La Polestar 1

Polestar, la stella green che illumina la sportività Volvo. Una coupè ibrida per l'esordio del marchio

di Cesare Cappa
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SHANGAY - L’astronomia si limita al campo delle definizioni. Il mondo Volvo sta cambiando rapidamente, in ascesa verso una sportività semplicemente sopita. Così nasce il nuovo brand Polestar, che sulla falsariga di quanto proposto da altri marchi tedeschi, rappresenta a tutti gli effetti la divisione sportiva di Casa Volvo. Solo che lo fa in modo netto, tanto che le future vetture Polestar avranno uno stilema dedicato e non più quello del marchio svedese. E poi, fatto ancora più importante, saranno costruite in Cina.
 

 

Volvo Cars ha creato una joint venture con due aziende all’interno dell’azienda madre, Zhejiang Geely Holding. Tale JV è capitalizzata con 640 milioni di Euro di capitale sociale per supportare lo sviluppo di Polestar. Polestar rimane una sussidiaria di Volvo Car Group e sarà interamente consolidata all’interno di Volvo Car Group.

Tanto per stare in tema quanto a singolarità, la famiglia di auto Polestar, pur sviluppandosi secondo un concetto sportivo, avrà in gamma solo vetture elettriche (o simil-elettriche). La prima a fare il proprio debutto su strada sarà la Polestar 1, che vedrà la luce nel 2019. Una coupé 2 + 2 i cui rimandi alla recente produzione svedese si palesano nel design. Condizione pure del fatto che l’auto in questione nasca sullo stesso pianale Spa che ha dato i natali ad auto come XC90, XC60, S90 e V90. A fare la differenza è la scocca in carbonio che distingue la Polestar 1, di cui saranno prodotti solo 500 esemplari. La scelta di questo materiale dovrebbe garantire uno sgravio di peso di circa 230 kg rispetto alle scocche Volvo fabbricate in acciaio e un 45% in più di resistenza alla torsione.

Secondo quanto dichiarato dai tecnici del Gruppo, circa il 50% dei componenti impiegati sono inediti. Così come nuova è l’architettura utilizzata per il moto della vettura, che si chiama Electric Performance Hybrid. È formata da due motori elettrici da 80 kW posizionati sull'asse posteriore e da un propulsore endotermico a benzina sovralimentato. La potenza massima di tale sistema raggiunge i 600 cv, quando il dato della coppia motrice tocca quota 1000 Nm. Il ruolo principale del motore a combustione è quello di fornire “energia” al pacco batterie. Infatti l’autonomia nella sola marcia in elettrico è intorno ai 150 km. In questo frangente la Polestar 1 può raggiungere i 160 km/h di velocità massima. Altrimenti, nelle altre condizioni di guida, il limite sale a 250 km/h. Il passaggio da 0 a 100 km/h avviene invece in 3,8 secondi. Per quanto concerne la dinamica di guida, le sospensioni Öhlins sono garanzia di massima efficacia. Sospensioni che adottano dei particolari ammortizzatori elettronici a controllo continuo.

Ma la Polestar 1 sarà solo l’apripista ad una gamma ben più articolata, di cui saranno parte anche la Polester 2 e la Polester 3. Rispettivamente una berlina quattro porte e un Suv totalmente elettrici. Non solo, ma il lancio di Polestar 1, corrisponde con un nuovo modo di vendere un prodotto al pubblico . Le auto verranno ordinate al 100% on line e offerte sulla base di abbonamenti di due o tre anni. La formula, che non prevede alcun apporto o deposito iniziale e sarà del tipo all-inclusive, prevede servizi quali ritiro e riconsegna dell’auto a casa in caso di manutenzione e la possibilità di utilizzare un altro modello della gamma Polestar, il tutto compreso nella rata mensile. Verranno però creati degli appositi spazi Polestar dove sarà possibile conoscere la nuova gamma sportiva cino-svedese.


 

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Domenica 22 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 23-10-2017 17:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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