Opel Zafira 1.6, il diesel più bello del mondo: progettato in Italia il motore dei record

Opel Zafira, il diesel più bello del mondo:
progettato in Italia il motore dei record

di Niola Desiderio
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TORINO - Grande la macchina e piccolo il motore. Sembra questa una delle antitesi che i progettisti di automobili sono chiamati a risolvere e la nuova Opel Zafira Tourer 1.6 CDTI dimostra che risolvere questa equazione è possibile grazie al nuovo diesel di 1,6 litri progettato interamente a Torino presso il centro GM Powertrain, centro di eccellenza per tutti i motori a gasolio del gruppo di Detroit e diretto da Pierpaolo Antonioli, uno che non ha certo il cognome di un nativo del Michigan e neppure di uno con ascendenze nell’Assia, il land tedesco dove si trova Rüsselsheim, quartier generale della Opel.

Figlia del divorzio da un’italiana. Prima dunque di parlare della vettura e del motore, concedeteci di essere orgogliosi di una realtà che è nata nel 2005 sulle ceneri dell’alleanza con Fiat affinché non venisse disperso il know-how maturato nei motori diesel. Partita con 80 persone, GM Powertrain è diventata la capitale mondiale del diesel per tutti i marchi del gruppo e oggi conta ben 572 persone oltre ad un legame strettissimo con il Politecnico, suggellato nel 2008 con il trasferimento della struttura all’interno della cittadella universitaria. Un rapporto osmotico tra industria e ricerca che non ha eguali in Italia e sulla quale Detroit ha investito 50 milioni di euro dotando il proprio satellite di 15 sale prova e 12 laboratori, ma soprattutto di gioventù ed entusiasmo: l’età media è infatti di 35 anni e ci sono piani di ulteriore espansione che porteranno altri giovani e promettenti ingegneri italiani a confrontarsi con una realtà internazionale, ma molto molto italiana dove GM progetta e sviluppa i motori completi di centralina e dove, in gran segreto, si prepara anche l’ibrido diesel.

Tutto in alluminio Euro 6 con filtro. Italiano è anche Gianmarco Boretto, l’ingegnere capo del nuovo 1,6 litri tutto in alluminio che è anche il primo diesel interamente progettato da GM da molti anni a questa parte. L’1,7 litri infatti deriva infatti da un progetto originariamente Isuzu mentre il 2 litri e l’1,3 litri sono ancora la scia dell’alleanza con Fiat, ma mentre quest’ultimo ha ancora di fronte a sé qualche anno di vita e l’omologazione Euro 6, per il più grande si avvicina la pensione in favore di un’unità tutta nuova, stretta parente del nuovo motore che debutta sulla Zafira e dal prossimo anno doterà anche la Meriva e l’Astra. L’1,6 litri è invece Euro 6 in partenza grazie al filtro SCR che, con l’ausilio di un filtro e di un additivo a base di urea, trasforma gli ossidi di azoto (NOx) in azoto e vapore acqueo. L’additivo è facile da trovare – da anni è usato per i mezzi pesanti con lo stesso scopo – e il serbatoio da 8 litri è sufficiente in media per 15mila km, ma attenzione al livello perché circa 2.400 km prima che si esaurisca la centralina riduce la potenza del motore fino ad impedirne l’avviamento. Non si tratta di sadismo, ma di regole imposte dalle normative Euro 6.

La pulizia viene dall’additivo. Il 4 cilindri ha misure leggermente superquadre (alesaggio per corsa 79,7x80,1 mm), al contrario delle stragrande maggioranza dei diesel che hanno la corsa lunga. La distribuzione e a 4 valvole per cilindro con catena che aziona uno dei due alberi e un ingranaggio di rinvio mentre il rapporto di compressione è di 16:1, non troppo basso per mantenere alta l’efficienza anche perché ai NOx ci pensa il filtro SCR e a rumore e vibrazioni provvedono i sensori integrati nelle candelette e l’albero contrappesato. Tuttavia questo motore è già predisposto per ospitare 2 controalberi nel basamento e su alcune vetture, per contenere i NOx, si accontenterà della più semplice ed economica trappola a secco. L’alimentazione è naturalmente common rail a 2.000 bar con iniettori a solenoide a 8 fori capaci di ben 10 immissioni per ciclo, ma in condizioni normali non vanno oltre le 8, le ultime 4 tutte dedicate alla rigenerazione del filtro antiparticolato. Uno dei due collettori di aspirazione è parzializzabile per mantenere sostenuta la turbolenza della carica ai bassi regimi mentre il turbocompressore è Borg Warner con turbina a geometria variabile e soffia a 1,7 bar.

Anche l’elettronica è Made in Torino. Il tutto gestito dalla centralina D1plus, sviluppata interamente a Torino e che sfrutta un processore Freescale, dunque con tecnologia Motorola. Questo motore pesa 152 kg ed eroga 136 cv a da 3.500 a 4.000 giri/min e una coppia di 320 Nm a 2.000 giri/min, dunque è al vertice della propria categoria. Già previste almeno due versioni: da 115 cv per chi vuole risparmiare sulla tassa di circolazione e una da ben 160 cv, a ulteriore dimostrazione che l’obiettivo di questo motore è non solo sostituire il vetusto 1.7, ma anche l’attuale 2 litri. Ed è pronta anche una versione biturbo… Molto interessanti anche i consumi dichiarati: 4,1 litri/100 km pari a 109 g/km di CO2, dunque con un miglioramento di oltre il 20% rispetto alla versione 2 litri da 131 cv e 300 Nm – che pure rimane in gamma insieme a quella da 110 cv – e deve patire un lieve svantaggio anche nelle prestazioni: 193 km/h contro 191 km/h e 0-100 km/h in 11,2 secondi contro 11,4. Il 2 litri da 165 cv è ancora disponibile, ma solo con il cambio automatico a 6 rapporti che non si può invece avere sul nuovo 1.6 litri. In compenso, quest’ultimo beneficia di un nuovo manuale siglato F40, migliorato nell’efficienza, nel peso e nella manovrabilità.

Nient’altro da dichiarare? Invariate invece quelle che sono le caratteristiche già apprezzate sulla Zafira Tourer, una monovolume lunga 4,66 metri e larga 1,88 metri, con un abitacolo a 7 posti ampiamento modulabile, non solo nascondendo entrambe le fila dei sedili ricavando un vano bagagli fino a 1.860 litri, ma anche trasformandolo in una elegante lounge per 4 grazie alla funzione che consente di arretrare e accentrare i due sedili esterni di seconda fila così da avere il massimo dello spazio per le gambe e le spalle con un vano di carico a prova di trasloco (710 litri) mentre se viaggia in 7 ci sono 152 litri. Per tornare ai motori, la Zafira Tourer è il monovolume con la gamma più completa con versioni a benzina – tra cui il nuovo 1,6 litri a benzina SIDI con turbo e iniezione diretta da 170 cv – e gasolio che, oltre alle motorizzazioni già citate, comprende anche il 2 litri biturbo da 195 cv dalle prestazioni sportive (218 km/h e 0-100 km/h in 8,9 secondi). Ci sono poi anche le versioni a metano con 1,6 litri turbo da 150 cv e bi-fuel GPL 1.4 turbo da 140 cv. Queste ultime due sono indubbiamente interessanti per chi bada al portafoglio senza dimenticare le versioni omologate autocarro con motore 2.0 CDTI da 110 cv e 130 cv.

Il nuovo riferimento per la categoria. Una volta avviato, a colpire è la silenziosità anche all’esterno del nuovo 4 cilindri, ancora di più rispetto ai suoi più vetusti parenti, non certo brillanti per vibrazioni e rumore. La frizione è poco progressiva, ma i miglioramenti nella manovrabilità del cambio sono subito avvertibili con innesti più netti e corti. Qualche chilometro ed emergono tutte le doti del nuovo 1,6 litri: fluido, pronto e capace di riprendere con naturalezza, in particolare dopo 1.500 giri/min, ma anche di allungare senza problemi fino a 4.500 giri/min. Ne viene fuori una progressione elastica, piacevole e una qualità di marcia di alto livello che valorizza ancora di più le caratteristiche già note della Zafira Tourer dunque ottima tenuta di strada, grande silenziosità e un egregio isolamento dalla strada anche grazie alle sospensioni a controllo elettronico regolabili su tre posizioni. Il meglio lo dà in autostrada dove il seppur moderato rumore aerodinamico riesce a mascherare la presenza del motore. Insomma un’auto grande che sa esserlo anche con un motore piccolo ed efficiente. Le nuove versioni 1.6 CDTI sono disponibili in allestimento Elective e Cosmo a partire da 28.990 euro mentre la gamma parte con l’1.4 litri turbo a benzina da 120 cv fissata a 24.790 euro.

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Giovedì 24 Ottobre 2013 - Ultimo aggiornamento: 26-10-2013 23:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA