La Ferrari 488 GTB Spider

Ferrari 488 Spider, esordio in Germania:
Francoforte ha già eletto la sua regina

di Giampiero Bottino
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MARANELLO - Consentiteci un pizzico di sano tifo nazional-popolare, ma abbiamo l’impressione che il prossimo Salone di Francoforte, che apre i battenti al pubblico dal 17 al 27 settembre, abbia già la sua regina. Difficile trovare una candidata più accreditata – ci perdonino gli amici tedeschi che hanno appena dovuto accettare lo smacco che la super Ferrari di super Seb ha inferto all’orgoglio Mercedes nell’ultimo Gp d’Ungheria – spetta di diritto alla Ferrari 488 che ha scelto la 66a edizione della IAA per svelarsi al mondo nella versione a cielo aperto.


Una supercar davvero speciale, e non solo perché si tratta della vettura scoperta a 8 cilindri con motore posteriore-centrale più prestazionale di sempre, ma anche per l’esclusiva e sofisticata tecnologia – interamente sviluppata a Maranello – che è alla base dell’architettura RHT, acronimo di Retractable Hard Top, che ha consentito di ottenere un comfort acustico e climatico superiore rispetto alle tradizionali capote in tela, pur con un rilevante risparmio di peso, quantificabile in 25 kg.

Sono stati realizzati anche degli interventi specifici che, nella fedeltà al Dna di una vettura che – con l’ampio ricorso all’alluminio nella realizzazione dello space frame e della carrozzeria in alluminio – rappresenta il vertice tecnologico della categoria, tengono contro della natura di un’auto nata per correre (anche) con il vento tra i capelli. Grande attenzione è stata per esempio dedicata all’aerodinamica, affinata non solo tenendo conto delle esigenze di carico e di riduzione della resistenza, ma anche della peculiarità – in termini di flussi d’aria nel’abitacolo – che caratterizzano una supersportiva a cielo aperto.

Il cuore della 488 Spider è ovviamente lo stesso della GTB d cui deriva: il V8 Turbo 3.9 da 670 cv che la portano da ferma a 100 km all’ora in soli 3 secondi, mentre ne bastano 8,7 per portare la lancetta a raggiungere la tacca dei 200 orari. Tutto senza dimenticare l’efficienza, visto che rispetto al precedente V8 aspirato il nuovo motore eroga 100 cv, ma vanta emissioni di CO2 nettamente ridotte. In particolare, i tecnici di Maranello hanno dato prova della consueta abilità per eliminare il ritardo tipico dei turbo tradizionali, garantendo una risposta ai comandi dell’acceleratore in soli 0,8 secondi.

Il rombo del poderoso 8 cilindri è ovviamente musica per i fortunati appassionati che potranno permettersi quest’auto da sogno. Se dal punto di vista prestazionale i tecnici del Cavallino, facendo tesoro anche dell’esperienze maturate in Formula 1, sono riusciti a coniugare due obiettivi potenzialmente antitetici come il carico ottimale e la riduzione della resistenza, non hanno dimenticato le specificità della qualità del viaggio su una vettura del genere: il lunotto posteriore con regolazione elettrica in tre posizioni consente di adattare a ogni esigenza il comfort durante la marcia a cielo aperto, e quando è abbassato del tutto perette di assaporare la musica del V8 anche con la capote chiusa.

L’intera progettazione della 488 Spider ha ruotato proprio attorno a questo innovativo e tecnologico tetto rigido ripiegabile, che si alza e si abbassa in 14 secondi, ripiegandosi in due parti che vengono alloggiate sopra il motore, soluzione che ha consentito di ridurre notevolmente l’ingombro. Grazie all’ormai consolidata competenza acquisita a Maranello nel campo dei materiali leggeri, lo space frame della Spider è costituito da 11 diverse leghe di alluminio, combinate con differenti tipi di materiali nobili come il magnesio, fornendo una dimostrazione di maestrìa tecnologica che ha consentito di ottenere gli stessi valori di rigidità (torsionale e flessionale) della GTB, migliorando del 23% le prestazioni rispetto al precedente telaio.

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Martedì 28 Luglio 2015 - Ultimo aggiornamento: 11-02-2016 16:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA