ROMA - Oltre le categorie. Fuori dagli schemi. Libero da canoni e stereotipi. Di più, svincolato dal già noto e già sperimentato. È il pensiero multidisciplinare, eclettico, creativo, capace di pre-vedere il futuro per tentare poi di anticiparlo, il “segreto”, in questo caso forse la cosiddetta marcia in più, di trendsetter e influencer, ossia di quelle personalità che, nei rispettivi ambiti, non seguono la moda ma finiscono per dettarla attraverso intuito e sentimento del momento storico, sociale, perfino emotivo. Non stupisce che Audi, che della capacità e del talento di essere e “fare” avanguardia ha fatto il cuore della sua filosofia, proprio al pensiero creativo abbia voluto dedicare il primo evento romano - il quarto a livello nazionale - griffato dal laboratorio di idee del marchio, “Audi City Lab”.
 

Ad animarsi, nella Capitale, è stato un dibattito di professionisti di vari settori, dall’impresa allo sport, dal cinema alla moda, sui temi di multidisciplinarietà e attitudine, dunque contemporaneità, intitolato #untaggableknowledge a ribadire la necessità di andare al di là dei limiti insiti per natura nelle definizioni per indagare in modo nuovo il momento storico e farsene protagonisti. Così, accolti da Fabrizio Longo, direttore Audi Italia, in veste di padrone di casa, a salire sul palco e raccontare le proprie storie e vite “fuori dagli schemi” sono stati Claudio Santamaria e Gabriele Mainetti per il cinema, Bebe Vio e Flavia Pennetta per lo sport, Pierpaolo Piccioli, Riccardo Donadon, Franco Perone, Andrea Guerra, per il mondo delle imprese nelle sue tante anime. Senza dimenticare, Francesco Pannofino come voce narrante, e Alessandro Cattelan come conduttore. Persone e personalità diverse per talento, percorso, ambito di azione, accomunate da una scelta formativa precisa, in cui l’iperspecializzazione è stata sostituita, sia come meta che come canone, da un approccio interdisciplinare alla professione, facendo del successo il frutto di un mix di competenze, pure ben distanti tra loro, inusitatamente affiancate e “connesse”.

Una scelta vincente, testimoniata nel breve periodo dagli ottimi risultati dell’evento stesso, che ha tenuto a “battesimo” La Nuvola all’Eur in occasione del lancio sul mercato italiano della nuova Audi Q2, e, poi, dall’esempio virtuoso che quell’appuntamento ha saputo offrire, tanto da trasformarsi in trasmissione televisiva, facendo crescere in modo esponenziale impatto e platea. Le storie di quella serata, infatti, sono state raccolte in 6 mini-documentari di 15 minuti ciascuno, concepiti per raccontare i profili di Bebe Vio, Flavia Pennetta, Claudio Santamaria, Gabriele Mainetti, Andrea Guerra e Pierpaolo Piccioli proprio all’insegna della loro natura #untaggable, che dal 15 dicembre vanno in onda a rotazione sui canali Sky Sport, Sky Cinema e Sky Arte e, dal 21 dicembre per tre mesi, saranno disponibili su Sky on-demand.

Un modo per proseguire il dibattito e mantenere in pista il tema dell’“attitudine” all’innovazione come driver necessario ai giovani e non solo per muoversi nel presente e scrivere significative pagine di storia, personale e collettiva. O ancora di più, aprire nuove strade verso il futuro. È in tale ottica che Longo ha voluto ripercorrere la fortuna dell’auto, partendo dal primo incidente della storia, il 17 ottobre 1896, che ha dato nuova spinta alla ricerca. Di “ostacoli” come opportunità ha parlato anche Piccioli: «da piccolo volevo fare il regista» ma «non sono ostaggio del passato». «Ho sempre cercato di fare cose nuove, non per il gusto di spiazzare - dice Santamaria - ma per provare a fare qualcosa di diverso». Qualcosa di diverso, mai fatto prima, appunto, come partire da un incidente per arrivare a progettare e realizzare le “smart cities”. In corsa verso il domani. Senza limiti.