Hyundai investirà 50 miliardi di dollari in Corea del Sud entro il 2026. Piano di sviluppo e produzione di veicoli elettrici
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Hyundai, visione panoramica. La casa coreana continua a crescere non tralasciando nessuna tecnologia
MUGELLO - Appena presentata, alla fine dello scorso anno, l’anticonformista Hyundai Veloster ha raccolto notevoli consensi e la dinamica Casa coreana ha approfittato del recente Salone di Detroit per togliere i veli alla nuova versione Turbo, che da noi arriverà a fine 2012 con motore da 186 cavalli e alcune differenti soluzioni estetiche.
Ma, aspirata o turbo, in entrambi i casi non pensiate di passare inosservati. Infatti la prima volta che vedi una Veloster non capisci di cosa si tratti. La guardi meglio e cerchi di abbinarla mentalmente a qualcosa di conosciuto: niente da fare, è proprio una vettura originale. Infatti la Veloster, che comincia a vedersi sulle nostre strade, abbraccia la filosofia di «scultura fluida» della Casa coreana e si presenta con la sua linea decisamente anticonformista, un modellino ma in formato 1:1, capitato quasi per caso in mezzo ad automobili classiche.
La forza di un costruttore si vede anche da questo: non andare sul sicuro, ma progettare una macchina di rottura che richiama l’attenzione senza essere schiavi dei numeri di vendita, tanto per far capire a tutti che i tempi delle prime timide coreane sono finiti e ormai si devono fare i conti anche con loro. Nel 2001 Hyundai ha venduto nel mondo oltre 4 milioni di veicoli con la perla del mercato italiano che, chiuso l’anno con un calo totale del 10,8 %, ha visto invece un più 20,2% in pagella per la casa coreana, ormai fra le protagoniste anche nel nostro paese, contribuendo con le quasi 43.448 immatricolazioni (2,49 % di quota) alla rincorsa che il colosso orientale sta portando ai marchi storici per le posizioini di vertice dela classifica planetaria.
Caratterizzata da una linea grintosa e innovativa, con la calandra esagonale di famiglia, i grandi passaruote e la coda nella quale si infila la parte finale del tettuccio fra i due fanalini posteriori, la Veloster propone l’inedita soluzione delle tre porte oltre al portellone: una sul lato guida e due su quello dei passeggeri, per agevolare l’accesso nell’abitacolo, capiente e moderno. Lunga 4,22 metri e larga 1,79 ma alta solo 1,39, la Veloster è una coupè per famiglia, una trazione anteriore offerta sinora con un buon 4 cilindri a fasatura variabile di soli 1.6 litri ma con 140 cavalli che la spingono oltre i 200 km/h. Una sportiva adatta ai tempi, che si può usare tutti i giorni e offre il meglio di sé quando si «tirano» le sei marce (esiste anche con il cambio robotizzato a doppia frizione e comandi al volante) per via della coppia piuttosto alta.
Fra gli accessori più azzeccati il tetto panoramico con filtro anti-UV che si estende per tutta la lunghezza dell’auto. Dietro il lunotto è piccolo e nelle manovre di parcheggio aiuta la telecamera posteriore. Disponibile in versione Confort a 22.100 euro, e Sport (più accessoriata) con un supplemento di 1.600 euro, gode della garanzia «Tripla 5» a chilometraggio illimitato: 5 anni di garanzia, assistenza stradale e controlli gratuiti e la possibilità di restituire, se non soddisfatti, la vettura entro un mese ed essere rimborsati dell’intero prezzo pagato.
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