La nuova Audi A3 sta per arrivare sulle strade italiane

Audi A3, arriva la terza generazione:
le compatte premium hanno una regina

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

PALMA DI MAJORCA - Che il 3 sia il numero perfetto anche nel mondo dell’auto? Viene quasi da pensarlo, dopo aver messo alla prova la generazione numero 3 dell’Audi A3.
Un concentrato di tecnologia allo stato dell’arte, spesso ereditata dai modelli di fascia alta della casa, un’attenzione alla qualità e una cura del dettaglio che definire maniacale sembra addirittura riduttivo. L’offensiva di Ingolstadt non conosce pause, con l’obiettivo di coprire tutti gli spazi di mercato, compresi quelli che si aprono sulla spinta dei venti di crisi che soffiano sull’Europa. La nuova A3, che non nasconde l’intenzione di diventare il punto di riferimento tra le compatte premium, asseconda alla perfezione la tendenza al downgrading che contraddistingue molti clienti abituali delle vetture di prestigio i quali, per necessità o per scelta, preferiscono passare a meno appariscenti modelli di categoria inferiore, ma senza rinunciare alle dotazioni e alle comodità abituali.

Basta prendere posto nell’abitacolo per capire quanto la new entry sia cambiata rispetto al modello precedente: il comfort degli occupanti dei posti anteriori è degno di un’auto di livello superiore, mentre chi siede dietro deve fare i conti con l’accessibilità legata alle tre porte, che resta comunque condizionata nonostante l’ampiezza delle porte stesse e l’elevata escursione dei sedili anteriori. Una volta preso posto, comunque, l’abitabilità è più che soddisfacente anche per persone di alta statura.

Tutti i dettagli, come detto, parlano il linguaggio dell’estrema qualità e della raffinatezza tecnologica: basti pensare alle modanature che arricchiscono plancia e portiere con una sottile fascia traslucida che sembra realizzata in vetro e che si caratterizza per il disegno tridimensionale. In realtà è un materiale plastico innovativo, realizzato con processi di lavorazione sofisticati che richiedono una precisione assoluta allo scopo di evitare la benché minima imperfezione o sbavatura. Mentre le bocchette d’areazione in plancia offrono la scelta tra la ventilazione diffusa e il getto concentrato: basta spingere o tirare la piccola ghiera centrale per adattare il flusso alle proprie preferenze.
Sono soluzioni apparentemente marginali, ma emblematiche dell’impegno profuso in ogni fase di sviluppo del progetto che è sorta di summa della filosofia Audi in termini di qualità e tecnologia.

Senz’altro più appariscente è il debutto sull’A3 dell’inconfondibile manopola del sistema Mmi (Multi media interface) che gli appassionati dei quattro anelli hanno imparato a conoscere sui modelli di categoria superiore. L’interfaccia è costituita da un monitor molto sottile da 7 pollici che, quando non è in funzione o a vettura spenta, scivola dolcemente all’interno della plancia scomparendo alla vista. Oltre alla navigazione, alla telefonia, all’impianto audio e a tutte le relative regolazioni per mezzo della manopola è possibile anche l’apprezzato Audi Connect che apre la vettura al mondo esterno, mettendo a disposizione degli occupanti un’ampia gamma di servizi personalizzati, compreso ovviamente l’accesso a internet e a tutte le sue opportunità. Anche se sembra che qualcuno a volte se ne dimentichi, il compito principale dell’automobile non è di essere un hotspot wi-fi, ma di garantire a una o più persone la mobilità, possibilmente in sicurezza e nel massimo comfort.

Anche in questo campo,
la nuova compatta degli anelli non ha nulla da invidiare alle sorelle maggiori: il suo smisurato catalogo degli optional, che secondo la consuetudine Audi rischia di attribuire al listino ufficiale una funzione quasi simbolica, spazia dal sistema di parcheggio automatico - sia parallelo sia a pettine - ai più evoluti dispositivi di assistenza alla guida, dal controllo automatico della distanza di sicurezza al sistema attivo di mantenimento della corsia di marcia, dal monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori esterni che segnala il sopraggiungere di un altro veicolo al riconoscimento della segnaletica stradale. E presto le dotazioni possibili si arricchiranno dei sofisticati ed efficienti proiettori full-led finora riservati alle grandi vetture del marchio.
Il cuore di un’auto, peraltro, è sempre il motore: al lancio, previsto per settembre anche se la prevendita parte a giugno, sarà disponibile il 2.0 Tdi turbodiesel da 150 cavalli con cambio manuale a 6 marce affiancato dai benzina turbo a iniezione diretta Tfsi 1.4 da 122 cavalli (anch’esso con cambio manuale) e 1.8 da 180 cavalli abbinato all’automatico S-tronic a 7 rapporti.

A impressionare maggiormente
durante i test è stato però il Tfsi 1.4 da 140 cavalli con tecnologia «Cylinder on demand» che disattiva, quando le condizioni di marcia lo suggeriscono, due dei quattro cilindri. Brillante e al tempo stesso sobrio, ci è piaciuto per l’erogazione fluida e progressiva che regala una sensazione di guida molto vicina alla piacevolezza del diesel. Arriverà entro fine anno come il Tdi 1.6 da 105 cavalli accreditato di 99 g/km di CO2 e le versioni quattro a trazione integrale. Disponibile negli allestimenti Attraction, Ambition e Ambiente, l’A3 è ancora in attesa di definizione del listino ufficiale per il mercato italiano. Viene comunque indicato un prezzo d’attacco nell’ordine dei 26 mila euro, e quindi allineato a quello dell’attuale generazione.

  • condividi l'articolo
Venerdì 18 Maggio 2012 - Ultimo aggiornamento: 25-09-2012 07:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA