La bellissima e molto cattiva Toyota FT-1 esposta al salone di Detroit

FT-1, il futuro sportivo secondo Toyota:
si ispira alla Supra e sarà ibrida

di Sergio Troise
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DETROIT - Si chiama FT-1, è il concept simbolo del futuro Toyota e probabilmente indica la strada che porterà alla rinascita della mitica Supra, sportiva giapponese scomparsa dalla scena alla fine del secolo scorso, lasciando molti rimpianti. Il messaggio del colosso nipponico sta tutto nella sigla di riconoscimento: F sta per Future, T per Toyota, 1 per primo concept della produzione prossima ventura.

Obiettivo 2016. A quando il passaggio da “studio” a “prodotto”? Presto per dirlo. Al momento non è stata rivelata neanche la meccanica, probabilmente ibrida. Si sa soltanto che la super sportiva giapponese non dovrebbe arrivare prima del 2016 e che nascerà dalla collaborazione tra Toyota e BMW. Con un obiettivo preciso: “Dovrà assicurare non solo alte prestazioni ma anche alte emozioni”, come è stato detto a Detroit, dove è stata svelata nel giorno inaugurale del 25mo North American Auto Show.

Design all’avanguardia. Il concept svelato a Detroit ha un aspetto molto aggressivo, opera del Calty Design Research, benemerito centro di ricerca avanzata sullo stile, insediato 40 anni fa in America dai giapponesi di Toyota con sedi a Newport Beach, in California, e ad Ann Arbord, in Michigan. I guru nippo-americani del design hanno esibito con orgoglio la FT-1, consapevoli del ruolo strategico attribuito al lavoro del loro gruppo. Se è vero che questo concept deve indicare la strada delle future sportive Toyota, è anche vero, infatti, che gli stilisti hanno voluto esaltare anche il forte legame con il passato. Per questo hanno tratto ispirazione da un patrimonio di sportive che hanno scritto la storia del marchio, in testa la Supra, ma anche la 2000 GT del 1967, la Celica, le più recenti Scion FR-S e la superibrida Lexus LF-A. Per non dire della piccola coupè GT86, che in formato ridotto esalta la formula adottata per la FT.1, con il motore anteriore, sotto un cofano lungo e basso, e la trazione posteriore.

Affinità elettive. Se si dà uno sguardo alla concorrenza più qualificata, la Toyota FT-1 può ricordare anche sportivone americane come Viper o Corvette. Ciò detto, il nuovo concept giapponese si presenta però con una personalità autonoma molto forte e si caratterizza per soluzioni che richiamano vere e proprie macchine da corsa, Formula 1 comprese. Il riferimento è al “naso” che dà forma al frontale, e all’aerodinamica attiva, esaltata da un grande alettone posteriore mobile, dal vistoso diffusore di coda e dalle grandi prese d’aria anteriori e laterali. Ma non solo: spiccano, nella silhouette della TF-1 anche gli spoiler anteriori, i parafanghi con passaruota bombati, i grandi cerchi in lega e tanti altri dettagli molto racing.

Tradizione e innovazione. La configurazione a motore anteriore longitudinale e trazione posteriore ha permesso di collocare l’abitacolo in posizione arretrata per migliorare la distribuzione dei pesi e per contribuire a creare le proporzioni delle auto sportive tradizionali. Ciò detto, i contenuti innovativi sono notevoli, e il discorso – in attesa che la Toyota riveli i dettagli sulla motorizzazione - riguarda in particolare l’abitacolo, caratterizzato da un cruscotto a forma di delta che avvolge il conducente per esaltare il suo rapporto con l’auto. Il volante è ispirato alla Formula 1, mentre le informazioni più importanti vengono proiettate su uno schermo trasparente davanti agli occhi del pilota. Tutti i comandi sono vicinissimi alla posizione di guida, negata ogni concessione al lusso superfluo, ridotte persino le cuciture dei rivestimenti, in modo da contenere i pesi. Un progetto figlio del minimalismo e della funzionalità.

Motore a quattro cilindri. Nonostante la riservatezza di Toyota, attraverso il cofano anteriore trasparente si è visto, nello stand del Cobo Center di Detroit, un propulsore 4 cilindri, di cui però si ignorano potenza e prestazioni. Questo motore, tra l’altro, dovrebbe far parte di un sistema ibrido ad alto rendimento, con trasmissione sequenziale gestita elettronicamente. La stessa Toyota ha affermato nel suo comunicato stampa che “una versione virtuale della FT-1 inserita nel gioco Gran Turismo 6 ha compiuto con il presidente dell’azienda Akio Toyoda un giro virtuale del circuito del Fuji in un tempo inferiore rispetto a quello ottenuto nella realtà con la sua LFA”. Un modo indiretto, o meglio contorto, per far intendere che FT-1 è una vera e propria supercar ad altissime prestazioni. Sicuramente un simbolo del “fun to drive” (divertimento di guida) o, se preferite, del “waku doki” (accelerare il battito del cuore) che va predicando da sempre Akio Toyoda.

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Giovedì 16 Gennaio 2014 - Ultimo aggiornamento: 09-02-2014 04:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA