Il trimilionesimo Mitsubishi Pajero prodotto

Mitsubishi in festa per 3 milioni di Pajero,
nel futuro una versione ibrida plug-in

di Sergio Troise
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TOKYO - Mitsubishi festeggia i tre milioni di unità prodotte del Pajero, mitico fuoristrada nato nel 1982 e continuamente aggiornato attraverso cinque generazioni dalla casa nipponica, che lo produce sia “in casa”, nello stabilimento di Gifu, sia in altre fabbriche sparse per il pianeta. Con 12 vittorie nella leggendaria Dakar e quattro coppe del mondo FIA di Cross Country Rallies, il fuoristrada giapponese può vantare, tra l’altro, un palmares sportivo che ne fa un caso unico nella categoria.

Venduto su scala planetaria, il Pajero è tuttavia noto nel mondo con nomi diversi: in America e in tutti i paesi ispanici è chiamato Montero, poiché in spagnolo “pajero” è una parola volgare: in Argentina, infatti, il verbo “pajar”, che indica il movimento avanti e indietro del carrello di una pistola per caricarla, sta ad indicare metaforicamente la masturbazione maschile. In Gran Bretagna viene chiamato Shogun, come il titolo che l’imperatore del Giappone dava anticamente ai migliori comandanti militari.

Discendente della Mitsubishi PX 33 Torpedo del 1936, prima auto giapponese a trazione integrale, negli anni 80 il Pajero divenne pioniere di una nuova tendenza, di uno stile di vita orientato ai moderni Suv. Da allora è stato un crescendo, con evoluzioni continue, dal telaio con longheroni e traverse alla carrozzeria portante, dalla trazione posteriore all’integrale, dalle tre porte alle cinque, dai quattro ai sette posti, dai motori benzina ai diesel, dalle licenze ai coreani della Hyundai per il Galloper, a quelle riservate all’italiana Pininfarina per il piccolo Pinin.

I migliori successi commerciali sono stati registrati in particolare in Europa, diventata per il modello primo mercato nel mondo, e ancora oggi con un trend in crescita: nel periodo gennaio-novembre 2014 il Pajero ha fatto registrare nel Vecchio Continente un incremento del 29%, con 5892 unità immatricolate. Un successo senza fine, dunque, che tuttavia deve fare i conti con un esercito di competitors nel frattempo cresciuto a dismisura, che ha comunque cancellato la leadership commerciale degli anni d’oro.

Oggi Mitsubishi guarda al futuro del segmento Suv full-size puntando sulla tecnologia ibrida PHEV (Plug-in Hybrid Electrical Vehicle). E lo fa con il GC-PHEV, concept Grand Cruiser ispirato all’Outlander PHEV, sviluppato per esprimere la visione della casa giapponese a proposito di Suv grandi, robusti e potenti, in grado di abbattere le emissioni e, al contempo, di soddisfare sia le esigenze di sicurezza dei passeggeri, sia la guida su tutti i tipi di terreno, nel lavoro e nel tempo libero: ciò che sarà, presumibilmente, il prossimo Pajero.

Il sistema di motorizzazione è costituito da un motore a benzina V6 3,0 litri super-charged MIVEC (Mitsubishi Innovative Valve Control) accoppiato a un motore elettrico di cui, al momento, la Casa giapponese non rivela la potenza, parlando genericamente di “valori elevati”. Installata sotto al pianale posteriore, l’unità elettrica contribuisce al bilanciamento dei pesi. Quanto alla trasmissione, è automatica con cambio a 8 rapporti. Così come per l’Outlander PHEV, il nuovo sistema passa automaticamente dalla modalità EV (Electric Vehicle) pura a modalità ibrida a seconda delle condizioni di guida, della carica residua della batteria e di altri fattori.

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Venerdì 26 Dicembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 02-01-2015 20:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA