LAS VAGAS - Chi ha detto che nell’auto non c’è più niente da inventare? In attesa del pilota automatico (o, più banalmente, di un tergicristallo evoluto), la tecnologia fa passi da gigante in tutti i campi legati al funzionamento del nostro insostituibile strumento di libertà. L’ultima sorpresa arriva nel campo dell’illuminazione. Sono ormai pronti i fari con il laser applicato agli abbaglianti (e la tecnologia Matrix Led per le altre funzioni). Piccoli ma potenti, illuminano fino a 500 metri di distanza, più del doppio di qualsiasi altro tipo di faro e con il triplo della luminosità rispetto ai sistemi di illuminazione più evoluti. La rivoluzione porta la firma dell’Audi, che utilizzerà i nuovi fari nel Mondiale Endurance 2014 a bordo della R18 e-tron quattro, e intanto li ha già montati sulla Audi Sport quattro Laserlight, evoluzione del concept presentato in anteprima, nel settembre 2013, al Salone di Francoforte.

Per mostrare al mondo i fari del futuro la casa tedesca ha scelto il Ces di Las Vegas, ovvero il Consumer Electronics Show della capitale del Nevada, dove i piccoli diodi, elementi trapezoidali a basso profilo, montati nel frontale della rossa sportiva dei quattro anelli hanno conquistato la scena, candidandosi al ruolo di protagonisti della produzione di serie dei prossimi anni. Appare evidente, infatti, che al di là dei progressi della tecnologia ibrida (di cui l’Audi e-tron quattro è già un simbolo) e delle sempre più concrete possibilità di arrivare all’auto che guida da sola, il futuro a medio termine sfrutterà certamente, in nome della sicurezza, questa nuova tecnologia per l’illuminazione. E non è da escludere che i nuovi superfari vengano adottati, entro un paio d’anni, sulla futura Audi A5 coupè, di cui la Laserlight prefigura le forme.

Dentro ogni proiettore si distinguono due corpi piani trapezoidali: quello esterno genera la luce anabbagliante attraverso la Matrix Led e uno schermo, quello interno, la luce abbagliante laser. I potenti diodi laser hanno un diametro ridottissimo, sono quindi molto più piccoli dei diodi Led. Secondo Ulrich Hackenberg, membro del consiglio di amministrazione di Audi AG per lo sviluppo tecnico, “questa show car riflette tutte le competenze Audi in materia di sviluppo e presenta soluzioni avveniristiche, esaltate dai proiettori a laser ad alte prestazioni.”

L’Audi Sport quattro Laserlight è, per il resto, quasi identica al concept do cupè 2+2 che la casa di Ingolstadt presentò a Francoforte: lunga 4,602 metri, con passo di 2,784, è larga 1,964 e alta 1,386. E’ una sportiva dal design moderno, che tuttavia richiama con forza la mitica Audi quattro del 1983, l’auto che spopolava nei rallies del secolo scorso. Fari a parte, le altre novità stanno negli interni, che sono molto essenziali ma sofisticati nel disegno (il quadro strumenti richiama l’ala di un aliante) e nei materiali (sono realizzati quasi del tutto in fibra di carbonio). I sedili sono a guscio, con fianchi alti e poggiatesta integrati. Il volante sportivo multifunzione traccia già quelle che saranno le future soluzioni sportive di serie: è dotato di due pulsanti con cui il conducente può agire sulla trazione ibrida, un tasto rosso di start/stop, un pulsante per il sistema di regolazione del comportamento dinamico Drive Select e un altro (“View”) per comandare il virtual cockpit Audi.

Sul display TFT tutte le informazioni importanti sono visibili sotto forma di rappresentazioni tridimensionali ad alta risoluzione; la grafica è supportata da un processore Tegra 30 di nuova generazione fornito dal partner Nvidia. Il guidatore può scegliere tra diverse modalità: la MMI è caratterizzata da strumenti come la mappa di navigazione o gli elenchi multimediali, mentre nella strumentazione classica in primo piano c'è il contagiri. Quasi tutte le funzioni della Audi Sport quattro Laserlight concept si comandano con il nuovo terminale MMI che si trova sulla consolle del tunnel centrale. La grande manopola a pressione/rotazione, che serve anche da touchpad, si muove in quattro direzioni, mentre quattro pulsanti (menù principale, menù funzioni, opzioni e funzione indietro) la circondano su tre lati. Il nuovo comando riproduce una struttura di menù intuitiva simile a quella di uno smartphone. Secondo le informazioni fornite dalla casa, tutte le funzioni più comuni sono velocemente accessibili e anche il comando vocale è stato profondamente rielaborato.

Confermate le tre modalità di guida. L’Audi Sport quattro Laserlight può essere utilizzata in EV (Electric Vehicle), ovvero a emissioni zero, con una autonomia di 50 chilometri, e nelle modalità Hybrid e Sport. In modalità Hybrid tutto è regolato per ottimizzare l’efficienza: un acceleratore attivo indica la transizione al funzionamento ibrido in modo da poter variare a scelta il passaggio dalla funzione elettrica a quella termica. In Hybrid, tra l’altro, si può scegliere tra la funzione Hold oppure Charge, che incidono sulla carica della batteria. In modalità Sport, invece, tutto è mirato alle massime prestazioni, ovvero a sfruttare le doti di accelerazione e velocità massima, che sono ragguardevoli: 305 km/h e 0-100 in 3,7 secondi.

Vale la pena ricordare che il sistema ibrido plug-in si avvale di un motore termico V8 TFSI twin turbo 4.0 litri da 560 cv/700 Nm e di un motore elettrico da 145 cv/400 Nm alimentato da una batteria agli ioni di litio collocata sul retrotreno. La trazione è integrale, il cambio è l’automatico Tiptronic a 8 marce, con differenziale sportivo al retrotreno. Per ridurre i consumi, l’auto può sfruttare, oltre allo Start/Stop, anche la disattivazione automatica di 4 cilindri (cylinder on demand) quando non indispensabili. La Casa dichiara 2,5 litri/100 km e CO2 ridotta ad appena 59 gr/km. Valori sbalorditivi, soprattutto se si tiene conto che nonostante l’abbondante impiego di alluminio e fibra di carbonio l’auto pesa 1850 chili (incidono il sistema di trazione e il grande pacchetto di batterie).