A Roma grazie anche alla formula di condivisione a flusso continuo di car2go c'è una smart ogni 40 abitanti

Smart, il Ceo Winkler: «Entro il 2017 declineremo la fortwo in ogni modo, ci sarà anche l'elettrica»

di Mattia Eccheli
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DETROIT - ”Roma non è solo la principale smart city, ma è anche fonte di ispirazione per altre città”, sorride Annette Winkler, dal 2010 numero uno di smart, il marchio che nel 2015 ha contabilizzato 120.000 immatricolazioni, con una crescita a livello globale del 33%, del 72,5% in Europa e del 52% in Italia. Nella Città Eterna, grazie anche alla formula di condivisione a flusso continuo di car2go, una controllata di Daimler, c'è una smart ogni 40 abitanti. Lo scorso anno, oltre il 7% di tutte le ”tascabili” commercializzate nel mondo sono state immatricolate a Roma. Anche per questo, Winkler sorride quando le si chiede dell'Italia. Il Belpaese è un successo non solo nei numeri, ma nella filosofia stessa del marchio, perchè smart vuole essere funzionale, alla moda e, soprattutto, sostenibile dal punto di vista ambientale.

”Entro la metà del 2017 porteremo sul mercato la nuova smart in tutte le sue declinazioni: cabrio, elettrica e forfour. Le nostre città hanno bisogno di un'aria più respirabile e la gente non vuole andare in giro con le mascherine. La nostra versione a zero emissioni può aiutare a migliorare la vivibilità urbana”. La macchina giusta per problemi molto italiani. ”Non la metterei così. L'Italia è il paese di smart perchè ama i colori e il design. E’ una nazione che offre sensazioni piacevoli, esattamente come la nostra auto. Ma è vero che oltre a questo aspetto emozionale c'è anche quello funzionale”. Che sono traffico ingolfato e parcheggi introvabili... ”Cioè temi comuni a molte aree urbane, per questo pensiamo ad altre città smart, a cominciare da Lisbona per restare in Europa o da Nanjing, in Cina: le vogliamo portare da venti a trentacinque.

C'è poi un terzo aspetto, che è culturale”. Culturale? ”Certo: smart non è proprio una macchina come le altre. Diciamo che servono un certo tipo di mentalità aperta e vitalità che l'Italia ha. E che ha Roma: per questo è fonte di ispirazione”. In Francia ha appena vinto una battaglia importante nello stabilimento di Hambach, aumentando le ore lavorative, ma scontrandosi con i sindacati: una questione culturale anche quella? ”Una soluzione smart, dire”. I dipendenti lavoreranno 4 ore in più la settimana, 39 anzichè 35, ma ne avranno pagate solo 37. ”Su un punto eravamo tutti d'accordo: la concorrenza è forte e la produttività andava aumentata. I lavoratori erano con noi fin dall'inizio ma una prima intesa è stata bocciata da due sindacati su quattro”. Quindi? ”Non era nostra intenzione imporre un accordo. Siamo come una grande famiglia e il clima all'interno dello stabilimento è importante. Abbiamo offerto ad ogni lavoratore un contratto individuale. Personalmente avevo spiegato che serviva una maggioranza forte, di almeno tre quarti del personale. Siamo arrivati al novantasette per cento”.

Un consenso bulgaro: in Germania c'è un sistema diverso di gestione dei rapporti con i sindacati. ”Ma il sito è in Francia e noi siamo smart. ” E’ una soluzione che porta benefici a tutti, anche perchè i nostri dipendenti hanno ottenuto la possibilità di guadagnare di più e la garanzia di un'occupazione fino al 2020. Non è un'intesa imposta, ma condivisa: un accordo di cui possiamo essere fieri”. Il successo di smart è legato anche a quello di car2go... ”...arriveremo con novità anche nel car sharing privato. Ma ne riparleremo nel corso dell'anno”.

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Venerdì 15 Gennaio 2016 - Ultimo aggiornamento: 18-01-2016 17:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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