Alex Zanardi sulle piste della Via Latea a Sauze d'Oulx

Sulle piste da sci si vince la disabilità:
parola di Alex Zanardi testimonial BMW

di Giampiero Bottino
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SAUZE D'OULX - Strani incontri sui pendii splendidamente innevati delle località piemontese inserita nel circuito della Via Lattea, il famoso comprensorio sciistico che, a cavallo tra Italia e Francia, ingloba sette centri cari agli appassionati degli sport invernali.


Sulle piste di Sauze non è infrequente imbattersi in oggetti misteriosi che sfrecciano sulla neve, inconsuete poltroncine dotate di sci (singoli o appaiati) che stupiscono per la capacità di affrontare con disinvolta agilità le ripide discese e i pali dello slalom.

Sono gli attrezzi hi-tech indispensabili all'attività della più originale e solidale scuola di sci in cui ci sia mai capitato di imbatterci. A distinguerla sulle piste, la scritta «Project» che campeggia su pettorine e giacche a vento di allievi e istruttori. Questi ultimi sono organici alla locale Scuola di Sci e oltre all'insegnamento «istituzionale» dedicano buona parte del loro tempo a insegnare (o a far riscoprire) i piaceri dello sci ad allievi diversamente abili da 4 a 65 anni, affetti da inabilità di vario tipo (fisiche, cognitive e sensoriali) congenite o sopravvenute, in genere in seguito a eventi traumatici.

Un compito impegnativo, che la scuola battezzata «Sauze d'Oulx Project» porta avanti con competenza e passione da 11 anni, grazie anche al contributo della BMW, che fin dal principio ha sostenuto concretamente l'iniziativa che ben si inquadra in uno di quelli che Monaco considera i tre pilastri della responsabilità sociale: la sicurezza (non solo quella intrinseca delle auto, ma quella connessa ai comportamenti umani), il dialogo interculturale e l'inclusione sociale, categoria della quale fa parte il progetto SciAbile.

Se vedere come i più esperti padroneggiano le tecnologiche «sedie sciatorie» affrontando con assoluta disinvoltura i pendii più ripidi è entusiasmante, assistere alle lezioni, soprattutto quelle impartite agli allievi più piccoli (gli under 15 rappresentano un terzo del totale), è emozionante e commovente. Proprio come la risposta di un'istruttrice ai nostri complimenti: «Non pensiate che siamo noi a dare qualcosa a loro, perché è vero esattamente il contrario». E questo la dice lunga sullo spirito di questi maestri davvero speciali.

Al successo dell'iniziativa non è certamente estranea la presenza, fin dall'inizio, di un testimonial credibile e disinvolto come Alex Zanardi, il cui carattere indomabile è dimostrato non solo dalle competizioni automobilistiche in cui è ancora protagonista, ma dall'incetta di titoli olimpici (Londra 2012) e mondiali (Baie-Comeau in Canada l'anno dopo) conquistati nel paraciclismo. Mentre la disinvoltura mozzafiato esibita sulle nevi di Sauze è un autentico manifesto di come la disabilità rappresenti un cambio di prospettiva più che di vita.

I numeri confermano che l'idea ha funzionato: i 30 ragazzi che hanno seguito i corsi nel 2003 diventeranno, alla fine dell'attuale stagione bianca, non meno di 160-170, provenienti dall'Italia e dall'estero e addestrati in modo del tutto gratuito. «Ci mettiamo in gioco ogni anno - dicono i responsabili dell'organizzazione - anche perché BMW ci sprona a trovare sempre nuove disabilità alle quali dedicare la nostra professionalità».

Abbiamo sentito con le nostre orecchie la prova di questo continuo «work in progress» ascoltando la starnazzare di una papera nel campetto per i più piccoli. Nessun pennuto, ma il cicalino amplificato utilizzato da un istruttore per guidare sulla neve, curva dopo curva, un ragazzo non vedente: e questa la sfida aggiuntiva che «Sauze d'Oulx Project» ha accettato quest'anno, accompagnato da una specifica formazione dei maestri.

Poiché l'appetito vien mangiando e un'idea tira l'altra, la dimostrata capacità di insegnare ai ragazzi non solo a gustare l'ebbrezza di una veloce discesa, ma anche ad affrontare le difficoltà con spirito diverso ha suggerito di alzare l'asticella: è nato così SlalomAbile, un progetto nel progetto che punta a preparare gli allievi più bravi - in collaborazione con il vicino Sci Club Sportinia più orientato all'attività agonistica - per portarli ai Campionati italiani disabili Fisip in programma alla fine di marzo.

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Venerdì 25 Aprile 2014 - Ultimo aggiornamento: 26-04-2014 17:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA