Il Trax è prodotto in Corea ed è il frutto di un progetto globale della General Motors

Chevrolet Trax, gli inventori del Suv
lanciano un modello da città

di Giampiero Bottino
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ZARA - Anche la Chevrolet Trax, ultima arrivata nella famiglia degli «Urban Suv» del gruppo General Motors, è ormai in vista del decollo commerciale, visto che da maggio sarà disponibile nelle concessionarie del marchio americano. Nell'ambito di questa emergente categoria, la Trax si distingue per l'aspetto massiccio nonostante le dimensioni compatte (la lunghezza non arriva a 4,3 metri) che la collocano a pieno titolo nel segmento B: il frontale importante e la corporatura robusta parlano comunque di una vettura che, considerate le dimensioni, offre davvero un'abitabilità generosa e spazio abbondante per i bagagli.

L'abitacolo. La prima impressione accomodandosi (è proprio il caso di dirlo) al posto di guida adeguatamente rialzato e quindi facimente accessibile è positiva: non si fatica a trovare la posizione giusta, comandi e strumenti sono tutti a portata di mano e di vista. Nuova, e positiva, la sensazione afferta dal doppio quadrante centrale: il contagiri analogico tradizionalmente circolare affiancato dal display digitale nel quale spicca il dato della velocità istantanea a cifre cubitali, in modo da tenerla sempre sotto controllo con la coda dell'occhio, senza peredre di vista la strada. Buona - come si conviene a una casa che ha fatto del «value for money» uno dei suoi cavalli di battaglia - la qualità dei materiali e dei rivestimenti. Praticità. L'interno è ricco di soluzioni intelligenti, come l'utile vano ricoperto di materiale antiscivolo ricavato nella console centrale proprio davanti alla leva del cambio. Oppure l'idea di inserire nella parte posteriore del mobiletto che separa i sedili anteriori una presa di corrente a standard Schuco a 230 Volt che permette di ricaricare gli apparecchi elettronici - dal cellulare al tablet alla batteria della fotocamera - con lo stesso cavo che si utilizza in casa.

Su strada. Agile e dal comportamento onesto ed equilibrato in tutte le situazioni, la Trax si è trovata a proprio agio in qualsiasi condizione: sulle veloci tratte autostradali, sulle tortuose statali che solcano le tormentate coste della Croazia, sugli sterrati. Certamente non ci troviamo di fronte a una vettura nata per le sfide velocistiche, e neppure per il fuoristrada più estremo. Ma proprio in questa mancanza di particolari «specializzazioni» c'è il segreto della sua versatilità, sicuramente una carta vincente in una nicchia di mercato in cui la flessibilità e la polivalenza sono le qualità piú richieste dalla clientela. Buono lo sterzo morbido e preciso, meno convincente la rumorosità del turbodiesel 1.7 sviluppato, partendo da una base già consolidata, dagli specialisti di GM Powertrain di Torino, centro d'eccellenza dell'intero gruppo per quanto riguarda la tecnologia diesel.

I motori. A proposito dei propulsori, quello che ci è parso meglio adattarsi alle caratteristiche generali della vettura è il nuovo 1.4 Turbo a benzina da 140 cv silenzioso e assolutamente esente da vibrazioni. Un motore che tra l'altro, ben assecondato dal cambio manuale a 6 marce dagli innesti rapidi e precisi, si è rivelato un compagno di viaggio equilibrato e affidabile, capace anche di sfoderare la grinta necessaria a garantire sorpassi rapidi in piena sicurezza. Rumore a parte, il turbodiesel 1.7 da 130 cv si è comportato in maniera piú che soddisfacente, dosando con sapienza souplesse e grinta. E sempre con risultati da primo della classe in tema di emissioni, come confermano i 120 g/km di CO2 nel ciclo misto europeo. Piú marginale il ruolo del terzo propulsore in gamma, il benzina 1.6 aspirato da 115 cv che si caratterizza soprattutto per l'invitante prezzo d'attacco. Nelle aspettative di Federico Sanguinetti, presidente e amministratore delegato di Chevrolet Italia, a fare la parte del leone sarà comunque il turbodiesel, con vendite vicine al 75% del totale.

Infomobilità. A parte i più diffusi dispositivi di assistenza alla guida al servizio di sicurezza e comfort, al vero plus della Trax si accede dal display centrale da 7 pollici del sistema multimediale Mylink. Il suo vero segreto, più che nella capacità di comprendere ed eseguire numerosi ordini, peraltro comune ad altri omologhi sistemi a comandi vocali, è nell'idea che ne ha guidato lo sviluppo. Mylink non è un sistema multimediale autonomo, ma un'interfaccia che sfrutta le potenzialità già presenti nei più diffusi smartphone che si integrano nell'auto tramite bluetooth (nel caso di Android) o con la presa USB nel cassettino anteriore per l'iPhone. Una soluzione che consente di fruire della propria libreria audio e (ma solo a vettura ferma) video, telefonare e connettersi a internet, utilizzare il GPS dello smartphone per la navigazione satellitare tramite l'app dedicata BringGo. Il tutto in modo semplice ed intuitivo, a costi tra l'altro contenuti visto che il sistema si appoggia a risorse già disponibili, senza inutili e onerose duplicazioni.

La gamma. In Italia l'offerta della Trax, in vendita dalla prima metà di maggio, comprende tutte e tre le motorizzazioni con Start/Stop di serie quando il cambio è il manuale a 6 marce. Il benzina aspirato 1.6, disponibile nel solo allestimento base LS, viene offerto con un prezzo di lancio di 16.800 euro, rispetto a un listino di 19.150 euro. Gli altri due propulsori sono abbinati solo ai più ricchi livelli LT e LTZ. Il turbo benzina da 140 cv parte da 23.050 euro e nel listino italiano è presente solo con la trazione integrale on demand che si inserisce automaticamente quando le condizioni di aderenza lo richiedono. Il top seller 1.7 turbodiesel è quello che propone le più ampie possibilità di scelta: nel listino che parte da 23.150 euro figurano infatti sia la versione a trazione anteriore (con cambio manuale o automatico sempre a 6 marce), sia l'integrale AWD con trasmissione meccanica.

Senza frontiere. La Chevrolet Trax è una delle tre declinazioni di un progetto globale che coinvolge i tre marchi di volume (gli altri sono Opel con la Mokka e Buick con la Encore) del gruppo General Motors. Il cuore produttivo del modello batte in Corea, nella fabbrica Bupyeong di Incheon che GM ha ereditato con l'acquisizione della Daewoo. Qui nascono Trax e Mokka, come pure la Buick Encore per il mercato americano, scelta contestata dai sindacato che puntava sull'impianto di Spring Hill, nel Tennessee. Gli esemplari della Trax destinati ai mercati canadese e messicano sono invece assemblati in Messico, a San Luis Potosì.

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Martedì 23 Aprile 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 18:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA