Maurizio Arrivabene,Team Principal Ferrari, e Toto Wolff, direttore esecutivo della Mercedes GP

Ecclestone alla carica: «Ferrari e Mercedes si sono alleate e vanno fermate»

di Gianluigi Giannetti
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Fuori controllo, considerando il calo costante di ascolti televisivi che interessa le gare del mondiale. Soprattutto fuori luogo Bernie Ecclestone, che dopo aver demolito le certezze della storia della F1 con regole che annullano il bello di uno sport coraggioso quanto tecnicnologico, ora si scaglia contro Ferrari e Mercedes, protagoniste e presunte alleate in uno spettacolo che lui ha creato, e che oggi scopre incapace di far guadagnare come una volta.

In una intervista ad Auto Motor und Sport che farà discutere , Bernie Ecclestone si lamenta considerevolmente che il giardino che lui ha creato, ora non gli piace più. «Penso che ci sia un accordo fra Ferrari e Mercedes, pontifica Ecclestone dalle colonne della prestigiosa testata tedesca. Al momento è come se fossero unite come dei gemelli siamesi. Uno non fa nulla senza l’altro. Non so se questo sia vero, ma è quello che mi hanno detto. Mercedes ha anche aiutato un po’ la Ferrari a livello tecnico e questo è il motivo per il quale li hanno raggiunti e sono felici. Significa che si trovano entrambi a remare sulla stessa barca».

Ad ottantacinque anni di età, il patron economicamente indiscusso del Circo della F1 si lamenta dello spettacolo perso e sparito, della convinzione condivisa di Ferrari e Mercedes nel non fornire motori a Red Bull per il 2016, in sostanza di aver dimostrato i tanti limiti della sua creatura: «Non possiamo mettere la Formula 1 nelle mani delle squadre. Vogliamo un motore più semplice ed economico che possa essere realizzato da un produttore indipendente come può essere la Cosworth. Non lo stiamo facendo per motivi commerciali, ma per proteggere Formula 1 e fornire una concorrenza leale per tutti. E al momento questo non è il caso».

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Martedì 22 Dicembre 2015 - Ultimo aggiornamento: 15-02-2016 23:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA