La Abarth 124 Spider

Abarth 124 Spider, bella e cattiva: lo Scorpione punge anche in plein air

di Sergio Troise
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VERONA - La neonata Fiat 124 Spider è affiancata dal modello con marchio Abarth, con cui condivide le caratteristiche fondamentali, ma dalla quale si distingue per la diversa vocazione: la prima privilegia il piacere di guida, la seconda la sportività. Pur utilizzando il medesimo motore 1.4 turbo MultiAir, in questo caso la potenza sale da 140 a 170 cv, a tutto vantaggio delle prestazioni. Se non bastasse, sulla Abarth c’è anche un differenziale autobloccante a rendere la guida più aggressiva, e non manca una variante con cambio sequenziale e levette al volante. Insomma, un’altra storia.

Aspetto più aggressivo. Esteticamente la Abarth 124 Spider si distingue per i cofani trattati in nero opaco, come la mitica Fiat 124 Spider che negli anni 70 furoreggiava nei rallies. Proprio in questa ottica la gamma colori porta nomi evocativi di quell’epoca trionfale: bianco Turini, rosso Costa Brava, Blu Isola d’Elba, grigio Portogallo, nero San Marino… Volendo, comunque, la 124 Abarth può essere ordinata anche in tinta unita, senza sovrapprezzo.

Particolari che fanno la differenza. Altri dettagli sottolineo la diversa anima della 124 dello Scorpione, come i tocchi di rosso sparsi qua e là tra le calotte degli specchi retrovisori e il gancio di traino (tipico delle auto da corsa). Completano il quadro le finiture dei cerchi in lega da 17”, i fari a LED anteriori e posteriori, le cornici del parabrezza e dei roll-bar in grigio forgiato, gli scenografici doppi scarichi a quattro uscite.

Interni personalizzati. La posizione di guida arretrata è identica a quella della 124 Spider Fiat. Cambia la pedaliera, qui in alluminio, mentre la strumentazione presenta, in questo caso, un grande contagiri con sfondo rosso in posizione centrale, di fronte al guidatore. Il sistema di apertura/chiusura della cappotta (a doppio strato) resta identico, e dunque l’operazione si risolve manualmente in tre secondi, con facilità.

Motore più potente. Sotto al cofano, come detto, batte un cuore più potente: il turbo 1.4 MultiAir è stato infatti rivisitato dagli ingegneri dello Scorpione per elevare la potenza a 170 cv (circa 124 cv/litro) e portare la coppia a 250 Nm. In tal modo la 124 Spider col marchio dello Scorpione può toccare i 232 km/h e passare in accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi. Prestazioni a parte, del motore cambia profondamente anche il sound, grazie allo scarico Record Monza, proposto di serie con il sistema dual mode che permette di variare il percorso dei gas di scarico al variare del regime del motore e di garantire una erogazione sempre lineare.

Cambio e autobloccante. La spider Abarth è disponibile con cambio manuale a 6 marce o, in alternativa, con il cambio automatico-sequenziale sportivo Esseesse, che è stato oggetto di un’attenta messa a punto. Gestibile sia attraverso la leva sul tunnel sia con le palette al volante, offre cambiate rapide, anche se la manovrabilità dei paddles è un po’ sacrificata a causa delle dimensioni minuscole (imposte da problemi di visibilità della strumentazione). Autentica chicca in grado di fare la differenza nel comportamento dinamico della vettura è il differenziale autobloccante meccanico (al 25%) di serie, che assicura motricità e trazione anche nelle situazioni più critiche e fornisce un comportamento dinamico decisamente diverso da quello della Spider Fiat.

Handling, pesi e tenuta. Sul comportamento stradale della 124 Abarth incide, naturalmente, anche la qualità di base del pianale derivato da quello della fortunata Mazda MX-5 e opportunamente rielaborato dagli ingegneri di Fiat e Abarth. Le masse sono concentrate all’interno del passo, anche grazie al motore installato dietro l’asse anteriore. L’impiego di materiali speciali ha permesso di limitare il peso a 1060 kg (1080 con cambio automatico). “Inoltre – dicono i tecnici dello Scorpione – l’ottimale distribuzione dei pesi garantisce feedback e agilità eccellenti”.

Guida più stimolante. Le sospensioni utilizzano lo schema a quadrilatero alto all’anteriore e l’architettura multilink a 5 bracci al posteriore, ma il setup è calibrato specificamente per aumentare la stabilità in curva e in staccata. Il feedback di guida sullo sterzo è stato dunque ottimizzato attraverso una taratura sportiva specifica del sistema di servoassistenza. Il risultato è una guida decisamente lontana da quella più turistica suggerita dal modello con marchio Fiat. Con controlli di sicurezza staccati quest’auto si può guidare concentrandosi esclusivamente sullo sterzo e sul gas. E il piacere diventa libidine…

Accorgimenti specifici. L’impostazione dinamica voluta da Abarth garantisce uno sfruttamento stimolante della trazione posteriore, puntando sempre al migliore abbinamento tra sportività e piacere di guida. Gli ammortizzatori forniti da Bilstein, le molle a taratura specifica e le barre antirollio maggiorate forniscono una maneggevolezza e una precisione sconosciuti alla 124 con marchio Fiat, e dunque ci si può davvero sbizzarrire con una guida appagante. E se non ci si sente sicuri delle proprie capacità, basta lasciare inseriti i controlli elettronici: l’auto – vale la pena ricordarlo – è infatti dotata di sistemi supplementari rispetto alla 124 Fiat, come il ripartitore di frenata EBD, ed è in grado di proteggere a sufficienza i “piloti della domenica”.

Come in cronoscalata. Il comportamento sportivo della 124 Abarth lo abbiamo sperimentato sul percorso della Caprino-Spiazzi, storica gara in salita nel cuore della Valpolicella, dove la spider con lo Scorpione, pur concedendo qualcosina al sovrasterzo (a controlli elettronici disinseriti) si è comportata molto bene, entrando e uscendo dalle curve senza troppo scomporsi. Nel ritorno in discesa, tra l’altro, abbiamo testato a fondo anche l’impianto frenante Brembo, con pinze fisse anteriori in alluminio a quattro pistoncini, che solo dopo essere stato maltrattato da una mezza dozzina di tester succedutisi al volante ha cominciato a palesare qualche segno di affaticamento.

Elettronica e prestazioni. Sul comportamento della macchina si può intervenire attraverso una levetta sul tunnel centrale, che permettere di scegliere tra i settaggi Normal e Sport, il primo per la guida di tutti i giorni, il secondo per la guida sportiva. Il sistema è in grado di intervenire su più parametri: coppia, risposta del pedale dell’acceleratore, livello di intervento del servosterzo, soglia di intervento dei controlli di stabilità e trazione (se non disinseriti), sound allo scarico. Inoltre, per le vetture dotate di cambio automatico, interviene sui punti di cambiata e sulla velocità del cambio marcia.

La lezione di Carlo Abarth. Tutto ciò rende la 124 dello Scorpione un’auto divertente da guidare, capace di affrontare percorsi tortuosi con grande agilità e sicurezza. Tuttavia può sorgere un dubbio: non le si poteva regalare qualche cavallo in più? In fondo tra il modello Fiat e quello Abarth la differenza di potenza è di soli trenta cavalli. In proposito il numero uno del marchio Abarth, Paolo Gagliardo, spiega: “Per le superpotenze avremo l’anno prossimo la 124 Spider Rally, con un motore 1.8 e più di trecento cavalli; in questo caso, invece, ci siamo attenuti rigorosamente alla tradizione del marchio e alla filosofia di Carlo Abarth, e cioè rendere più sportiva e appagante l’auto di tutti i giorni, con interventi mirati a dare non solo potenza, ma anche personalità e carattere”.

La mania dell’esclusività. La 124 Abarth è già ordinabile, con un prezzo che parte da 40.000 euro, 7000 più della più cara delle 124 Spider con marchio Fiat, con la quale condivide tutte le dotazioni per infotainment, navigazione, connettività e assistenza alla guida. Sui primi 2500 esemplari, tra l’altro, viene anche applicata una targhetta di riconoscimento, con un numero progressivo, a sottolineare l’esclusività. Certo, la tradizione del marchio Abarth, lo stile italiano, i trascorsi sportivi e certe chicche hanno un prezzo, ma la più cara delle Mazda MX-5 con motore 2.0 litri e 160 cv costa 30.000 euro. E, pur valutando i maggiori costi fiscali e di gestione, qualcuno ci penserà un po’ su prima di decidere su quale spider godersi il piacere della guida sportiva all’aria aperta.
 

 


 

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Giovedì 16 Giugno 2016 - Ultimo aggiornamento: 21:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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