Il trimarano Multi70 di Maserati sulla rotta del Thè per il record HongKong-Londra

Albero riparato, Maserati Multi 70 è partito con Soldini a caccia del record sulla Rotta del Tè

di Sergio Troise
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HONG-KONG - Maserati Multi 70, il trimarano super tecnologico di 21,20 metri affidato a Giovanni Soldini e al suo equipaggio, è finalmente partito, con 6 giorni di ritardo sul previsto, per la prima sfida del 2018: battere il record della traversata Hong Kong-Londra, 13.000 miglia lungo la storica rotta del tè battuta dai clipper che trasportavano il carico dalla Cina all’Inghilterra nella seconda metà del XIX secolo: in pratica un mezzo giro del mondo, passando per il Capo di Buona Speranza.

La partenza sarebbe dovuta avvenire venerdì 12 gennaio. Ma all’ultimo momento, nella fase dei controlli finali all’imbarcazione, era stato riscontrato un problema tecnico: un inizio di scollamento della rotaia all’altezza della penna in testa d’albero. L’imprevisto ha costretto Soldini a rinviare la partenza, che è avvenuta dunque giovedì 18.

La decisione di salpare è stata presa nonostante le previsioni meteo non assicurino condizioni di vento ideali, soprattutto nella prima parte, tra Cina meridionale e Vietnam. “La situazione meteo è stata molto instabile negli ultimi giorni – ha spiegato Pierre Lasnier, il routeur del team che seguirà il record da terra. “Si è chiarita un po’ – ha aggiunto l’esperto – e ora Maserati Multi 70 ha la quasi sicurezza di trovare un vento medio da Nord Est tra i 17 e i 18 nodi di intensità per i primi tre giorni di navigazione, abbastanza per scendere fino a 5° N, quindi sotto la punta meridionale del Vietnam. Non sarà però possibile fare rotta diretta, bisognerà bordeggiare con il vento in poppa per scendere verso Sud.”

Giovanni Soldini, da parte sua, ha parlato di “decisione difficile” e di “situazione non ideale”, anche perché, una volta giunti all’Equatore, Maserati troverà una bolla senza vento. “Speriamo che le condizioni cambino una volta arrivati lì. I primi giorni – ha aggiunto lo skipper - faremo il possibile per rimanere in acque profonde, però c’è più vento sotto costa, vicino al Vietnam, quindi cercheremo di trovare compromessi fra la necessità di andare veloce e l’attenzione alle miriadi di reti e barchette di pescatori locali che non hanno neanche le luci di via.”

Il tentativo di record di Maserati è scattato, come detto, giovedì 18 gennaio alle ore 18,43 (ora cinese, le 11,43 in Italia) quando il trimarano ha tagliato lo spazio compreso tra i fari di Tai Long Pai e di Nga Ying Pal, all’uscita del canale di Tathoong, accesso orientale al porto di Hong Kong, dove un commissario del World Sail Speed Record Council (l’organismo che valida i record oceanici) ha fatto scattare il cronometro.

Per battere il record di 41 giorni, 21 ore, 26 minuti, stabilito nel 2008 dal maxi catamarano di 32,50 metri Gitana 13, Giovanni Soldini e il suo equipaggio (Guido Broggi, Oliver Herrera Perez, Alex Pella e Sébastien Audigane) devono completare il percorso e tagliare la linea del traguardo sotto il ponte Queen Elisabeth II nell’estuario del Tamigi prima del 1° marzo, alle ore 8, 9 minuti e 47 secondi.

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Venerdì 19 Gennaio 2018 - Ultimo aggiornamento: 22:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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