La Ferrari F138 di Fernando Alonso impegnata sulla pista di Spa, l'università della Formula 1

Spa, la Ferrari con poco carico va
i tifosi sognano il colpo a Monza

di Giorgio Ursicino
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ROMA - Il titolo resta lontano, la vittoria fra due settimane a Monza è più vicina. Con un colpo di reni niente affatto scontato, il Cavallino torna dalle vacanze in buona forma e, sulla mitica pista di Spa dove non è mai riuscito a vincere, Fernando Alonso conquista un buon secondo posto, riacchiappando la piazza d’onore anche in classifica mondiale. Un passo in avanti consistente poiché nelle ultime due gare le Rosse non erano riuscite nemmeno a salire sul podio, prendendole in maniera evidente, oltre che dalla spaziale Red Bull, anche dalle Lotus e dalle Mercedes.

Seb, una costanza mostruosa. Non è certo il caso di cantare vittoria, e non c’è sorriso sul volto dello spagnolo mentre spruzza champagne, poiché a dominare il Gran Premio del Belgio è il tre volte campione del mondo in carica Sebastian Vettel, quindi il distacco dalla vetta della graduatoria aumenta (ora è di 46 lunghezze) e le gare da disputare diminuiscono (ne restano 8, con 200 punti a disposizione). Fernando, come al solito, è lucidissimo nell’analisi e cerca di cancellare il disastroso risultato delle qualifiche che ha costretto entrambe le Ferrari a scattare solo dalla quinta fila: «Anche se partivo in pole non sarebbe cambiato nulla, sempre secondo arrivavo: la Red Bull di Seb era più veloce e appena mi avvicinavo spingeva e riprendeva vantaggio».

Alonso una gara al'arrembaggio. La gara è stata noiosa (il tedesco ha avuto la situazione sempre sotto controllo), ma Alonso ha guidato alla grande, ottenendo il massimo senza sbagliare nulla. Il vero problema è la costanza e l’affidabilità dell’accoppiata Vettel-Red Bull che riesce ad esprimersi al meglio su ogni tipo di tracciato e di condizione atmosferica, mentre gli altri tre team di vertice hanno sbalzi prestazionali legati alle circostanze. Le Mercedes si sono confermate, ma questa volta non hanno graffiato, nonostante la buona posizione sulla griglia.

Le Stelle questa volta non brillano. Hamilton partiva primo ed è salito ancora sul podio, ora è terzo anche in classifica a 12 punti dal ferrarista. Rosberg ha chiuso in scia al compagno e il loro distacco dalla Ferrari è stato di una manciata di secondi (sembrano definitivamente superati i problemi di utilizzo delle gomme in gara). La notizia della giornata è la battuta di arresto di iceman Raikkonen che è stato tradito dai freni dopo 27 arrivi a punti consecutivi e addirittura 38 passaggi di fila sotto la bandiera a scacchi (non conosceva ritiro dai tempi della sua prima carriera). Fernando ha picchiato come un fabbro dall’inizio alla fine.

Una partenza indiavolata. Nel breve rettilineo di partenza ha scavalcato Di Resta e alla prima curva della Source si è buttato all’interno delle due Lotus in lotta fra loro scavalcandole entrambe. Nella discesa verso la folle compressione dell’Eau Rouge ha affiancato un sempre più opaco Webber (che differenza con Vettel) e lo ha bruciato affrontando il lungo rettilineo del Kemmel in quinta posizione. Poi, usando il Dsr proprio prima della staccata di Les Combes, ha scavalcato prima la McLaren di Button e poi la Mercedes di Rosberg. Hamilton lo ha passato addirittura in accelerazione all’uscita della Source (Lewis ieri non era chirurgico ed ha fatto un errore) prima di fermarsi di fronte al muro Vettel.

La Rossa bene quando serve poco carico. Dopo le opache prestazioni a Montecarlo e in Ungheria e il buon passo in Belgio, è evidente che la F138 soffre le piste dove serve carico, mentre si trova più a suo agio sul veloce dove si viaggia scarichi (ha buona velocità di punta e un efficiente Dsr). Anche la Mercedes di solito ha un’elevata velocità massima, ma a Spa i tecnici di Ross Brawn per cercare carico (in Belgio a differenza di Monza ci sono anche curvoni veloci) hanno perso km/h in rettilineo. A conferma di quanto sia duttile l’astronave disegnata da Newey sta il fatto che abitualmente è fra le più lente in rettilineo, mentre ieri all’improvviso è stata la più veloce. Proprio Newey e Hamilton hanno messo le mani avanti in vista del Gran Premio d’Italia indicando indirettamente la Ferrari come favorita.

Il Cavallino attende importanti sviluppi. Dal primo settembre la responsabilità tecnica del Cavallino passerà a James Allison proveniente dalla Lotus (era già stato a Maranello) ma, soprattutto, per Monza e poi per Singapore sono previsti importanti aggiornamenti (speriamo funzionino). Fernando sostiene che basterebbero un paio di trionfi per rialzare il morale e riaprire il Campionato. Per molti nel paddock servirebbero anche un paio di battute d’arresto di Vettel e della Red Bull.

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Domenica 25 Agosto 2013 - Ultimo aggiornamento: 15-02-2016 23:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA