La quarta generazione del Suv CR-V della Honda sarà esposta al salone di Parigi

Arriva la quarta generazione di CR-V:
un concentrato di tecnologia Honda

di Nicola Desiderio
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ROMA - Tutto pronto per il gran debutto al Salone di Parigi della nuova Honda CR-V, giunta alla quarta generazione dopo 17 anni di carriera – debuttò al salone di Tokyo nel 1995 – onorata da oltre 5 milioni di esemplari collezionati in 160 paesi, parte dei quali costruiti presso lo stabilimento britannico di Swindon, dove il SUV compatto viene assemblato dal 200 insieme alla Civic.

Più piccola fuori, più grande dentro. Lunga 4,57 metri alta 1,68 metri, la nuova CR-V è più corta, più bassa e più leggera grazie all’impiego di parti in alluminio e ad una nuova scocca più rigida in torsione del 9% e in flessione del 7%. Ciononostante, lo spazio abitabile è cresciuto grazie all’avanzamento del montante centrale di 60 mm e il vano di carico con 5 persone a bordo arriva addirittura a 589 litri che diventano 1.648 con il divano posteriore abbassato, inoltre il piano di carico è più lungo di 140 mm e la soglia di carico più bassa di 25 mm. Se non è record per la categoria poco ci manca. Migliorata anche l’aerodinamica con la diminuzione del coefficiente di penetrazione del 6,5%. Ridisegnata infine anche la plancia dotata del nuovo display di controllo 5in e rivestita con materiali più pregiati, per andare incontro in particolare alle esigenze del cliente europeo. Più automobilistica anche la posizione di guida con l’abbassamento di ben 38 mm del punto anca del guidatore. Honda promette anche un comfort migliorato con una rumorosità tagliata di 3 dB e un miglior dimensionamento delle sospensioni nella parte elastica.

Efficienza e maggior controllo. Nel segno dell’evoluzione la meccanica con la conferma dei due motori la cui efficienza però migliora fino al 12% grazie anche all’adozione dello stop&start. Il primo è il 2 litri a benzina i-VTEC la cui potenza sale da 150 cv a 155 cv a 6.500 giri/min e 192 Nm a 4.300 giri/min. Le emissioni di CO2 scendono da 192 a 173 g/km con il cambio manuale e da 195 a 173 g/km con il cambio automatico a 5 rapporti che scendono a 168 g/km per l’inedita – per l’Europa – variante con due sole ruote motrici. Mutato anche il sistema di trazione integrale che abbandona la doppia pompa idraulica e abbraccia quello a pompa elettroidraulica che agisce sul giunto centrale costituito da un pacco frizione multidisco. Il guadagno è in velocità di risposta, compattezza e leggerezza - circa il 17% pari a 16,3 kg – ma anche in efficienza visto che vanta attriti inferiori del 59%. Evoluto anche il controllo elettronico che gestisce la ripartizione della coppia non solo in funzione delle condizioni di aderenza, ma anche quando entra in azione l’Hill Start Assist per le partenze in salita mentre in discesa è d’aiuto l’Hill Descent Control attivo tra 8 e 20 km/h. Solo 4x4 invece il raffinato e apprezzato diesel 2.2 i-DTEC da 150 cv e 350 Nm le cui emissioni di CO2 scendono da 171 a 149 g/km con la trasmissione manuale e da 195 a 174 g/km per quella automatica. Come sulla Civic, anche qui arrivano il pulsante Eco Mode che aiuta a consumare meno e l’Eco Assist che suggerisce al guidatore la migliore condotta di guida.

Sicurezza ancora ai vertici. Confermata la dotazione di sicurezza che era già all’avanguardia sulla CR-V di terza generazione. Ci sono dunque il cruise control adattativo, il controllo di mantenimento della carreggiata (LKAS) e il Collision Mitigation Braking System (CMBS), un sistema che entra in azione dopo i 15 km/h, qualora ci si avvicini troppo velocemente a un veicolo che ci precede, dà tre strattoni sulla cintura di sicurezza per poi applicare una robusta forza frenante per evitare collisioni, anche quella massima se necessario. Ottimizzata inoltre la struttura della scocca e la conformazione della parte anteriore per minimizzare i danni ai pedoni in caso di urto. Sofisticati anche gli airbag con quelli anteriori che si attivano a doppio stadio con intensità che dipende dalla posizione e del peso degli occupanti e quelli a tendina assistiti da un sensore di ribaltamento. Il controllo elettronico di stabilità inoltre ora è più evoluto collaborando con il sistema di trazione integrale e con lo sterzo elettromeccanico, inoltre tiene anche conto della presenza di un rimorchio.

Per confermarsi e migliorare. La nuova Honda CR-V arriverà sul mercato entro la fine dell’anno con l’obiettivo di far riguadagnare alla casa giapponese almeno qualcuna delle posizioni perse in questo importante segmento dove per anni ha anche dominato quando però i concorrenti erano assai meno. Questa posizione invece l’ha saputa mantenere negli USA dove spesso si è trovata al vertice delle vendite tra le auto della sua categoria. In ogni caso, ci sono molti mercati da conquistare dove la CR-V può recitare un ruolo di protagonista anche in termini di immagine, soprattutto quando arriverà anche la versione ibrida della quale si parla a mezza voce.

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Sabato 25 Agosto 2012 - Ultimo aggiornamento: 14-06-2017 11:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA