La Porsche Panamera E-Hybrid

Ecologia e dinamismo, ecco la Panamera E-Hybrid. Porsche propone le varianti ibride plug-in

di Giorgio Ursicino
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CAPETOWN - Gemma del gruppo Volkswagen, la Porsche interpreta al meglio il nuovo corso del gigante tedesco che punta con decisione sulla mobilità sostenibile. Il concept Mission E esposto quasi due anni fa al salone di Francoforte darà presto vita ad un’auto di serie zero emission dalle prestazioni entusiasmanti, ma sono già in vendita modelli Hybrid plug-in che garantiscono, anzi esaltano, le proverbiali performance e il famoso piacere di guida dei gioielli di Stoccarda, offrendo un rispetto ambientale attualmente di assoluta avanguardia.

Icona della motorizzazione a recupero di energia è l’ammiraglia Panamera che propone addirittura un’intera famiglia di modelli a batteria in grado di ricaricarsi dalla rete. Passo lungo (la Executive) e corto, motori termici V6 e V8, tutti sovralimentati ed accoppiati ad un eccellente cambio automatico Pdk a doppia frizione con otto rapporti. Che la formula magica Porsche preveda tanta cavalleria e drastico abbattimento dei consumi e delle emissioni si è avuta conferma al recente salone di Ginevra dove sono stati tolti i veli dalla Turbo S E-Hybrid, la Panamera più potente in assoluto.

I cavalli totali sono 680, la mostruosa coppia massima arriva a 850 Nm, l’accelerazione 0-100 nonostante la mole della regina volano vià in soli 3,4 secondi (roba da supercar), mentre la velocità massima raggiunge i 310 km/h. Senza spingersi tanto in alto la casa tedesca ha fatto vedere sulle splendide strade della punta più a Sud dell’Africa cosa è in gradi di fare la meno esagerata Panamera 4 E-Hybrid. I due modelli, in realtà, hanno molti punti in comune e anche se sono dei comodissimi salotti a 4 posti profumano di pista poiché nascono proprio dall’esperienza accumulata nelle competizioni.

Entrambe derivano dalla 918 Spyder, l’auto di serie più veloce del mondo, l’unica che sia riuscita ad infrangere sugli oltre 20 km del vecchio Nurburgring il muro dei 7 minuti (6’57”). Ma adottano anche numerose soluzioni collaudate sulle 919 Hybrid che si sono aggiudicate le due ultime edizioni della prestigiosa 24 Ore di Le Mans. La Panamera 4 E-Hybrid monta un V6 biturbo di 2,9 litri che sviluppa 330 cavalli e 450 Nm di coppia ed un elettrico da 100 kW (135 cv) e 400 Nm di coppia. I due propulsori, grazie ad una frizione di disaccoppiamento elettromeccanica molto più rapida della precedente elettroidraulica (prima il cambio automatico era a convertitore), lavorano in sinergia garantendo una potenza complessiva di 462 cv (340 kW) e 700 Nm di coppia Il consumo nel ciclo di omologazione è di soli 2,5 litri per 100 km, le emissioni di CO2 sono di 56 g/km.

La velocità massima raggiunge i 278 km/h (spingono entrambi i propulsori), l’accelerazione 0-100 è in 4,6 secondi. Il selettore sul volante consente di scegliere la modalità di guida. Panamera E-Hybrid parte sempre in elettrico e può percorrere in zero emission fino a 50 Km con una velocità di 140 km/h. Poi si può scegliere la modalità E-Power (solo elettrico), Hybrid-Auto (la centralina decidere come far lavorare i due propulsori), E-Hold per non far abbassare la carica della batteria se dopo si deve viaggiare in una zona che richiede le emissioni zero o E-Charge che ricarica l’accumulatore attraverso il V6.
 

 

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Domenica 14 Maggio 2017 - Ultimo aggiornamento: 15-05-2017 11:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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