La quatra generazione della Renault Scenic

Scenic ingrana la quarta, Renault si evolve reinventando l'icona delle monovolume

di Nicola Desiderio
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ROMA - Dopo vent’anni è pronta a mettere la quarta e a dire ancora la sua. È la Renault Scènic, nata Mégane Scenic nel 1996 e presto sposa del successo come modello a se stante, capace di conquistare quasi 5 milioni di clienti, 472mila dei quali in Italia, nonostante l’arrivo di innumerevoli concorrenti e soprattutto l’avvento dei Suv e dei crossover. Ed è proprio di fronte a questa evoluzione che la Scènic di quarta generazione ha l’obbligo di reinventare se stessa e il suo ruolo.

Lo fa sollevandosi da terra di qualche centimetro come la Espace - la capostipite di tutti i monovolume nel lontano 1984 – e dotandosi di un look ancora una volta originale, contraddistinto dal tetto a contrasto, dal parabrezza a tre pezzi, dalla linea di cintura spezzata e soprattutto dalle ruote con pneumatici 195/55 montati su cerchi da 20 pollici. Una scelta che, prima di favorire il comfort e l’efficienza, esalta le forme muscolose di qualcosa che oggi si fatica a definire ancora monovolume “tout court” e che aveva iniziato il proprio percorso concettuale nel 2011, quando fu presentato la R-Space, un concept che anticipava tutte le idee che oggi sono diventate realtà. Nuove idee dunque, ma senza dimenticare quelle di sempre, ulteriormente evolute, in particolare per lo spazio e la qualità di vita a bordo.

La Scènic fu la prima ad avere il cassetto refrigerato? Oggi ne ha uno da ben 11,5 litri con serratura elettrica che si blocca automaticamente quando il veicolo è fermo, poi non possono mancare i 4 pozzetti sul pavimenti e altri piccoli vani per complessivi 63 litri e infine due altri classici, aggiornati per affrontare l’era della connessione in tutta sicurezza: i tavolini aeronautici con il sistema di blocco per il tablet e la consolle centrale mobile con 4 prese Usb, due slot SD e altrettante prese da 12 Volt.

Posizionata all’indietro si mette al servizio di tutti, messa invece in avanti si fonda con la plancia offendo al guidatore la sensazione di essere al cockpit di un’auto sportiva, con l’ergonomia delle Renault più recenti. Dunque strumentazione digitale, head-up display e schermo centrale verticale a sfioramento da 8,7 pollici del sistema R-Link 2 con il quale si può comandare davvero tutto della vettura: o agendo simultaneamente su più parametri secondo i 5 profili prefissati del Multisense, oppure giocando con tutte i colori dell’illuminazioni e le funzioni possibili. E in più, con il tocco di un dito, si possono abbattere all’istante i sedili posteriori allargando il bagagliaio dagli iniziali 497 litri della Scènic o dai 718 litri della Grand Scènic in allestimento 5 posti.

Grande attenzione anche per la sicurezza, con tutti i sistemi di assistenza alla guida, compreso il cruise control adattativo con frenata autonoma che tiene conto anche dei pedoni. Per i motori si va dall’1.2 a benzina da 115 cv o 130 cv fino al diesel 1.6 biturbo da 160 cv con cambio EDC a 6 rapporti passando per il monoturbo da 130 cv e arrivando all’1.5 da 110 cv, disponibile anche con cambio EDC a 7 rapporti o con l’Hybrid Assist, un ibrido “leggero” che abbassa i consumi del 10-15% e migliora la risposta all’acceleratore. Per convincere e stupire, la nuova Renault Scènic potrà essere scoperta attraverso un’esperienza di realtà virtuale e in vista del lancio, previsto in ottobre, per l’inizio del quarto atto e festeggiare i suoi primi 20 anni ha preparato una beneaugurale versione ad equipaggiamento pieno denominata Edition One.
 

 

 

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Mercoledì 27 Luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: 18:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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