Il Pirelli PZero Connesso

PZero, pneumatico intelligente: il Pirelli “Connesso” tiene sotto controllo pressione e stato di usura

di Giorgio Ursicino
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MILANO - Amore per l’innovazione, feeling con l’alto di gamma, legame indissolubile con il motorsport. In quasi un secolo e mezzo di storia gloriosa (il prestigiosissimo compleanno verrà festeggiato il 28 gennaio del 2022) questi tre asset sono sempre stati il fiore all’occhiello della tradizione Pirelli, un’azienda che ha fatto dell’eccellenza tecnologica una dei simboli del made in Italy. E miscelando con straordinaria abilità questi temi fondamentali la P lunga si appresta a vincere anche le sfide future.

Proprio in questi giorni, infatti, stanno affrontando il mercato due novità di grande spessore, gli pneumatici intelligenti e quelli colorati, entrambi in linea con la strategia che punta alla leadership nei segmenti più esclusivi e importanti, quelli prestige e premium dove la casa milanese ha una reputazione con pochi rivali. Entrambi affondano le radici nell’esperienza maturata nellr oltre mille gare che Pirelli affronta ogni anno e in particolare nei gran premi di Formula 1 di cui la casa milanese è fornitrice esclusiva dal 2011.

Già nel 2005 il costruttore italiano protagonista dello scenario globale ha affrontato la svolta digitale: mettere insieme l’enorme capacità e conoscenza nel campo delle coperture con le infinite opportunità offerte dall’information technology è una rivoluzione che coinvolge tutti i prodotti e i processi dell’azienda per rendere più piacevole e sicura la vita delle persone. Non è certo in caso che le nuove Cyber Tyre tricolori, le gomme sempre connesse, inizino la loro avventura commerciale in California per poi allargare la loro ondata futurista in Europa e nel lontano Oriente.
Dove il Far West si getta nel Pacifico, infatti, sono nate le ultime tendenze che hanno ridato grande vigore al settore della mobilità, guida autonoma ed elettrificazione su tutte.

I Pirelli Connessi, al pari di quelli colorati, sono stati svelati al pubblico all’ultimo salone di Ginevra dove, soprattutto gli ultimi, non si sono limitati a svettare sullo stand del brand, ma erano anche montati sotto alcune delle supercar più ammirate del motor show svizzero. Le due straordinarie novità sono disponibili in una prima fase come ricambio sui Pirelli PZero e sui Winter Sottozero con misure da 19 pollici ed oltre per vetture prestige per poi essere estese ad altre dimensioni ed ai modelli premium. In linea con l’approccio taylor made spinto con vigore da Pirelli,

Connessi e Colorati possono viaggiare insieme (cioè sulla stessa gomma) o separatamente, è il cliente a scegliere in base ai propri gusti e alle proprie esigenze. Il funzionamento dei Connessi è molto intrigante, cambia in profondità il rapporto con le coperture e prevede infinite evoluzioni visto che in questo campo il progresso tecnologico corre velocissimo. Il cuore del sistema è un sensore, un micro sensore di pochi grammi, alloggiato all’interno dei pneumatico che riesce a captare le numerose informazioni che la gomma stessa è in grado di dare, alcune delle quali percepite in anticipo rispetto a quanto riescono a fare i numerosi dispositivi elettronici di controllo della dinamica della vettura.

Dati preziosi che aumentano il livello di sicurezza, possono contribuire al miglioramento dello stile di guida e rendono più facile gestione e manutenzione del pneumatico e del veicolo. Ogni Pirelli Connesso è strettamente monitorato dal momento della produzione, per l’intero ciclo di vita, fino alla fase di riciclaggio. Il controllo è attivo sia in marcia che a veicolo fermo e indica la pressione, la temperatura e il carico verticale statico. Ciò consente di avere sempre i valori ottimali e di gonfiare le gomme nella maniera più precisa senza attendere che siano fredde.

I dati rilevati dal sensore vengono inviati ad una cloud della P lunga che li elabora e, tramite una app sviluppata proprio in collaborazione con aziende californiane e di proprietà di Pirelli stessa, vengono resi disponibili sullo smartphone dell’automobilista e possono essere replicati sui display di informazione dell’auto. In questo modo si può avere l’esatto stato di salute delle proprie scarpette anche se non si è in auto, compresi i chilometri percorsi, lo stato di usura e in futuro anche la distanza che si può ancora percorrere prima di doverli sostituire. Qui entrano in ballo ulteriori servizi poiché la app è in grado di verificare la disponibilità del gommista più vicino e pianificare l’operazione di cambio.

La connessione era molto attesa e richiesta dalle aziende di noleggio e da quelle di car sharing che in questo modo possono tenere sotto controllo da remoto un componente così fondamentale del veicolo. Grazie ai pneumatici connessi a breve sarà possibile anche il noleggio delle gomme, senza la necessità di doverle acquistare. Con la filosofia del pay per use si pagherà l’utilizzo, a tempo e, soprattutto, chilometrico. L’utente non dovrà preoccuparsi di nulla, le sue gomme saranno sempre in perfetta efficienza, la manutenzione a la sostituzione (compresa quella estivi-invernali), avverrà direttamente a casa sua o nel posto di lavoro, senza perdite di tempo e costi aggiuntivi rispetto al canone.
 

 

 

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Mercoledì 27 Dicembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 28-12-2017 16:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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