Il concept Volkswagen Budd-e

Gruppo Volkswagen, elettrificazione e tanti servizi: il futuro secondo Wolfsburg

di Mattia Eccheli
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BERLINO - La prima auto del ciclo elettrificato di Volkswagen sarà l'aggiornata e-Golf. La best seller tedesca arriverà entro l'anno con una nuova batteria agli ioni di litio in grado di far lievitare la percorrenza: finora 190 chilometri, poi 300. La e-Golf aprirà una fase nuova nella storia del marchio che entro il 2020 intende lanciare venti nuovi modelli elettrificati, alcuni dei quali sull'inedita piattaforma modulare elettrica, la MEB, trasversale ai brand del gruppo.

Nel domani ad emissioni contenute, anticipato in parte a Berlino nel corso di un workshop sulla mobilità elettrica, il colosso tedesco vuole recitare un ruolo da protagonista. Jürgen Stackmann, richiamato dalla Spagna dove guidava Seat per assumere la responsabilità di marketing e vendite del marchio Volkswagen, ha spiegato che l'obiettivo è quello di solleticare i clienti con soluzioni intelligenti e innovative, ma anche intuitive. L'auto non sarà più soltanto un mezzo di trasporto, ma molto, molto di più.

Digitalizzazione e connettività sono importanti almeno quanto l'efficienza dei motori. Perché nella società del fast time il tempo corre: nell'arco di un minuto vengono caricate 72 ore di video su youtube, vengono inviati 277.000 tweet e spediti 13,8 milioni di messaggi. E in auto c'è il timore di perdersi qualcosa.

La nuova e-Golf offrirà di più: non solo una capacità di 35,8 kWh (attualmente 24,2) per la batteria, ma anche una maggior potenza nell'ordine dei 20 kW per un totale di 163 cavalli. Poi arriverà la versione GTE di Tiguan, cioè la soluzione ibrida plug-in. Sembra scontato che alla piattaforma MEB ne venga affiancata anche una per i veicoli commerciali. Con Budd-e (l'amico elettrico), Volkswagen aveva esplorato le potenzialità di un veicolo a zero emissioni e con le nuove batterie a cioccolato - piatte, a scacchi e modulabili nella loro disposizione lascia intendere che il pianale non costituirà più un problema e che gli spazi interni saranno più facili da gestire perché il corridoio centrale non sarà più necessario. Così come, a lungo termine, perfino la proprietà perderà di importanza. Volkswagen, che ha siglato un'intesa con Gett che offre servizi non troppo diversi da Uber, è proiettata nel futuro dei servizi.

L'obiettivo è quello di creare una grande comunità (di brand prima e di gruppo poi) all'interno della quale raccogliere e scambiare dati preziosi per affinare le informazioni e migliorare i servizi. Tra le ipotesi c'è quella della portabilità delle funzioni, che i clienti possono acquistare, anche part time a seconda delle necessità. Quella più semplice riguarda le impostazioni preferite (sedile, stazione radio, profondità del volante e via elencando) che seguono il guidatore se decide di noleggiare un veicolo, mentre quella più articolata riguarda le funzioni acquistate per arricchire l'equipaggiamento dell'auto: se la cambia può portarle con sé e trasferirle sul nuovo modello.
 

 

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Sabato 13 Agosto 2016 - Ultimo aggiornamento: 13:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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