L'Alfa Romeo Stelvio

Il boom dei Suv conquista le flotte. Funzionali, sicuri e versatili: una scelta ideale per le auto aziendali

di Sergio Troise
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ROMA - La crescita dei Suv/crossover ha ormai coinvolto anche le flotte. Piccoli, medi, grandi, con trazione 4x4 o 4x2, avventurosi o pacifici, con alimentazione a benzina, diesel, bifuel, ibrida: sul mercato italiano l’offerta comprende una settantina di modelli, senza contare le varianti di motore e d’allestimento.
Il fenomeno riguarda anche insospettabili specialisti del lusso e della sportività, con il made in Italy al top, come dimostrano l’arrivo dell’Alfa Stelvio e il successo della Maserati Levante: 679 unità immatricolate in Italia nei primi tre mesi dell’anno.

Da Detroit a Ginevra, non c’è stato salone che non abbia portato novità. Persino l’Auto dell’Anno, il più prestigioso tra i premi internazionali, è andato a un Suv. Non era mai accaduto. L’ha vinto la Peugeot 3008, che assieme a 2008 e 5008 forma un trittico di successo, e non solo: per via delle sinergie con Citroen e DS, è ampia e articolata la gamma di sport utility del PSA Group. Se non bastasse, ora c’è anche la Opel, che nel matrimonio con i francesi ha portato in dote successi consolidati e progetti di grande interesse: dopo la Mokka sono in arrivo la Crossland X, sviluppata sul pianale della futura Citroen Aircross, e la più grande Grandland X, attesa per l’autunno.

In testa alla hit-parade italiana c’è la Fiat 500X, con 13.244 unità targate tra gennaio e marzo, cui si sommano le 10.892 consegne della “gemella diversa” Jeep Renegade, costruita a Melfi sulla medesima catena di montaggio. FCA non teme dunque confronti sul mercato domestico, anche se ora l’attenzione è concentrata sull’alta gamma: sono state 443 le Alfa Stelvio immatricolate a marzo, contro 446 Jaguar F-Pace: si profila un bel testa a testa, con italiani e inglesi in grado di sfidare i panzer tedeschi. Tra i quali, però, c’è grande fermento: la sola Audi prevede che entro il 2020 il 50% della propria produzione sarà costituito da Suv e crossover.

A breve termine, le vedette annunciate sono la Velar di Land Rover e la XC60 di Volvo. Tra i Suv compatti, invece, è già in atto la svolta: il Nissan Qashqai dei record ha subìto a marzo il sorpasso della VW Tiguan (3.419 unità contro 3.117). Come si spiega? Con l’attesa per il model year 2017, disponibile dopo l’estate con contenuti all’avanguardia, a cominciare dal sistema di guida semi autonoma Pro-Pilot.

Sul fronte dell’hi-tech si muove anche Toyota, che ha visto ridursi il gradimento del Rav4 a beneficio del C-HR, raro Suv-coupé disponibile anche in versione ibrida. Il made in Japan si difende bene pure con Suzuki (oltre 6000 targhe tra S-Cross, Vitara e Ignis) mentre faticano un po’ Honda, Mazda, Infiniti e Lexus, pur disponendo di prodotti di qualità. Stesso discorso per la coreana Ssangyong, che tuttavia può contare sul rinnovato Korando. Ma la concorrenza è forte e il ricambio continuo, come dimostrano la nuova Jeep Compass, le Skoda Kodiaq e Karoq (la vedremo in settembre a Francoforte), per non dire di Ford Kuga ed Ecosport da poco sottoposte a restyling.

Tra i Suv compatti di classe premium lo scontro è tra le nuove Mercedes GLA e MINI Countryman, mentre tra le citycar a ruote alte saranno presto svelate l’Arona realizzata su base Seat Ibiza e la Hyundai Kona, primo Suv di segmento B della casa coreana. Tra i prodotti low cost, infine, Dacia punta ancora sulla rinnovata Duster, mentre si riaffaccia sul mercato la molisana dr, con una rinnovata gamma d’origine cinese.
 

 

 

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Martedì 20 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 26-06-2017 09:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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