Gabriele Tarquini con la sua Honda Accord wagon

Tarquini, un 2015 sulla cresta dell'Honda:
a 52 due anni riparte l'assalto al Wtcc

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ROMA - Un passaggio per un saluto e una chiacchierata. E per ritirare la sua nuova Accord Tourer 2.2 i-DTEC con cambio automatico presso la Honda Motor Europe Italia nella Capitale.

Eppure una Honda aziendale Gabriele Tarquini ce l’ha già, ma non ha la targa perché è una Civic con il quale corre nel Campionato Mondiale WTCC con il Team Castrol Honda. A dire il vero, quest’anno non con grande fortuna, dopo un 2013 che lo aveva visto arrivare secondo alla fine del campionato, proprio in occasione del trentesimo anno della sua lunga attività che lo ha visto al volante anche di una monoposto di Formula 1, la Osella/Fondmetal nel biennio 1986/87.

52 anni e non sentirli. “Vogliamo rilanciarci per la prossima, anche se capisco che la Honda sarà super impegnata con il suo rientro in Formula 1 e con la McLaren. La Honda avrebbe potuto dire che si disimpegnava dal WTCC – ha continuato il pilota di Giulianova (TE) – ma non l’ha fatto. E sono sicuro che farà di tutto per tornare ai vertici. Stiamo sviluppando nuove soluzioni e un nuovo motore”. Gentile, sorridente e disponibile, è soprattutto un 52enne in forma smagliante tanto che qualcuno scherzando gli chiede “Non è che ti stai preparando per tornare in Formula 1?”.

Guidare all’Inferno e ritorno. In realtà Tarquini è diventato un vero e proprio testimonial di Honda e non a caso la sua faccia è apparsa recentemente in filmati che lo vedono come coprotagonista insieme alla prossima Civic Type R, auto alla quale sta dando il proprio contributo per lo sviluppo. A rilanciare il prossimo anno l’anima sportiva del marchio giapponese ci penserà anche la NSX, ma lui stesso ammette di non averla mai vista, mentre la Type R – che avrà un 2 litri turbo da 280 cv – l’ha guidata sul vecchio Nurburgring e dare ai tecnici le proprie indicazioni.

Sotto gli 8 minuti non basta più. La Honda aveva promesso di farne la prima auto a trazione anteriore a scendere sotto gli 8 minuti sul terribile tracciato dell’Inferno Verde, ma è stata battuta sul tempo prima dalla Seat Leon Cupra e poi dalla Renault Mégane RS Trophy-R 275 con un incredibile 7’54”36. Tocca batterle tutte e due: “Io penso che l’intenzione di Honda sia di battere entrambe e ho anche assistito a un tentativo. Non sarò io a farlo – dice Tarquini – perché occorre una conoscenza profonda del circuito. Certo avrei potuto cogliere l’occasione per farlo visto che ora anche noi ci stiamo preparando per la 24 Ore del prossimo anno. Quello che posso dire , ma vedremo…”

Un 2015 di lanci a valanga. Il verbo è quantomai appropriato per Honda, e non solo per la Type R e la già citata NSX, perché il 2015 sarà davvero l’anno di svolta con il lancio di modelli come la Jazz, la rediviva HR-V e anche di un nuovo motore diesel 1,6 litri da ben 160 cv accoppiato a un cambio automatico a 9 rapporti, già lanciato sulla Acura TLX negli Stati Uniti e che fa parte di una massiccia offensiva di prodotto, puntando sulle specialità di casa, ovvero i motori e i cambi, con automatici a 7 (doppia frizione), a 8 e anche a 9 rapporti. Tutti i nuovi modelli saranno presentati in forma di concept al prossimo Salone di Parigi, tranne la NSX che sarà spinta da un sofisticato sistema ibrido formato da un V6 sovralimentato e 3 motori elettrici. Quanto all’ibrido, per il momento rimane appannaggio dei mercati giapponese e americano mentre per l’Europa non se ne parla.

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Giovedì 11 Dicembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-12-2014 18:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA