La McLaren P1 ibbrida plug-in: fra le sue rivali LaFerrari e la Porsche 918 Spyder

McLaren P1, il mostro esce dalla tana:
0-300 in 16", 11 km a zero emissioni

di Nicola Desiderio
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ROMA - La McLaren P1 è stata consegnata al suo primo cliente. Si tratta naturalmente di un facoltoso signore britannico del quale non si conosce l’identità, ma di sicuro che è stato capace di staccare un assegno di circa un milione di euro, tanto quanto costerà ciascuno degli altri 374 esemplari che usciranno dallo stabilimento di Woking da qui fino alla metà del 2015.

Da 0 a 300 km/h in 16,5 secondi. L’occasione è stata propizia per rivelare i dati definitivi di questa vettura che, per tecnologia e prestazioni, è più vicina alla monoposto di Hakkinen che ad un’altra qualsiasi vettura stradale. Il perché è presto detto: il suo V8 3,8 litri biturbo genera 736 cv e, insieme all’elettrico da 132 kW dà origine a un sistema sistema ibrido che genera un totale di 916 cv e 900 Nm. Pronti per perdere il fiato? La McLaren accelera da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi, da 0 a 200 km/h in 6,8 secondi e taglia il traguardo dei 300 km/h in 16,5 secondi, ovvero ben 5,5 secondi in meno di quanto fosse capace di fare la leggendaria F1. E non va oltre 350 km/h solo per decisione dell’elettronica.

0-100-0 km/h in 102 metri. Ma forse ancora più incredibili sono gli spazi di frenata: da 100 a 0 km/h ci vogliono 30,2 metri e 2,9 secondi, da 200 ci vogliono 116 metri e 4,5 secondi, da 300 km/h la P1 si arresta in 6,2 secondi e 246 metri. Alla P1 bastano solo 102 metri per accelerare da 0 a 100 km/h e poi fermarsi. Merito in particolare degli speciali pneumatici Pirelli, dell’impianto frenante Akebono con dischi carboceramici ricoperti di carbonato di silicio e dell’aerodinamica attiva che, agendo su l’apertura dei deflettori e l’inclinazione degli spoiler, modifica il carico aerodinamico senza però mai superare i 600 kg che si raggiungono già a 257 km/h.

Efficienza complessiva strabiliante. Ma la McLaren P1 è un progetto affascinante per ogni componente oltre che un prodotto nel quale si mescolano tecnica d’elite e lavoro artigianale che impegna 82 addetti e una media di 17 giorni per ogni esemplare. Il telaio, tutto in fibra di carbonio e realizzato in casa, pesa solo 90 kg ed è composto di soli 7 pannelli ricavando alle spalle dell’abitacolo una tasca all’interno della quale c’è la batteria gli ioni di litio composta da 354 celle, pesante 96 kg e ricaricabile in 2 ore e 10 minuti.

Viaggia anche a zero emission. Tecnicamente dunque siamo di fronte ad un’ibrida plug-in capace di marciare ad emissioni zero per 11 km fino a 160 km/h. E grazie anche a questa possibilità, al peso ridotto sotto i 1.400 kg e all’aerodinamica super efficiente studiato nella stessa galleria del vento delle monoposto, la P1 consuma nel ciclo medio 8,3 litri/100 km pari a 194 g/km di CO2. La prima McLaren P1 è verniciata in Volcano Yellow con parti in carbonio a vista, giusto per la cronaca.

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Martedì 22 Ottobre 2013 - Ultimo aggiornamento: 09-11-2013 12:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA