Toyota lancia in Giappone Yaris GR Four da 300 cv. Quattro ruote motrici ed appendici aerodinamiche
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ROMA - Il Coni viaggerà per i prossimi 8 anni a bordo delle auto della Toyota, puntando sulla tecnologia ibrida di cui la casa giapponese è leader nel mondo, dopo che il 31 dicembre scorso si è concluso il rapporto che legava il Comitato Olimpico Nazionale Italiano alla Fiat. La partnership che vede dal 1 gennaio 2017 Toyota partner ufficiale del Coni fino alla fine del 2024 è stata presentata questa mattina a Roma presso la Sala d’onore del Coni. Così alla presenza dell’Amministratore Delegato Toyota Motor Italia, Andrea Carlucci, e del Presidente del Coni, Giovanni Malagò sono state consegnate al Coni 25 vetture: 20 Toyota RAV4 Hybrid e 5 Lexus (4 NX Hybrid e 1 RX Hybrid).
«Il fatto che Toyota punti sul Comitato Olimpico per noi è motivo di grandissimo orgoglio» sottolinea Giovanni Malagò, che poi ha assicurato che «ogni volta che avrò degli appuntamenti istituzionali andrò con la Lexus ma sono felice di potermi divertire in altre occasioni a bordo della Rav». Malagò inoltre sottolinea: «Ringrazio la Fiat per aver lavorato con noi nelle ultime edizioni delle Olimpiadi». La partnership si inserisce nell’ambito della collaborazione tra Toyota e il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) in tema di mobilità, che era stata annunciata a Marzo 2015 a Tokyo dal Presidente del Cio, Thomas Bach,e dal Presidente di Toyota, Akio Toyoda. Così Andrea Carlucci, Ad Toyota Motor Italia spiega che «l’entusiasmo di questa avventura è reciproco e con lo stesso spirito delle Olimpiadi, cercheremo di migliorare la vita delle persone con la tecnologia ibrida e l’idrogeno» e per questo «spero che Malagò sia il maggiore ambasciatore dell’ibrido e dell’idrogeno; da parte nostra c’è la volontà di lavorare perché la parte italiana del Cio sia quella vincente». L’obiettivo per Carlucci è chiaro: «Con la tecnologia ibrida e con l’idrogeno, abbiamo lanciato la nostra sfida più grande e adesso la stiamo raggiungendo: costruire un mondo che sia realmente a emissioni zero».
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