La gamma Fca con la trasmissione automatica

Fca si cambia, nuova strategia per il gruppo leader in Italia: trasmissione automatica senza sovrapprezzo

di Giorgio Ursicino
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TORINO - Tanto tuonò che piovve. Ad un passo dall’elettrificazione e a due dalla guida autonoma, vuoi vedere che anche in Italia riusciamo a mandare in pensione il vecchio è ormai anacronistico cambio manuale? A volte per scrollarsi di dosso i pregiudizi serve un tempo esagerato e, non nella Penisola ma anche in Europa, gli automobilisti sono rimasti troppo a lungo diffidenti nei confronti delle auto senza il pedale della frizione. Un’innovazione che mercati avanzati e tecnologici almeno quanto in nostro come gli Stati Uniti e il Giappone hanno scoperto e adottato senza esitazioni diversi decenni fa se non addirittura più di mezzo secolo. Per essere sinceri, riportando indietro le lancette dell’orologio così tanto, le trasmissioni automatiche erano migliori delle manuali, soprattutto se non solo, dal punto di vista del comfort, mentre in altre aree evidenziavano carenze e penalizzazioni.
 

 

I punti deboli sono stati man mano superati con i progressi della tecnologia e, in particolare, con lo sviluppo dell’elettronica che si sposa in maniera perfetta con tutto quello sottratto alla gestione dell’uomo. Ora, senza timore di essere smentiti, si può dire che già da qualche anno non c’è più alcuna caratteristica in cui il manuale può rivaleggiare con l’automatico decisamente superiore in ogni sfaccettatura. L’Italia, bisogna riconoscerlo, è il paese degli amanti della guida e delle belle auto e gli automobilisti sono dei veri intenditori. Così, dopo un lungo e inspiegabile letargo, si sono svegliati in fretta e stanno rapidamente recuperando il tempo perduto tanto che in questa particolare graduatoria (quella delle vendite di vetture automatiche) non siamo affatto il fanalino d’Europa.
I numeri, come sempre, parlano chiaro ed evidenziano una netta tendenza pronta a rafforzarsi.

Nell’ultimo quinquennio la quota di mercato di questo tipo di auto ha guadagnato oltre 6 punti (4 negli ultimi due anni), passando da meno del 15% a oltre il 20%. Questa percentuale aumenta vertiginosamente man mano che si cresce di grandezza fino ad arrivare (forse nessuno lo sa) al 100% per le vere ammiraglie e le supercar perché i costruttori non prevedono giustamente più la trasmissione manuale. Diversi “uomini mercato” dei vari brand hanno fiutato l’affare iniziando a pensare che quello che a lungo era stato un problema stava per trasformarsi in un’opportunità. Adesso, però, potrebbe scatenarsi il temporale ed arrivare la vera svolta poiché non si è mosso qualche protagonista di nicchia, ma è sceso in campo il gruppo Fca, l’incontrastato leader che nel Belpaese ha una quota di circa il 30% negli ultime trimestri in costante crescita. Un gigante che quando mette la freccia genera un notevole effetto scia.
 

Fiat Chrysler, potendo contare su un’offerta vasta ed articolata, ha fatto una passo deciso e, con coraggio è molta lungimiranza, ha deciso di offrire molti dei suoi numerosi modelli automatici senza sovrappezzo. Di tutti i brand: da Fiat ad Alfa, da Jeep ad Abarth. Difficile pensare che i clienti restino insensibili alla ciliegina e Gianluca Italia, responsabile delle vendite Emea nel nostro paese lancia una piccola sfida alla concorrenza: «Siamo sicuri che questo era il momento adatto per farlo, vediamo se i nostri rivali ci seguiranno...».

Per ora il macigno lanciato nello stagno è a tempo; l’offerta, che su alcune vetture vale anche duemila euro, è valida fino alla conclusione del mese. Ma si sa come vanno certe cose, se il mercato darà risposte adeguate qualcos’altro seguirà. Fca ha in gamma 4 diverse trasmissioni automatiche, 2 per le vetture con motore longitudinale e altrettante per quelle con motore trasversale. Tre sono con convertitore di coppia, una a doppia frizione. Lo ZF a 8 rapporti con convertitore è adottato dalla Grand Cherokee e dalle nuove Alfa (la Giulia e la Stelvio, quest’ultima è solo automatica), il 6 rapporti Aisin con convertitore sulla 124 Spider, il 9 marce con la stessa tecnologia (sempre della ZF, ma prodotto nella fabbrica Chrysler di Kokomo nell’Indiana) equipaggia la Renegade e la 500X. Il Dtc made in Biella, infine, è stato ritenuto la scelta più adatta per la Fiat Tipo e la Giulietta.
 

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Domenica 21 Maggio 2017 - Ultimo aggiornamento: 23-05-2017 05:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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