La nuova Toyota TS050

Toyota TS050, a Monza l’arma da oltre 1000 cv per il nuovo assalto alla 24 Ore di Le Mans

di Nicola Desiderio
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MONZA - Toyota rilancia la sfida per la 24 Ore di Le Mans presentando la nuova TS050 in occasione del prologo del World Endurance Championship che si terrà sul circuito di Monza questo fine settimana e che vedrà partecipare tutte le vetture impegnate nelle 9 gare del campionato di durata.

Base identica, ma tutta nuova. La nuova TS050 è basata sulla stessa vettura omonima che l’anno scorso ha mancato la vittoria a Le Mans all’ultimo giro. La monoscocca in carbonio è infatti la stessa, ma l’aspetto è totalmente diverso. Il regolamento 2017 ha imposto un sollevamento dello splitter anteriore di 15 mm e una riduzione dello scivolo posteriore, modifiche che hanno comportato una riduzione della deportanza valutata nel 25% e prestazioni sul giro di 4-4,5 secondi a Le Mans e in 2 secondi sugli altri circuiti. I tecnici giapponesi confidano però di recuperare quasi completamente quanto perso attraverso i progressi nell’aerodinamica e nelle prestazioni del motore e della parte ibrida.
 

 

Aerodinamica e motore migliorati.Per quanto riguarda l’aerodinamica, il frontale della vettura appare diverso, ma cambiano soprattutto la parte posteriore, che scende di più verso il suolo, e le fiancate, molto più complesse e con la parte anteriore intorno alle ruote separata del resto delle pance per ridurre la portanza alle alte velocità. Il motore termico è ancora V6 2,4 litri biturbo ad iniezione diretta, ma è completamente nuovo e, grazie alla nuova camera di scoppio e al maggior rapporto di compressione, offre prestazioni maggiori tenendo conto che non si sono stati inasprimenti per i consumi. I due motogeneratori – uno posteriore in blocco con il cambio e uno anteriore – sono più compatti e leggeri e la loro potenza complessiva non può superare i 300 kW. La potenza dell’intero sistema supera i mille cavalli dunque quella del V6 è di almeno 600 cv.

Meno gomme da sfruttare. Nuova anche la batteria agli ioni di litio e aumentato il recupero di energia fermo restando che la TS050 sarà ancora nella classe superiore, quella a 8 MJ. Il regolamento inoltre prevede per quest’anno una limitazione a 4 treni (più due di scorta) di gomme per ogni gara e questo ha comportato un lavoro di messa a punto ulteriore con la Michelin per sviluppare pneumatici di mescola più durevole in accordo con le sospensioni. Altra modifica riguarda anche gli specchietti, più grandi per offrire maggiore visibilità e una luce che all’esterno consenta di visualizzare il corretto funzionamento del sistema ibrido. In caso di malfunzionamento la vettura dovrà tornare nei box. Altra novità visibile è quella dei fari laser, una novità per la Toyota, anche se i piloti stanno valutando altre soluzioni per la 24 Ore di Le Mans.

Un tris (si spera) vincente. L’altra grande novità è che Toyota schiererà per la prima volta 3 vetture a Spa e a Le Mans sperando che questo consenta di fronteggiare al meglio le situazioni che si sono presentate nel corso degli ultimi anni, in particolare nel 2014 e nel 2016 quando il team giapponese, pur nettamente più forte in gara, ha perso entrambe le vetture prima per un incidente e infine per un guasto. La TS050 ha già completato oltre 30.000 km nei test da gennaio sui circuiti del Paul Ricard, Aragon e Portimao con 4 sessioni di durata di 30 ore completati senza problemi. La prima gara del WEC è il 16 aprile a Silverstone, ma gli appuntamenti clou saranno a Spa (6 maggio) e ovviamente Le Mans (17 giugno) con la gara belga che, solitamente, viene utilizzata dai team per sperimentare l’assetto aerodinamico “scarico” che sarà poi utilizzato in Francia. A questo proposito, i tecnici prevedono che la minore deportanza favorirà i sorpassi e i duelli in pista, non sono nei confronti delle vetture di pari categoria, ma anche della LMP2 che quest’anno sono più vicine nelle prestazioni alle LMP1.

I nove piloti sono pronti. Per l’occasione, Toyota ha presentato tutti e tre gli equipaggi. La TS050 numero 7 sarà guidata da Mike Conway (GBR) che ha 2 Le Mans alle spalle e un secondo posto nel 2016, così come Kamui Kobayashi (GIA). Entrambi saranno affiancati dall’esordiente argentino José Maria Lopez. La numero 8 sarà invece affidata allo svizzero Sébastien Buemi che ha 5 Le Mans sulle spalle con un secondo posto nel 2013 e il titolo WEC 2014 conquistati insieme al britannico Anthony Davidson che però ha 9 partenze a Le Sarthe. Il terzo sarà Kazuki Nakajima, con 5 Le Mans e un quarto posto nel 2013. Il terzo equipaggio che sarà schierato alla 6 Ore di Spa e Alla 24 Ore di Le Mans sarà capitanato dal veterano francese Stéphane Sarrazin, con 15 partenze a Le Mans e 4 piazzamenti (2007, 2009, 2013 e 2016). Sarà affiancato dall’esordiente giapponese Yuji Kunimoto, campione uscente del campionato Super GT giapponese, e dall’altro francese Nicolas Lapierre, di ritorno in Toyota dopo due vittorie nella LMP2 e il titolo piloti WEC 2016. Lapierre ha ottenuto un terzo posto assoluto in patria nel 2014 proprio nell’ultimo anno con la casa giapponese. Durante il fine settimana si vedrà se la TS050 può battere la Porsche 919 Hybrid.

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Venerdì 31 Marzo 2017 - Ultimo aggiornamento: 01-04-2017 19:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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