Il Piaggio Gita, un veicolo autonomo, intelligente, ideato per assistere le persone

Kilo e Gita per amici: Piaggio Fast Forward guarda al futuro della mobilità

di Antonino Pane
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BOSTON - La borsa della spesa? Non serve più. Anzi, non serve più neanche Il trolley. Pensate, voi camminate e la spesa vi segue. O, meglio ancora, il contenuto del trolley ve lo trovate a portata di mano senza dover trascinare nulla. La mobilità del futuro secondo Piaggio si chiama Kilo o Gita. A Boston la prima assoluta dei progetti di domani. Kilo e Gita sono stati sviluppati da Piaggio Fast Forward (PFF), società costituita e controllata da Piaggio. Ed eccoli qui questi due assistenti pronti a sacrificarsi per il padrone.
 

 

Gita è un veicolo autonomo, intelligente, ideato per assistere le persone. Trasporta fino a 18 chilogrammi osserva, comunica. Può seguire una persona raggiungendo una velocità di 35 km/h e sa muoversi in autonomia in un ambiente mappato. Stupisce subito la forma sferica ed il design pulito: una personalità dal forte impatto. Kilo, invece, è il “fratello maggiore” di Gita. Dispone di una più ampia capacità di carico: può trasportare, infatti, fino a 100 chilogrammi in un capiente vano da 120 litri. Proprio per garantire una perfetta stabilità in ogni situazione i tecnici hanno optato per un meccanismo a tre ruote.

«Comprendere profondamente le persone, le loro abitudini per soddisfare le loro esigenze: questo il percorso - ha detto Michele Colaninno, presidente di PFF - ci ha portato a creare Gita. Abbiamo capito che dobbiamo creare prodotti in linea con i bisogni degli uomini di domani, e lo facciamo attraverso gli uomini. Le storie di successo sono fatte dalle persone ed il team di PFF ne è la conferma. Giovani, entusiasti che non hanno paura delle sfide, un melting pot di culture e professionalità che hanno creato un merging perfetto tra robotica, ingegneria meccanica e design».

Da Pontedera la sfida alla mobilità del futuro. «Il Gruppo Piaggio - ha sottolineato l’ad, Roberto Colaninno - attraverso la creazione di PFF, guarda ancora una volta al futuro, ai giovani, alla prossime generazioni e non solo vuole essere pronto ad affrontare le sfide di questa mobilità sempre più complessa, ma vuole essere attore protagonista di questo cambiamento. Innovazione, ricerca e curiosità sono alla base di questo progetto e ne sono i drivers principali».
 

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Lunedì 6 Marzo 2017 - Ultimo aggiornamento: 08-03-2017 07:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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