Una cliente di Uber

Tassisti vincono un round contro Uber:
Torino schiera una task force di vigili

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TORINO - Nessun blocco della ostensione della Sindone, come avevano promesso nelle scorse ore. I tassisti torinesi vincono il primo round della battaglia contro Uber: il Comune di Torino ha accolto le loro richieste e annunciato un giro di vite contro l'abusivismo di un servizio che promette viaggi a prezzi stracciati, ma senza autorizzazioni, licenze e controlli.

Già nelle prossime ore la polizia municipale attiverà una task force per individuare, e punire, i trasgressori. La decisione è stata presa oggi dal sindaco di Torino, Piero Fassino, che ha incontrato i rappresentanti delle “auto bianche” con il comandante della Polizia Municipale, Alberto Gregnanini. «Occorre adottare tutte le misure per offrire una migliore accoglienza e contrastare ogni forma di abusivismo», ha assicurato il primo cittadino. Si è conclusa così la seconda calda giornata di presidio dei tassisti davanti al municipio.

Scongiurata anche la minaccia, smentita dopo l'accordo («non lo abbiamo mai detto - precisano loro - perché siamo per la legalità»), di bloccare l'Ostensione della Sindone al via da domenica prossima. Si è trattato di un picchetto pacifico, anche se non è mancata qualche scaramuccia tra i manifestanti e una giornalista presa di mira con insulti, con i taxi a bloccare la piazza di fronte al Municipio insieme a striscioni e slogan da stadio contro Uber.

«Siamo soddisfatti delle promesse - dice Valter Drovetto, uno dei rappresentanti sindacali dei tassisti - ma adesso ci aspettiamo che dalle parole si passi ai fatti. Vigileremo». Tra i propositi dell'amministrazione comunale, oltre al nucleo anti-abusivi, anche l'istituzione di nuovi posteggi per taxi in prossimità delle attrazioni culturali e turistiche della città, tra cui il Nuovo Museo Egizio e la Galleria d'Arte Moderna, e una più attenta vigilanza sull'assegnazione dei permessi di accesso alla zona a traffico limitato cittadina.

La minoranza di centrodestra in Consiglio comunale (Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia) ha intanto annunciato un esposto in procura contro Uber. «Chiediamo regole uguali per tutti e poi decida il mercato», dicono i proponenti dell'esposto, che contestano all'app la violazione del codice della strada e chiedono che siano accertati eventuali profili penali e, se ve ne sono, che questa sia immediatamente oscurata. Forza Italia annuncia anche una proposta di legge regionale in materia «per risolvere il problema Uber, contrastare l'abusivismo e colmare il vuoto legislativo», dichiara il consigliere Gian Luca Vignale.


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Martedì 14 Aprile 2015 - Ultimo aggiornamento: 18-04-2015 13:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA