STOCCARDA - Non solo auto. Nella città del futuro, con più mezzi elettrici ed autonomi, verranno rivisti gli equilibri tra i veicoli e ci sarà ancora più spazio per quelli a due e tre ruote. Nella sola Asia, nel 1998 venivano immatricolati 58.000 motocicli a emissioni zero, mentre lo scorso anno sono stati raggiunti i 30 milioni di unità. Sulle strade della Cina ne circolano già 200 milioni. Un'evoluzione impressionante nella quale vuole dire la sua anche Bosch: «I piccoli veicoli elettrici hanno un futuro roseo in tutto il mondo», assicura Markus Heyn, membro del board of managment della società.

Di questa flotta del futuro, secondo il dirigente dovrebbero far parte anche la e.Go a quattro posti, una tascabile da 3,35 metri di lunghezza sia lo scooter a zero emissioni Schwalbe, entrambi alimentati da un sistema integrato che include motore, unità di controllo, batteria, caricabatterie, display e relativa app. Bosch è anche già impegnata con una formula di sharing riservata alle due ruote. Secondo Bosch, nelle smart city del domani ci saranno molti scooter a batteria, ma sono destinate ad esserci anche le biciclette a pedalata assistita. Per le quali il fornitore tedesco ha sviluppato, primo al mondo, l'e-bike Abs. Una soluzione intrigante che garantisce più sicurezza ed una maggiore stabilità senza incidere troppo né sul peso (800 grammi in più) né sul prezzo.

Certo, gratis non è. L'ipotesi è che sul listino possa influire per circa 500 euro, ammortizzabili a seconda del valore del modello. Il primo sistema frenante antibloccaggio di serie per le e-bike verrà presentato ufficialmente all'Eurobike di Friedrichshafen, sul lago di Costanza, fra il 30 agosto ed il 2 settembre. La società tedesca sta già lavorando con alcuni produttori ed i primi clienti potranno disporre di questa tecnologia a partire dal settembre del prossimo anno. Prima sono in programma una serie di sperimentazioni su flotte di bici elettriche i cui dettagli non sono stati ancora ufficializzati.

«La combinazione tra Abs attivo sulla ruota anteriore e controllo del sollevamento della ruota posteriore garantisce maggior sicurezza – spiega Bosch - In manovre di frenata critiche, la pressione del freno sulla ruota anteriore viene regolata, mantenendo così stabile la situazione di guida». Il sistema è basato su due sensori (uno all'anteriore e l'altro al posteriore), anche se il sistema interviene soltanto sulla ruota davanti con una reazione assai più più veloce di quella di cui è capace chi tiene il manubrio. Con questa tecnologia, disponibile per il momento solo su biciclette a pedalata assistita, Bosch conferma la propria leadership in questo particolare ramo, nel quale è impegnata da 40 anni e nel quale è stata la prima a proporla sulle moto.