La Shooting Brake, il concept presentato da Audi al salone di Detroit

Audi Shooting Brake Concept,
un po' Suv un po' coupe'

di Nicola Desiderio
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DETROIT - Si chiama Allroard Shooting Brake e-tron quattro ma tutti già la chiamano Q1 perché il concept che Audi presenta al Salone di Detroit è la chiara anticipazione del piccolo Suv che entro un anno diventerà il quarto modello a ruota alta della gamma, in diretta concorrenza con le Mini Countryman e Paceman.

Su misura per il mercato. A dirlo sono non solo i rumors, ma le dimensioni: la lunghezza è infatti di 4,2 metri con un passo di 2,51 metri. Quello che ci vuole insomma per mettere la propria bandierina nel segmento dei piccolo Suv premium dove la concorrenza al costruttore inglese del gruppo BMW finora è mancata, ma dove il successo è stato clamoroso, soprattutto negli USA. Inoltre il trend di mercato che si registra per questo tipo di veicoli a livello globale, l’assenza della Mercedes e la Mini alle prese con il passaggio tra due generazioni di modelli rende questo momento particolarmente propizio per il lancio di un auto come la Q1 da parte di un marchio che anche nel 2013 ha mostrato ancora tutta la sua forza, superando 1,5 milioni di veicoli venduti, in anticipo di due anni sugli obiettivi.

C’è anche un po’ di TT. La Allroad Shooting Brake è un’Audi al primo sguardo sia per la presenza della calandra single frame sia per tutti gli elementi stilistici associati al marchio dei Quattro Anelli come la pulizia delle linee e la linea laterale del cofano motore spezzata dall’arco ruota, come sulla TT, anch’essa attesa a breve completamente rinnovata. Per questo nel prototipo di Detroit non sbaglia chi vede qualcosa della terza generazione del coupé tedesco. In più c’è l’impostazione shooting brake, ovvero praticità in uno stile sportivo e dinamico testimoniato dall’abitacolo 2+2 e dall’andamento discendente del tetto. Tutto questo, oltre alla carrozzeria 3 porte, fa capire che la Q1 avrà una connotazione più pepata di quella delle sorelle, proprio per combattere sul terreno della Mini.

Led, alluminio e fibra di carbonio. I fari anteriori utilizzano la tecnologia dei Led a matrice, già sperimentata alla 24 Ore di Le Mans e adottata sulla A8 mentre sui montanti posteriori ci sono due bocchettoni metallici: quello di destra è dedicato al serbatoio per il carburante e quello di sinistra alla ricarica del sistema ibrido plug-in. La scocca – che nella Q1 di serie adotterà la piattaforma MQB – è un insieme di alluminio e fibra di carbonio, un mix che presto vedremo su altre Audi. Di alluminio sono anche le minigonne e le protezioni sottoscocca mentre i grandi cerchi, con pneumatici 255/40 R19, sono in fibra di carbonio rinforzata. Le sospensioni sono anteriori McPherson e posteriori multi-link.

I comandi dentro le bocchette. Tra presente e futuro anche gli interni con tinte tra l’antracite e il grigio roccia e rivestimenti in pelle e Alcantara. I sedili anteriori hanno una funzione che facilita l’accesso a quelli posteriori e quest’ultimi sono abbattibili per migliorare la capacità di carico. La plancia ricorda un’ala di aereo, sia per l’andamento dell’ampia palpebra superiore sia per la forma delle bocchette, simili a motori a reazione. Al loro interno incorporano anche i comandi della climatizzazione e per il riscaldamento dei sedili che fuoriescono automaticamente quando si avvicina la mano.

Strumentazione su schermo e cambio by-wire. La logica e i comandi del sistema MMI - con una combinazione di tasti, cursori, manopolona e touchpad – sono simili a quelli già presenti sui modelli Audi, ma il menu è più simile a quello di uno smartphone in più c’è un vano specifico per la ricarica a induzione dei dispositivi collegati. Avanzato il cockpit con il volante sportivo che incorpora anche il pulsante di avviamento e la strumentazione, tutta su schermo TFT da 12,3 pollici personalizzabile nella visualizzazione che varia anche con la modalità di guida impostata. Diversa dal solito è la leva del cambio con comando by-wire.

La spina fa miracoli. Il sistema ibrido plug-in può contare su ben 300 kW (408 cv) e 650 Nm forniti complessivamente dal 2 litri TFSI a benzina da 292 cv e 380 Nm e da due motori elettrici alimentati da una batteria agli ioni di litio raffreddata a liquido da 8,8 kWh alloggiata sotto il vano di carico. Uno da 40 kW e 270 Nm è incorporato nel cambio mentre e-S tronic a 6 rapporti uno da 85 kW e 270 Nm è alloggiato sul retrotreno che serve per realizzare la trazione integrale e anche per spingere da solo la Allroad Shooting Brake fino a 130 km/h e per un massimo di 50 km. L’autonomia complessiva è invece di 820 km grazie a un consumo medio omologato di 1,9 litri/100 km pari a 45 g/km di CO2.

Va veloce verso il debutto nel 2015. Incredibili, soprattutto se paragonate a questi dati, sono le prestazioni: 250 km/h di velocità massima autolimitata e 0-100 km/h in 4,6 secondi, grazie non solo alla forza di tutti e tre i motori, ma anche ad un peso che non supera i 1.600 kg. Tre le modalità di guida più le funzioni Hold e Charge per gestire al meglio la carica della batteria, soprattutto in vista dell’approssimarsi di centri urbani e di strade ad accesso limitato o semplicemente per sfruttarne al massimo la capacità fino all’arrivo in vista della ricarica alla spina. Per la meta del mercato invece bisognerà attendere il 2015 quando la Allroad Shooting Brake si trasformerà in Q1.

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Sabato 18 Gennaio 2014 - Ultimo aggiornamento: 27-01-2014 07:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA