Alcune delle vetture ibride più diffuse in Italia

Scattano gli incentivi per l'auto:
fino a 4.000 euro per le vetture ibride

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

MILANO - Dei 40 milioni stanziati dal Governo per incentivare la sostituzione (soprattutto da parte della Pubblica amministrazione) di vetture vecchie e inquinanti con altre più rispettose dell'ambiente, i 15 destinati a favorire l'acquisto delle auto meno inquinanti (con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km) sono a loro volta suddivisi secondo un'articolazione se non proprio cervellotica, quantomeno tutt'altro che semplice da spiegare.

Due vie.
Del totale, infatti solo 4,5 milioni sono a disposizione degli acquirenti privati, mentre la parte più corposa applica alle vetture che rientrano in questo limite gli stessi parametri previsti per l'erogazione della prima tranche di 25 milioni riservata alle auto che si fermano a 120 g/km. In pratica, si tratta di un contributo accessibile solo per vetture del comparto flotte (taxi o auto aziendali) a fronte della consegna per rottamazione di un mezzo vecchio di almeno dieci anni. A complicare il tutto contribuisce un'ulteriore clausola in base alla quale almeno un terzo di questa tranche (e cioè 5 milioni di euro) deve confluire verso auto che vantino emissioni di CO2 non superiori ai 50 g/km.

Il bonus.
Sia pure in una proporzione che il legislatore lascia indefinita, l'opportunità per i clienti privati si concentra soprattutto sulle vetture che emettono tra 51 e 95 g/km, perché la tecnologia che consente di scendere al di sotto del limite inferiore appare al momento, per diversi motivi e salvo poche eccezioni, fuori dalla portata del singolo automobilista. L'ammontare dell'agevolazione è stabilito nel consueto 20% del prezzo quale risulta dal contratto di acquisto, con un tetto di 4.000 euro.

L'offerta.
Sono 13 i modelli delle varie case che rientrano in questa categoria, e alcuni di questi rappresentano delle versioni particolarmente ecologiche di auto che si ritrovano anche nella fascia superiore, quella compresa tra 96 e 120 g/km. È il caso della Citroën DS5 che propone due versioni (su 5) da 88 g/km (valore comune alla più «pulita» delle Peugeot 3008 Htbrid4), come pure della Peugeot 508 berlina Hybrid4 Allure che si ferma al limite dei 95 g/km, oppure delle Fiat Panda e Lancia Ypsilon Natural Power a metano consumano ed emettono meno rispetto agli stessi modelli a Gpl.

Compatte.
Scendendo di dimensioni, la Ford Fiesta è l'unica utilitaria a Gpl a rientrare nei limiti (92 gr/km) che le vetture a metano fanno meno fatica a rispettare: accanto ai già citati modelli del gruppo Fiat, con 79 g/km troviamo infatti il terzetto della city car del gruppo Volkswagen: VW up!, Skoda Citigo e Seat Mii. Mentre tra le ibride di questa classe dimensionale è la Toyota a fare la parte del leone sia direttamente, con la Prius e le versioni ibride di Yaris e Auris (presto anche con la carrozzeria station wagon che debutta a Ginevra), sia tramite il marchio di prestigio Lexus il cui modello d'ingresso - la CT 200h - è una berlina compatta di grande qualità che, a seconda degli allestimenti, emette tra 88 e 94 g/km di CO2.

  • condividi l'articolo
Mercoledì 13 Marzo 2013 - Ultimo aggiornamento: 18-03-2013 10:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA