Un disco freni della Brembo

Pastiglie in cemento? Con il “Progetto Cobra” Brembo sviluppa i freni del futuro

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MILANO - Sviluppare un’innovativa gamma di pastiglie frenanti che utilizzano come legante acqua e cemento, in grado di ridurre l’impatto ambientale dovuto all’uso dei freni e di mantenere, allo stesso tempo, le prestazioni e il comfort in frenata delle tecnologie attuali. È la sfida del progetto Cobra (acronimo di Cementitious Brake Control), che vede capofila Brembo, affiancata dall’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Italcementi e CiaoTech del gruppo Pno. Il progetto, avviato nel 2014 e co-finanziato dall’Unione Europea per quasi 1,5 milioni euro (il budget complessivo è di circa 3,8 mln), è stato scelto dal Ministero dell’Ambiente come «progetto del mese Life+» per febbraio 2017.

Cobra, spiega la scheda sul sito del ministero, «intende dimostrare l’efficacia di una tecnologia del tutto nuova per la produzione delle pastiglie dei freni, basata sull’impiego di un’innovativa mescola, che utilizza materiali cementizi in sostituzione delle resine fenoliche. Obiettivo «è la riduzione delle emissioni di sostanze chimiche nocive e di particolato dovute alla produzione e all’uso delle pastiglie frenanti, mantenendo al contempo le prestazioni di frenata allo stesso livello di quelle garantite dalle attuali tecnologie convenzionali». Grazie all’impiego di un legante idraulico, inoltre, «il nuovo processo produttivo “a freddo” garantirà anche una significativa riduzione del consumo di acqua e di energia». I primi risultati hanno già portato alla creazione di una pastiglia con legante idraulico-cemento capace di frenare. Il prossimo passo sarà lo sviluppo di un impianto di produzione pre-industriale, nell’ottica di avviare il processo industriale a tutti gli effetti dopo il 2018, nonché l’analisi dei benefici ambientali ed economici.
 

 

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Martedì 7 Febbraio 2017 - Ultimo aggiornamento: 09-02-2017 09:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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