La nuova Ferrari 812 Superfast

L'ultimo gioiello di Maranello, viaggio in una tecnologia meravigliosa

di Sergio Troise
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MARANELLO - In casa Ferrari rispettano da sempre una regola non scritta, ma fondamentale: quando ci si mette al lavoro per realizzare un nuovo modello, la prima sfida da affrontare è superare se stessi. Una regola imposta da 70 anni, ovvero dalla fondazione, e tuttavia non facile da rispettare, visto che parliamo di automobili che mirano sistematicamente al top: nei materiali, nella tecnologia, nelle prestazioni. Per di più, a Maranello s’impongono anche un altro dovere: ossequiare la tradizione. E dunque continuare a privilegiare nel tempo scelte di stile e di motorizzazione che in altri ambienti potrebbero risultare di secondaria importanza.
 

 


Nasce su queste basi la 812 Superfast, nuova regina di Maranello: con i suoi 800 cavalli (123 cavalli/litro) è la Ferrari stradale più potente e prestazionale di sempre (ad eccezione ovviamente delle serie speciali in serie limitata che montano però il V12 posteriore). Dove consentito, può raggiungere i 340 km/h passando da 0 a 100 in 2,9 secondi. Se non bastasse, la nuova Ferrari è anche la prima ad utilizzare il servosterzo elettrico (non storcete il naso, funziona alla grande e non fa rimpiangere il sistema idraulico) e il cosiddetto “passo corto virtuale”, ovvero l’asse posteriore sterzante. Due soluzioni mirate ad ottimizzare la guida sia nell’uso quotidiano sia in condizioni estreme, ovvero in pista.

Le due novità risultano decisive per esaltare le prestazioni di un’auto di dimensioni importanti (4657 mm), con motore 12 cilindri 6,5 litri (rigorosamente aspirato) sistemato in posizione anteriore (ma ben spostato verso il centro) e sistema transaxle, ovvero con il cambio al posteriore. Il peso in ordine di marcia è di 1630 kg, distribuiti per il 47% all’anteriore e per il 53% al retrotreno. Tra le chicche hi-tech vale la pena ricordare anche l’impianto frenante Brembo in carboceramica, il più prestazionale mai sviluppato in Ferrari, e il cambio F1 doppia frizione 7 marce, che assicura passaggi marcia fulminei (il 30% meglio della F12 Berlinetta, con la capacità si scalare tre rapporti in un secondo). Inutile dire che non manca l’ormai irrinunciabile manettino sul volante, che offre la possibilità di scegliere tra varie impostazioni di guida e che la dinamica di marcia è assistita da sospensioni magnetoreologiche di ultima generazione.

Dopo la passerella sotto i riflettori del Salone di Ginevra, l’auto è stata presentata alla stampa internazionale tra Maranello, la vicina Sassuolo, la pista di Fiorano e le provinciali che si snodano nei dintorni. Quanto basta per verificare la veridicità di quanto raccontano i progettisti: “Questa Ferrari si ricollega idealmente alla Daytona del secolo scorso, ma soprattutto completa il discorso avviato in epoca più recente con la 550 Maranello, proseguito con la 575, la 599 GTB Fiorano e la F12 Berlinetta, raggiungendo livelli mai toccati non solo nelle prestazioni ma nella fruibilità e nel comfort”.
 

 

Insomma, una supercar utilizzabile senza patemi anche tutti i giorni, vista anche la disponibilità di spazio per i bagagli (da 320 a 500 litri, alle spalle dei due posti secchi) e di certe attenzioni legate a consumi ed emissioni, come la presenza dello start/stop. La nuova Supefast è già in listino al prezzo di 291.642 euro, ma per entrarne in possesso i fortunati privilegiati che potranno permettersi il lusso di acquistarla dovranno aspettare almeno diciotto mesi per entrarne in possesso. I primi esemplari arriveranno nelle concessionarie a fine luglio, le prime consegne (destinate a chi ha ordinato l’auto “al buio”) saranno consegnate entro fine anno, mentre tutti gli altri dovranno aspettare. Anche qui ha un ruolo la tradizione: le Ferrari si devono desiderare.

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Martedì 13 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 12:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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