Una nave di Costa Crociere

Costa Crociere ridurrà del 50% gli sprechi alimentari a bordo delle sue navi con “4GOODFOOD”

di Antonino Pane
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MILANO - Ridurre del 50% gli sprechi alimentari sulle navi da crociera entro il 2020. Ci prova Costa Crociere che ha presentato il programma 4GOODFOOD, che ha, appunto, come obiettivo la riduzione del 50% degli sprechi alimentari a bordo delle navi della compagnia italiana.  Il punto di partenza del programma è il cibo e il suo valore. Le cifre sono impressionanti. Basti pensare che solo a bordo della flotta Costa vengono preparati ogni anno circa 54 milioni di pasti. “Con 4GOODFOOD - spiegano in Costa Crociere - la compagnia ha deciso per prima di rivisitare il tema del cibo in chiave sostenibile, con un approccio integrato che parte dai processi di preparazione dei piatti e arriva a rendere direttamente protagonisti ospiti ed equipaggio. Il programma si avvale inoltre della collaborazione di partner di comprovata esperienza, come Fondazione Banco Alimentare Onlus, Cittadinanzattiva, Fondazione Slow Food per la Biodiversità, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Winnow”.

Neil Palomba, direttore generale di Costa Crociere: «Abbiamo affrontato il tema del valore del cibo in maniera responsabile, trovando soluzioni concrete. 4GOODFOOD è un programma che non ha eguali nel settore marittimo, grazie al quale contiamo di dimezzare entro il 2020 gli sprechi alimentari sulle nostre navi, con dieci anni di anticipo rispetto al termine fissato dall’Agenda 2030 dell’ONU. La sfida che per primi abbiamo colto e che vogliamo portare nella nostra industry, è quella di promuovere un modo più sostenibile di preparare e consumare il cibo a bordo, senza incidere sullo spirito della vacanza. Ma l’aspetto senza dubbio più importante, a cui teniamo particolarmente, è che questo programma riuscirà a coinvolgere circa due milioni di ospiti che portiamo ogni anno in vacanza e i nostri 19.000 membri d’equipaggio: quindi l’effetto positivo di quanto proporremo a bordo sarà moltiplicato a terra».

Ma come si articolerà il programma? Con varie iniziative. Attraverso il posizionamento di bilance localizzate nelle cucine e collegate a un sistema di condivisione dei dati, Costa, insieme a Winnow, ha implementato un sistema per la mappatura, quantificazione ed analisi degli sprechi nella fase di preparazione del cibo. Secondo Costa questo sistema ha permesso di integrare progressivamente azioni di miglioramento a bordo delle navi, ed è attualmente già utilizzato su oltre la metà della flotta. Elemento chiave è stata la formazione specifica di quasi 2400 addetti alle cucine su come ridurre gli sprechi e creare processi più sostenibili.

Costa spiega anche che la campagna di sensibilizzazione Taste don’t Waste ha invece l’obiettivo di coinvolgere direttamente gli ospiti verso modelli di comportamento più responsabili, soprattutto nell’area buffet. In questa fase del progetto Costa Crociere è affiancata da Cittadinanzattiva, che ha contribuito in particolare al monitoraggio dell’efficacia della “call to action” su Costa Diadema. I risultati di questa prima sperimentazione sono stati eccellenti: quasi il 90% degli ospiti ha accolto positivamente la campagna, che ha consentito una riduzione di quasi il 20% degli sprechi generati al buffet dagli ospiti.

4GOODFOOD è attualmente in corso di implementazione su tutte le navi della flotta, dopo essere stato sviluppato e testato a partire dal 2016 sull’ammiraglia Costa Diadema, laboratorio e incubatore di tutti i progetti. La fase di sperimentazione a bordo di Costa Diadema ha permesso in 11 mesi di ridurre di oltre il 50% lo spreco alimentare, equivalenti a una riduzione di 1.189 tonnellate di CO2, ovvero le emissioni di 231 automobili in un anno. Le navi Costa Crociere partivano comunque da una situazione virtuosa in materia di sprechi alimentari. Secondo i dati del WRAP (Overview of waste in the UK Hospitality and food sector), nei ristoranti si sprecano in media 284 grammi di cibo a persona per ogni pasto, contro i 216 grammi rilevati sulla flotta della compagnia italiana prima di avviare il programma 4GOODFOOD.

Lo spreco alimentare è un tema centrale: l’Agenda 2030 dell’ONU definisce 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals), tra cui quello di dimezzare entro il 2030 lo spreco alimentare globale pro-capite. Secondo la FAO, circa un terzo del cibo prodotto ogni anno per il consumo umano, pari a circa 1,3 miliardi di tonnellate, va perduto o sprecato.

4GOODFOOD è un programma a 360°, che prende in considerazione ogni aspetto legato al cibo a bordo, trovando soluzioni concrete e quantificabili.  Grazie alla collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, si è proceduto alla rielaborazione dell’offerta gastronomica in un’ottica sostenibile, attraverso la selezione di prodotti e materie prime di qualità, tenendo in considerazione la stagionalità e la prossimità degli alimenti. Un esempio a riguardo è l’inserimento delle ricette espressione della tradizione italiana e della Dieta Mediterranea, tra cui 572 ricette di menù regionali e locali.

Il coinvolgimento degli ospiti porterà infine ad un altro effetto positivo. Costa Crociere ha deciso di sostenere la rete degli Orti in Africa promossa dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità. Il contributo al progetto degli orti sarà erogato su base annua e direttamente correlato alla diminuzione degli sprechi al buffet da parte degli ospiti, nell’ottica di contribuire a restituire alla collettività il valore del cibo. Per dare il via al suo impegno nel progetto Costa Crociere ha donato oggi a Carlo Petrini, fondatore Slow Food, un contributo economico iniziale per realizzare 50 nuovi orti in Mozambico, Sud Africa e Tanzania.

Costa Crociere precisa anche che grazie alla legge 166/2016 le eccedenze alimentari residue sono state gestite attraverso la collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare Onlus. Per la prima volta nel settore marittimo, Costa è riuscita a redistribuire per fini sociali il cibo preparato e non utilizzato a bordo. L’iniziativa è partita a Savona a luglio 2017 su Costa Diadema, ed è stata di recente estesa al porto di Civitavecchia. In soli sei mesi sono state recuperate e redistribuite ad associazioni locali che si occupano di dare assistenza alle persone in difficoltà circa 16.000 porzioni. L’obiettivo del 2018 è attivare il progetto in nuovi porti nel Mediterraneo: Palermo, Cagliari, Bari e Venezia, Marsiglia, Barcellona, Atene e La Valletta (Malta).

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Mercoledì 7 Febbraio 2018 - Ultimo aggiornamento: 08-02-2018 13:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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2018-02-09 09:29:01
se magna troppo ...cioè magnino troppo !