FE, sabato mattina alle 7 italiane il primo ePrix giapponese della storia. Jaguar e Porsche per il primato, Nissan per la storia
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Storico successo di Nissan a San Paolo: Bird (McLaren) primo, Rowland terzo. Piazza d'onore per Evans (Jaguar)
DUBAI - La storia dell'auto è piena di sfide particolari, come quella che ha messo di fronte una Jaguar XJR da 550 CV, guidata dall'ex-pilota di Formula 1 Martin Brundle e l'uomo jet Yves Rossy che si sono sfidati nel deserto di Dubai. Rossy era imbracato alla sua ala fissa di 2 metri alimentata da quattro compressori Jet-Cat, mentre Brundle poteva contare sulla potenza del 5.0 V8 sovralimentato.
La gara si è svolta su una strada privata chiusa, così come il cielo sopra di essa e il tutto è stato ripreso con un filmato di tre minuti. ”È stata la gara più incredibile a cui abbia mai preso parte - ha commentato Brundle - non ho mai visto nulla di paragonabile all'innovativa e tecnologica ala Jetman e Yves è un uomo estremamente coraggioso”. Brundle ha potuto contare sull'innovativo All Surface Progress Control della XJ, un sistema che limita automaticamente la perdita di aderenza nelle vetture a trazione posteriore alle basse velocità e sulle superfici scivolose, ottimizzando l'aderenza nelle condizioni più difficili.
Anche grazie a questo, la XJR ha toccato i 280 km/h prima di passare la linea del traguardo. Rossy, invece, si è lanciato dal suo elicottero in caduta libera per 5 secondi e poi si è stabilizzato attraversando il cielo sopra la vettura a 310 km/h. ”Questo - ha dichiarato Rossy - è stato il primo vero test in una competizione per la mia attrezzatura e per la mia tecnica di volo”.
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