Nuovo Codice Nautico, ore decisive dopo l’ultimo Sì. Demaria: «La svolta dalla capacità d’ascolto dei politici»

Nuovo Codice Nautico, ore decisive dopo l’ultimo Sì. Demaria: «La svolta dalla capacità d’ascolto dei politici»

di Sergio Troise
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ROMA - Nuovo Codice della nautica: ci siamo quasi. La IX Commissione della Camera dei deputati e la VIII Commissione del Senato hanno definitivamente approvato il testo di riforma, nelle ultime ore nuovamente sottoposto al loro parere dal Governo. L’articolato è stato modificato accogliendo la maggior parte delle richieste di integrazione avanzate dalle associazioni di categoria, in testa Ucina/Confindustria nautica e i principali rappresentanti della filiera, come Assilea, Assomarinas, Assonat-Confcommercio, Confarca, appena riunitesi in un coordinamento permanente.

Il decreto legislativo va ora definitivamente adottato dal Consiglio dei ministri e ciò dovrà avvenire entro il 5 novembre, data di scadenza della legge delega. Nulla fa temere che ciò non avvenga. E infatti i vertici delle associazioni – in testa la presidente di Ucina, Carla Demaria - esprimono gratitudine e fiducia nell’operato dei politici, sottolineando l’importanza del clima di collaborazione creatosi a beneficio di tutto il settore.

«E’ stato fatto un grande sforzo, anche di ascolto – ha dichiarato la Demaria – e per questo tutti insieme plaudiamo ai presidenti delle commissioni Altero Matteoli e Michele Pompeo Meta e ai relatori del provvedimento Raffaele Ranucci e Alberto Pagani, senza i quali oggi non avremmo avuto queste importanti indicazioni nei tempi utili. Soprattutto – ha aggiunto la leader degli operatori del settore - ringraziamo il ministro Graziano Delrio, il capo dell’ufficio legislativo ammiraglio Pietro Vella, il capo di gabinetto Mauro Bonaretti e la direzione del Trasporto marittimo per la dedizione e l’attenzione mostrate in tutto l’iter del provvedimento».

Che cosa porterà il tanto atteso nuovo Codice della nautica? Le novità previste sono molte, ma tra queste spiccano sicuramente il registro telematico delle unità da diporto (il cosiddetto PRA del mare) e l’inserimento di una giornata nelle scuole italiane dedicata alla cultura del mare. Ma non solo: il testo approvato dà all’intera filiera della nautica e all’utenza uno strumento in grado di sostenere lo sviluppo della cantieristica e del refitting e introduce novità come la regolamentazione delle motorizzazioni GPL, l’inserimento di nuove figure professionali, la disciplina dell’istruttore di vela, delle scuole nautiche e dei centri di formazione, l’aggiornamento della normativa sulle patenti nautiche, la semplificazione di alcuni adempimenti a carico degli utenti, il sostegno alla bandiera italiana.

Anche il leasing risulterà favorito dal nuovo Codice della nautica. Lo ha sottolineato Enrico Duranti, presidente di Assilea, dichiarando che “il leasing nautico sta tornando a sostenere la ripresa del settore e con le semplificazioni introdotte per le iscrizioni e i documenti, unitamente al riconoscimento del contratto introdotto dalla Legge sulla concorrenza, potrà farlo ancora meglio, non solo a vantaggio dei privati, ma anche come strumento di supporto ai dealer e alle società di charter”.

Il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, ha manifestato qualche riserva: «Come sempre accade non tutto è perfetto» – ha osservato, riferendosi in particolare alla norma sugli ormeggi in transito nei porti turistici. «Poteva essere meno rigida – ha aggiunto - ora ciò che conta è che in sede di legge di stabilità il Governo risolva l’annosa questione dei canoni demaniali della portualità».

Secondo Luciano Serra di Assonat, «l’ampio lavoro di semplificazione degli adempimenti a carico dell’utenza e delle attività commerciali aiuterà comunque una ripresa della domanda, anche per la portualità turistica. Per questo – ha aggiunto - siamo soddisfatti di questo risultato, del lavoro legislativo svolto dal MIT e dal Comando generale delle Capitanerie di Porto. Sono certo che tale costruttivo confronto potrà trovare ulteriore conferma nella soluzione della problematica dei canoni e della riforma delle concessioni».

 

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Venerdì 3 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 19:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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