigi) la TT Sportback concept condivide senza dubbio l'innovazione più incisiva e caratterizzante, quel "Virtual cockpit" che concentra in un unico, grande e sofisticato display ad alta risoluzione da 12,3 pollici posto davanti al guidatore non solo i contenuti informativi della strumentazione classica, ma anche la gestione di tutte le attività di navigazione, infotainment e servizi di bordo solitamente effettuate tramite lo schermo touch screen a centro plancia.

È un'innovazione destinata a fare scuola, e probabilmente non solo ai futuri modelli del Gruppo VW, ma non certo l'unica. I gruppi ottici della TT Sportback concept, ad esempio, rappresentano lo stato dell'arte della tecnologia Audi in questo settore, grazie ai proiettori principali a Led costituiti ciascuno da quattro diodi ad alta intensità capaci di illuminare fino a una profondità superiore ai 100 metri. Quando la velocità supera i 60 km orari si attiva uno spot laser che aumenta ulteriormente la visibilità notturna, escludendo al contempo dal fascio di luce gli altri utenti della strada rilevati dalla telecamera.

Sempre in tema d'idee "luminose", ad accomunare il concept con le due nuove TT di serie provvedono le luci diurne raggruppate i strisce verticali che dividono in tre parti i gruppi ottici e rappresentano una firma luminosa inconfondibile e gli indicatori di direzione dinamici a Led, i cui diodi si accendono in sequenza dall'interno verso l'esterno. Lo stile, pur caratterizzato da molte comunanze con la TT di serie che si notano soprattutto nella fiancata, è quello di una vettura sportiva che deve comunque accogliere confortevolmente 4 persone che entrano nell'abitacolo attraverso altrettante porte.

Ovviamente degna della famiglia TT la componente meccanica, che ruota attorno al 4 cilindri 2.0 Tfsi la cui potenza è stata portata a 400 cv, raggiungendo il rilevante valore specifico di 200 cv/litro. In combinazione con la coppia massima di 450 Nm garantisce un'accelerazione 0-100 in 3,9 secondi, mentre nulla viene detto in termini di velocità massima, anche se la limitazione elettronica a 250 km orari sembra più che ragionevole. Il cambio è un S tronic a 7 marce, mentre le prestazioni sono accompagnate da valori di consumi ed emissioni decisamente accettabili: 7 litri per 100 km e 162 g/km di CO2.