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VALENCIA - Toyota Prius, è in rampa di lancio la quarta generazione dell’auto che ha riscritto la storia dell’automobile con l’ibrido nel 1997 generando una stirpe di ben 31 modelli (Lexus compresi) e 8,5 milioni di unità vendute, capace di raccogliere ampi consensi tanto che il 55% delle Auris e il 36% delle Yaris targate in Europa è ibrido, percentuali che salgono addirittura rispettivamente a 80% e 38% in Italia dove ormai il 2,1% dell’intero mercato è ibrido, quasi tutto coperto dal costruttore giapponese. E l’obiettivo è di vendere il 50% delle Toyota e delle Lexus con l’ibrido entro il 2020.
Il progresso è nei numeri. Oltre a quelli commerciali, la Prius ha i numeri tecnici. È la prima auto del Gruppo a impiegare la nuova piattaforma TNGA e promette un consumo di 3 litri/100 km pari a 70 g/km di CO2, un miglioramento del 21% rispetto alla precedente e, se vediamo ai dati della prima del 1997 (5,1 litri/100 km e 120 g/km) il progresso è stato del 42%. La nuova Prius è lunga (4,54 metri,+6 cm) e più bassa (1,47 metri, -2 cm) eppure è più spaziosa per i passeggeri, ha un bagagliaio da ben 502 litri (457 litri con il ruotino) con un piano di carico più basso di 11 cm, grazie alla batteria spostata sotto il sedile posteriore e più compatta e leggera del 10%, e un’aerodinamica da record (cx 0,24). Inoltre ha una scocca più rigida del 60% con un baricentro più basso di 2,5 mm e sospensioni posteriori più sofisticate (a doppio braccio oscillante al posto dell’assale torcente).
Più sportiva e più sicura. Vi basta? Ce ne sono anche altri, come il posto guida più basso di 59 mm e il volante è più verticale (da 24 a 20 gradi di inclinazione) che dice chiaramente quanto più sportiva sia la posizione del guidatore ma, nonostante questo, la visibilità anteriore e laterale è migliorata grazie alla linea di cintura e del parabrezza particolarmente bassa. Per quella posteriore il lunotto in due parti e la linea discendente del tetto non sono il massimo, ma per fortuna ci sono sensori, retrocamera e i sistemi che allertano in retromarcia sia se ci sono ostacoli sia se arriva qualcuno di lato. A questo proposito la dotazione di sicurezza comprende, oltre a 7 airbag, i sistemi pre-collisione con frenata autonoma e rilevamento pedoni, rilevamento stanchezza, lettura dei segnali, fari a Led a commutazione automatica, allerta per gli angoli ciechi e il superamento involontario delle linee di demarcazione della corsia con correzione attiva dello sterzo. Il tutto guidato da telecamera e radar che provvedono anche a regolare la velocità di crociera in base a quella di chi precede.
Nel segno dell’evoluzione. Per creare consumi da record il sistema ibrido è stato migliorato. L’1,8 litri a ciclo Atkinson ha un’efficienza di oltre il 40% grazie a modifiche a raffreddamento (ora dotato di flusso sdoppiato e pompa elettrica), EGR, recupero del calore e ad una generale riduzione degli attriti. È più efficiente (+20%) e compatto (-59 mm in meno) anche il power split device, ovvero il ruotismo epicloidale che collega motore a combustione interna, motore elettrico e generatore fungendo anche da trasmissione a variazione continua. La batteria è sempre al Ni-Mh, anche se il progetto prevede anche quella agli ioni di litio, ed è più piccola del 10%, ma ha un contenuto di energia superiore ed è più veloce nel recuperarla del 28%. Pure la PCU – che comprende l’elettronica di potenza e l’inverter che innalza la tensione da 201,6 Volt della batteria a 650 Volt per il motore – è più compatta del 33%, più leggera del 6% e ha perdite tagliate del 20%. Insomma c’è più corrente e il nuovo software incrementa di ben il 60% l’intervento del motore elettrico.
Si guida meglio e con piacere. Insomma, ce n’è abbastanza per essere incuriositi e vedere quale è il risultato di tutti questi miglioramenti. Avevamo già avuto occasione di provare la nuova Prius sul circuito del Fuji in anteprima, stavolta sono le strade di Valencia e dintorni a dare il battesimo vero alla regina delle ibride. E le sensazioni provate allora vengono confermate. Anche se la Prius dichiara una potenza inferiore (122 cv invece di 136 cv) offre una guida più pronta e brillante, con un effetto di slittamento della trasmissione ridotto e la possibilità di veleggiare fino a 110 km/h. Accade dunque più spesso di andare ad emissioni zero e, non appena arrivano le curve, si apprezzano le doti del nuovo telaio. Le sospensioni infatti, oltre a copiare meglio le sconnessioni, limitano assai meglio rollio e beccheggio e lo stesso accade per lo sterzo, più preciso e comunicativo che in passato. Dove invece si percepisce un progresso inferiore è nella modulabilità della pedale del freno del sistema elettroidralico by-wire che gestisce il rallentamento fino ad un certo punto con il motogeneratore e poi agendo fisicamente sui dischi. Così la Prius recupera l’energia cinetica e fa risparmiare sui materiali d’attrito.
Tutti i vantaggi dell’ibrido. Di risparmi l’ibrido in realtà ne consente molti altri perché consuma naturalmente meno gli pneumatici, non frizione o cambio al quale cambiare l’olio, paga la tassa di possesso solo sulla potenza erogata dalla parte termica e, in certe regioni ne è esentata in parte o del tutto, senza contare che in molte città non paga i parcheggi sulle strisce blu e aggira tutti i blocchi del traffico. Insomma, semplifica la vita e non di poco e questa nuova Prius ha il merito di aver eliminato quasi del tutto i compromessi e le rinunce connesse all’ibrido offrendo una piacevolezza di utilizzo mai raggiunta prima. E anche i consumi danno grandi soddisfazioni, soprattutto dopo avere imparato come sfruttare al massimo il sistema ibrido e in città: più il traffico è intenso, più la Prius fa valere il suo lato elettrico che vuol dire silenzio, rispetto ambientale e relax.
La partenza tra un mese. La nuova Toyota Prius sarò lanciata ufficialmente il fine settimana del 19-20 marzo con un listino che parte da 29.250 euro, ma per il periodo di lancio è possibile portarsela a casa per 27.750 euro. L’allestimento Active ha la dotazione di sicurezza quasi per intero, i fari a Led, il climatizzatore automatico bi-zona e altro ancora, mentre se si vuole il massimo ci sono la Style e alcuni pacchetti che completano la dotazione in modo degno per l’ammiraglia tecnologica delle Tre Ellissi. E per i clienti che non intendono l’auto come un investimento c’è anche la formula Pay per Drive: 300 euro al mese per 4 anni con assicurazione furto e incendio comprese, senza pagare alcuna maxi rata finale.
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