Il model year 2016 della Giulietta si arricchisce anche di una nuova versione dotata del cambio automatico TCT doppia frizione a 6 marce abbinato al motore 1.6 JTD da 120 cv

Alfa Romeo Giulietta, restyling nel look e sotto al cofano ispirato alla Giulia

di Sergio Troise
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BALOCCO. La Giulia non è ancora arrivata sulle nostre strade, ma è già un punto di riferimento per la nuova gamma Alfa Romeo: il restyling della Giulietta o, come dicono in casa Alfa, l’Evolution della compatta sportiva del Biscione, si presenta infatti con alcuni dettagli stilistici che richiamano il family feeling dettato dalla tanto attesa nuova berlina sportiva, l’auto che dovrà rilanciare definitivamente il glorioso marchio del gruppo FCA.
 

E dunque calandra a nido d’ape più grande e più scura, fari con trattamento brunito, nuovi inserti sui paraurti, nuovi scarichi, scritte non più in corsivo ma a stampatello (proprio come sui primissimi esemplari di Giulia) e una serie di piccoli dettagli, anche negli interni, rivisitati in sintonia con lo stile e la sportività della tanto attesa “sorella maggiore”.

Il model year 2016 della Giulietta si arricchisce anche di una nuova versione dotata del cambio automatico TCT doppia frizione a 6 marce abbinato al motore 1.6 JTD da 120 cv. Una scelta che contribuisce a migliorare l’efficienza, ovvero a ridurre i consumi e le emissioni (3,9 litri/100 km e 103 gr/km di CO2), mettendo la Giulietta in condizione di competere ad armi pari con la più qualificata concorrenza del segmento C, e soprattutto di recitare un ruolo più incisivo nel mercato delle flotte, alle quali è dedicato lo specifico allestimento Business.

La nuova gamma è molto articolata e prevede svariate soluzioni per allestimenti e motorizzazioni, con le varianti Super, Business, Veloce e i pack Lusso, Confort, Visibility. Giova sottolineare, comunque, che l’entry level da 22.200 euro è già ben equipaggiata, mentre la Super (proposta con sovrapprezzo di 600 euro), offre il sistema UConnect con schermo da 6,5 pollici dotato di impianto radio Dab, presa Usb, bluetooth, comandi vocali e sistemi di navigazione in 3D, oltre all’apertura dello schienale posteriore per il passaggio di bagagli ingombranti (come gli sci). Per 900 euro si accede invece al pack Veloce, che si ispira alla versione top di gamma 1.750 TBi da 240 cv. Quest’ultima perde la sigla Quadrifoglio Verde per chiamarsi Giulietta Veloce.

In casa Alfa è stato deciso infatti di riservarsi la storica denominazione legata alle corse per una supergiulietta ad altissime prestazioni di là da venire. Top di gamma è dunque, da oggi, la Giulietta Veloce, che continua ad adottare il fantastico 4 cilindri turbo 1750 cc da 240 cv con cambio TCT doppia frizione (come la 4C), arricchendosi di dotazioni ed equipaggiamenti aggiornati, che includono un kit aerodinamico specifico, cerchi in lega da 18 pollici, sedili sportivi in pelle e Alcantara, pedaliera in alluminio, impianto frenante Brembo, in aggiunta ai fari con trattamento Carbon Look, agli inserti rossi nei paraurti, ai vetri posteriori oscurati, alle minigonne, all’assetto sportivo, al vistoso estrattore di coda e ai terminali di scarico maggiorati.

Ma il valore aggiunto è la App Alfa Performance, che dà accesso a una originale strumentazione virtuale che fornisce informazioni “da pilota”, tramite accelerometri, manometri, termometri e tutto quanto si possa desiderare a bordo di un’auto sportiva, compresa la funzione Track che permette di memorizzare circuiti famosi e condividere i tempi sul giro.

Prodotta dal 2010 a Cassino, la Giulietta è stata venduta finora in oltre 330.000 unità in 60 Paesi; 45.000 nel 2015, di cui 22.921 in Italia, dove ha tagliato il traguardo di fine anno con un incremento di vendite del 16,91% e una quota di mercato del 5,59%. “Posizioni lusinghiere che vorremmo replicare nel 2016”, dice Roberta Zerbi, da un anno responsabile delle vendite del marchio Alfa Romeo nel nostro Paese.

Per rilanciare immagine e contenuti del modello che sta tenendo letteralmente in vita il marchio, si è puntato, come detto, su un attento restyling e sulla motorizzazione 1.6 turbodiesel da 120 cv abbinata al cambio automatico TCT con paddles al volante. Dopo una originale anteprima dedicata a rivenditori e dipendenti svoltasi in contemporanea a Torino, Parigi, Madrid, Francoforte e Arese (al Museo Alfa sono convenuti oltre 10.000 invitati, madrina dell’evento la star inglese Skin), e dopo la passerella al Salone di Ginevra, la novità verrà presentata nelle concessionarie italiane con un “porte aperte” nel weekend del 12-13 marzo.

Già fissato il listino: 26.700 euro, ma nella fase di lancio per la JTD 1.6 TCT verrà praticato uno sconto speciale con riduzione a 24.800 euro, lo stesso prezzo della versione con cambio manuale, e con la possibilità di accedere ad una formula promozionale che prevede il pagamento rateale a 185,00 euro al mese, con tasso del 3,95%.

Alla base delle motorizzazioni resta il già noto 1.4 turbo benzina da 120 cv, disponibile anche nella versione bifuel (benzina/Gpl) che conserva la medesima potenza. Per chi punta alle prestazioni, ci sono le versioni da 150 e 170 cv del 1.4 Multiair, oltre alla già citata 1750 Turbo da 240 cv, mentre sul versante diesel la scelta spazia tra il 1.6 Jtdm da 120 cv e il 2.0 Jtdm da 150 e 175 cv. Ovviamente il cambio automatico doppia frizione TCT ora introdotto sulla 1.6 Diesel da 120 cv resta disponibile anche sulla 1.4 Turbo benzina Multiair da 170 cv, sulla 2.0 Jtdm da 175 cv e sulla Veloce da 240 cv.

Guidata sulla pista di Balocco, in una giornata di pioggia che ha reso in parte scivoloso l’asfalto del circuito di prova dell’Alfa Romeo, la nuova Giulietta (con il motore 1.6 diesel 120 cv abbinato al cambio TCT 6 marce) ha confermato una volta di più le buone doti del modello uscente. Posto di guida con buona ergonomia, comandi ben posizionati, comportamento dinamico convincente nei cambi di direzione, negli inserimenti in curva e in frenata. Grazie al selettore di guida Alfa DNA, è possibile scegliere il comportamento dinamico della vettura fra tre opzioni diverse, che incidono sulla coppia del motore, sui freni, sulla risposta dell’acceleratore, sul sistema di controllo ESC, sul differenziale autobloccante Alfa Q2 elettronico e sul controllo della trazione ASR. In ogni caso la velocità massima è sempre di 195 km/h, mentre il passaggio migliore sullo 0-100 avviene in 10,2 secondi.

Quanto al cambio TCT è indubbiamente un “valore aggiunto” che contribuisce a tenere sotto controllo consumi ed emissioni e a rendere la vita di chi guida meno stressante. Tuttavia su un’Alfa è lecito aspettarsi “risposte” più rapide, in sintonia con l’anima sportiva del marchio. Invece anche con la levetta in posizione Dynamic, che interviene sulle logiche di cambiata, vengono privilegiate progressioni e scalate piuttosto tranquille, allineate alla potenza non esorbitante e agli stessi controlli elettronici (leggi ESC e ASR) che tengono sotto tutela ogni velleità di guida aggressiva. A guadagnarne, sicuramente, è la sicurezza.
 

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Martedì 5 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 07-04-2016 08:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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