Dacia Dokker ha le porte posteriori scorrevoli ed un'incredibile capacità di carico

Dacia Dokker, un'auto due personalità:
perfetta per lavorare, adora il tempo libero

di Nicola Desiderio
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VIENNA - La Dacia va alla conquista dello spazio e, dopo aver lanciato il monovolume Lodgy, ha pronti il Dokker e il Dokker Van portando così in brevissimo tempo la gamma da 6 a 9 modelli con l’obiettivo di consolidare ulteriormente il successo testimoniato dalle vendite moltiplicatesi di 15 volte dal 2004 con oltre 2milioni di unità. Cambia la forma, ma la ricetta è sempre la medesima: praticità, semplicità e rapporto prezzi/contenuti imbattibile senza che questo appaia come una rinuncia.

Due mondi a contatto. La Dokker è di quei veicoli a cavallo tra la vettura e il commerciale leggero e in questa veste bifronte riprende dalla Lodgy la scocca e il nuovo frontale destinato a diventare la faccia di tutte le future Dacia. Tanti i record, le soluzioni e lo spazio concentrati in 4,36 metri. La capacità di carico infatti è di 800 litri con 5 posti e possono diventare 3 litri ripiegando a libro con una mano sola lo schienale 60/40 posteriore. Comodissimo il sistema d’accesso con doppio battente asimmetrico, sganciabile per facilitare le operazioni, e praticamente rasoterra il piano a filo della soglia. Non si contano i vani portaoggetti – tra cui un comodissimo imperiale in alto di fronte ai posti anteriori – per un totale di 44 litri di capacità e da record anche l’apertura di 703 mm delle porte posteriori scorrevoli dotate di vetri a compasso.

Ambizioni commerciali. Ancora meglio va sulla Van. Senza il divano posteriore la capacità è di 3.300 litri. Tre i tipi di divisione tra vano di carico, provvisto di 10 ganci, e abitacolo: parete, tubolare o attraverso un’originale griglia girevole che, una volta spostata di 90 gradi, libera uno spazio sufficiente per ospitare oggetti lunghi ben 3,11 metri abbattendo lo schienale del sedile passeggero Easy Seat. Per rimuoverlo del tutto bastano 3 secondi e la capacità di carico complessiva arriva a 3.930 litri. Per Dokker e Dokker Van la capacità di carico complessiva è di 750 kg mentre la massa trainabile è di 1.200 kg. Per rendere tutte le porte assolutamente robuste e affidabili, sono state sottoposte a cicli da 100mila operazioni di apertura e chiusura mentre tutta la vettura ha dovuto affrontare 1,9 milioni di km prima di essere deliberata.

La praticità ha il suo regno. La plancia è semplice. Il volante è regolabile solo in altezza, ma la pedaliera è perfettamente allineata e i comandi sono a portata di mano. Innumerevoli i vani: dall’imperiale, utilissimo per far sparire gli oggetti larghi e sottili, fino ai gavoni sulla parte alta. Mancano le maniglie in alto sui montanti ma di certo non manca lo spazio, soprattutto in altezza. Unico impedimento è per i piedi dei passeggeri posteriori quando si esce la larga base del montante centrale. Efficace e silenzioso il climatizzatore manuale che ha una capacità record di 550 kg/ora d’aria. Chiaro, veloce e facile da usare è il sistema infotelematico Media Nav fornito dalla LG, con schermo da 7 pollici a sfioramento, mappe 3D aggiornabili e prese ausiliarie per jack e USB posizionate alla perfezione sulla cornice. Costa solo 450 euro. Le plastiche non sono morbide, ma neppure dure inoltre aggiungono il tocco del bicolore, sono robuste, ben montate e non danno riflessi. Se da un lato tante sono le viti a vista, appaiono persino leziose sono le cornici cromate intorno agli strumenti e alle manopole.

Lavoratori onesti e discreti. Due i motori disponibili al lancio, tutti con cambio manuale a 5 rapporti. L’1.6 a benzina ha 85 cv mentre il diesel 1.5 è offerto in versioni da 75 cv o 90 cv. Quest’ultimo è ovviamente la scelta più logica, e non solo per il consumo di 4,5 litri/100 km pari a 118 g/km di CO2: il meno potente ha 180 Nm di coppia e va meglio per chi vuole il massimo dell’economia e sta prevalentemente in città, il secondo se si viaggia più spesso carichi e sulle tangenziali. Grazie a 200 Nm a 1.750 giri/min tira bene anche in basso ed è sfruttabile grazie al cambio manovrabile con i primi 4 rapporti ben scalati e il quinto un po’ più lungo. Davvero ottimo il comfort considerando il tipo di mezzo: il motore si sente poco, le sospensioni copiano bene e senza contraccolpi, i fruscii aerodinamici si avvertono solo quando si viaggia forte, altrimenti musica e conversazione sono facili come su una normale vettura. Da commerciale il comportamento stradale, improntato alla massima sicurezza e non certo alla precisione di guida. Baricentro alto, rollio e sterzo lento nella risposta invitano a una guida rilassata e il sottosterzo arriva subito aiutando a capire il limite della vettura. Per chi vuole prestazioni superiori, nel 2013 ci sarà il modernissimo 1,2 litri turbo a iniezione diretta da 115 cv.

Lo spazio costa poco. La Dokker e la Dokker Van saranno lanciate prodotte nello stabilimento di Tangeri, in Marocco, e lanciate a novembre prossimo. Non ancora finalizzato il listino nei particolari, ma la gamma comprenderà l’allestimento Ambience per entrambe, anche il Laureate per la versione vettura 5 posti. I prezzi partono da 7.200 euro (più Iva) per il Van e da 9.900 euro per l’altra, quindi pari alla Lodgy, che ha 7 posti e con la quale non ha paura di confrontarsi offrendo un altro modo di avere un rapporto record tra contenuti, spazio e prezzo. Pochi gli optional, disponibili da soli o in pack a prezzi molto convenienti. Per ora non si prevedono versioni a cambio automatico, 4x4 o GPL, come sarebbe d’obbligo su una Dacia. E il confronto con la Renault Kangoo? Sarà inevitabile nella parte bassa dell’offerta, ma improponibile per il resto della gamma della francese che offre diverse misure di passo, allestimenti più numerosi e raffinati, oltre che motorizzazioni più varie tra cui l’elettrico.

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Martedì 10 Luglio 2012 - Ultimo aggiornamento: 14-06-2017 11:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA