Al centro della foto Domenico Guzzini e Sonja Schiefer della BMW

Non solo auto, BMW Creativ Lab 2013:
un concorso di design riservato ai giovani

di Giampiero Bottino
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​MILANO - Occuparsi di business senza dimenticare la responsabilità sociale. Certo, non è l'impresa - neppure quella che produce automobili - a poter creare un contesto economico capace di favorire la ripresa dell'occupazione. Bisogna dare atto a BMW Italia di avere sempre dedicato tempo e risorse ad attività non rivolte esclusivamente alla promozione dei prodotti, ma mirate al coinvolgimento di giovani chiamati a esprimere le loro potenzialità, avendo come traguardo il possibile ingresso - a livello di stage-premio, spesso trasforrmati in assunzioni a tempo indeterminato - in azienda, che non deve necessariamente né la stessa BMW né una realtà del settore automotive.

Creatività. Sono apporti ovviamente limitati, non certo in grado di supplire alla mancanza di una vera strategia di rilancio del lavoro. Ma in un momento come questo, con l'occupazione giovanile assurta al rango di emergenza nazionale, qualsiasi sassolino lanciato nello stagno di una politica inconcludente assume un significato particolare. L'ultimo esempio in materia è il BMW Creative Lab 2013, concorso riservato a giovani designer organizzato dalla casa automobilistica in collaborazione con la Fratelli Guzzini, di cui si è appena conclusa la prima edizione.

Alimenti. Dalla fusione tra le competenze dei due partner è scaturito quasi naturalmente il tema del concorso: «Cibo e movimento». I finalisti - selezionati per questa prima edizione tra i laureati o i laureandi dell'Istituto europeo di Design (IED) e del Politecnico di Milano - hanno esibito fantasia e capacità tecnica offrendo soluzioni innovative a un tema sempre più attuale: quando ci si reca a casa di amici per una cena in cui ciascuno si occupa di una portata - abitudine che in questi tempi di crisi sembra prendere il sopravvento sulla classica uscita al ristorante - esiste il problema di trasportare in modo igienico, funzionale e possibilmente non improvvisato e antiestetico gli alimenti preparati a casa.

Successo. A conquistare il premio in palio, uno stage di 6 mesi alla Fratelli Guzzini, è stato l'unico tra i concorrenti italiano non di nascita ma di adozione: Attila Veress, ungherese, è stato premiato per una sofisticata riedizione dell'antica «schiscetta», il contenitore di alluminio a chiusura semi ermetica nella quale trovava posto il cibo che i muratori della Milano d'un tempo si portavano da casa.

Hi-tech. Si tratta di un oggetto realizzato con materiali innovativi e fin troppo tecnologico, almeno a detta di Domenico Guzzini, presidente dell'omonima azienda, affermando sorridendo che la sua complessità ne renderà improbabile la produzione con il prestigioso marchio dell'industria marchigiana. A nostro sommesso avviso, proprio i raffinati contenuti tecnologici ed estetici del porta-cibo potrebbero inserirlo di diritto nell'esclusivo catalogo del merchandising targato BMW.

Prospettive. Se il concetto di concorso prevedeva per forza la (difficile) scelta di un vincitore, tutti i giovani designer si sono dimostrati all'altezza della sfida, sfornando oggetti belli da vadere, pratici da utilizzare, originale nella concezione. A giudicare da queste realizzazione, la scuola italiana del design continua a sfornare talenti di alto livello ai quali Sonja Schiefer, direttore dello studio di Monaco di BMW DesignworksUsa e membro della giuria, ha predetto un luminoso futuro professionale. Appena archiviata la prima , si sta già pensando alla seconda edizione che sarà allargata a studenti dialtre istituzioni formative specializzate in design.

Location. L'ambiente in cui si è svolto l'evento è risultato in piena sintonia con il tema del concorso: l'Accademia del Panino Giusto è l'emanazione di uno dei punti fermi della ristorazione milanese nato come semplice paninoteca e progressivamente trasformatosi in una multinazionale con 17 locale nel mondo, 5 dei quali nel solo Giappone. La nuova Accademia, collocata nell'area Milanese dell'ex OM trasformata in un moderno complesso polifunzionale a due passi dall'Università Bocconi, oltre a essere un laboratorio culturale aperto alla città organizza percorsi formativi su misura per giovani di talento appena usciti dagli istituti professionali o dall'università, preparandoli a un ambito lavorativo che offre concrete possibilità d'impiego anche in Italia, oltre che all'estero.

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Giovedì 18 Luglio 2013 - Ultimo aggiornamento: 24-07-2013 17:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA