Un impianto della Volkswagen

Volkswagen, in Italia bloccata
la vendita per 2.500 auto “euro 5”

di Giorgio Ursicino
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VERONA - Dopo le preoccupazioni esternate dal ministro dell'Economia Padoan, ieri è di nuovo intervenuto sul caso Volkswagen il premier Renzi e lo ha fatto dalle Nazioni Unite: «Non sono preoccupato, la crescita dell'Itaia è nelle mani degli italiani. Possiamo affrontare la ripresa con grande determinazione». Il ministro Delrio ha ribadito che il piano di verifiche messo in atto riguarderà tutti i brand, non solo quelli della casa tedesca: «Siamo indignati per quanto accaduto, è un fatto gravissimo che intacca la fiducia fra produttori e cittadini. Vogliamo informazioni dalla Germania, ma con i nostri test vogliamo anche capire se qualcun altro ha cercato di fare il furbo. Non dobbiamo in ogni caso gioire se l'industria tedesca va in crisi».

La filiale italiana della casa di Wolfsburg ha preso intanto un'importante decisione per tutelare i clienti e le preoccupazioni ambientali. Un passo che in Svizzera è stato imposto dalle autorità, ma che non pare finora adottato da nessun altro Paese. Volkswagen Group Italia ha inviato una circolare a tutti i propri dealer invitandoli a «sospendere le vendite delle vetture diesel equipaggiate con il propulsore omologato Euro 5» incriminato. La casa tedesca già da giorni ha infatti dichiarato (lo ha fatto per bocca del numero uno del brand Diess e la stessa cosa ha ribadito l'ad di Volkswagen Group Italia Massimo Nordio al ministro dell'Ambiente Galletti) che le auto omologate Euro 6 di tutti i marchi del gruppo non sono coinvolte nella problematica, quindi risultano perfettamente in regola con i requisiti omologativi e con le norme di legge.

PROVVEDIMENTO CAUTELATIVO
Il software truffa è montato sulle vetture Euro 5 che in realtà non potrebbero più essere immatricolate poiché il termine è scaduto il primo settembre.
Per smaltire le rimanenze (i clienti sono chiaramente messi al corrente) è concessa una deroga a tutti i costruttori. Volkswagen, quindi, ha momentaneamente sospeso la vendita di queste vetture in attesa che venga chiarito (potrebbe avvenire già oggi) cosa la casa tedesca farà per gli esemplari già in circolazione in modo da sistemare anche queste vetture nuove e venderle ai clienti perfettamente in regola, senza la necessità di un'azione di richiamo a cui si dovrà invece sottoporre chi è già in possesso dell'auto. Gli esemplari coinvolti non sono numerosi, circa 2.500, e il blocco non dovrebbe durare molto. La stessa lettera spiega che il provvedimento è solo cautelativo.

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Lunedì 28 Settembre 2015 - Ultimo aggiornamento: 14:51