La Porsche 911 GTS coupè

Le meraviglie della 911 GTS, l’essenza del brand Porsche

di Giorgio Ursicino
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CAPETOWN - Inarrivabile 911, la supercar più diffusa e prestigiosa del pianeta. Una signora che non invecchia mai. Anzi, con il passare degli anni, diventa sempre più veloce ed esclusiva, tecnologica e appassionante. La mostruosa RSR (il motore è centrale) del gioiello di Stoccarda ha da poco fatto il suo esordio nelle gare GT dell’Imsa e del Wec; poi, al recente salone di Ginevra, Porsche ha esposto la variante GT3 dell’attuale generazione dell’iconica sportiva. La Carrera GT3 viaggia su strada, ma viene dalla pista e attualmente è l’unica 911 che conserva il motore aspirato, un 4 litri boxer da 500 cavalli che consente alla vettura di avere un rapporto peso/potenza di 2,86 kg/cv e, con il formidabile cambio automatico Pdk a doppia frizione, di accelerare 0-100 in soli 3,4 secondi (velocità massima 318 km/h, prezzo 157.580 euro).
 

 

Questa belva profuma di pista e ha le sue radici nel Motorsport (nonostante si muova in scioltezza pure nel traffico); al top della “normale” famiglia 911 svetta ora la GTS che raggiunge quasi agli stessi obiettivi facendo però un percorso diverso. La GTS, infatti, è una regina delle granturismo, perfetta per l’utilizzo quotidiano e pure per i lunghi viaggi, ma può vantare performance quasi da competizione. Da questo scenario è ovviamente esclusa la mitica Turbo, la più potente delle 911, quella che adotta ininterrottamente la sovralimentazione da oltre 40 anni e che ha aperto la strada ai recenti propulsori con compressore a gas di scarico montati sull’intera gamma 911 ad esclusione appunto della GT3. Per far assaporare la grande sostanza della GTS Porsche si è spinta fino in Sudafrica, un affascinante paese dove le stagioni sono opposte rispetto all’Europa e dove la casa tedesca effettua numerosi test e programmi di sviluppo, sia in pista che su strada.

La GTS non è certo una novità, l’intrigante griffe era presente anche sulla precedente generazione della 911, ma ora il perfetto mix versatilità-prestazioni fa un ulteriore passo in avanti. La belva, in realtà, non è una semplice vettura, ma una piccola famiglia all’interno della vasta gamma 911. La Coupé si può avere sia in versione a trazione posteriore sia 4, al pari della Cabrio; solo 4x4, invece, l’originale Targa. Il sei cilindri arriva a sviluppare 450 cavalli, 30 in più della Carrera S e 20 in più della precedente GTS aspirata.

La vera arma segreta, però, non è la potenza massima, ma la coppia, 500 Nm disponibili in un’ampia fascia di utilizzo, da 2.150 a 5.000 giri. La carrozzeria è più larga della Carrera 4 e anche le carreggiate sono più generose, le ruote sono da 20 pollici (pneumatici 245/35 anteriori, 305/30 posteriori) con cerchi nero satinato lucido e chiusura centrale, come sulla Turbo S. Il telaio attivo (Pasm) abbassa la Coupé di un centimetro rispetto alla S, il pacchetto Sport Chrono è di serie, mentre a richiesta si può avere l’asse posteriore sterzante.

L’abitacolo è un trionfo di Alcantara, nei sedili, sul volante, nel bracciolo centrale, le modanature sono in alluminio spazzolato. Esternamente numerosi dettagli (scudi paracolpi, specchietti, gruppi ottici) differenziano la GTS dalle altre Carrera. Impressionanti le performance, da sballo il piacere di guida. La GTS ha percorso i 20,83 km del vecchio Nurburgring disseminato di 73 curve in appena 7’26” (12 in meno rispetto alla precedente). La GTS più rapida in accelerazione e la Coupé 4 con Pdk: 0-100 in 3,6 secondi, 0,2 in meno rispetto alla S. Quella con la velocità massima più elevata è sempre la Coupé automatica, ma solo con trazione posteriore (312 km/h).

Scendono i consumi e le emissioni: con il cambio Pdk 8,3 l/100km pari a 188 g/km di CO2. Il volante di 36 cm di diametro ospita il manettino per regolare il comportamento dinamico (Normal, Sport, Sport Plus e Individual) con al centro il pulsante Sport Response che per 20 secondi garantisce le prestazioni massime dell’auto. Completi i dispositivi di assistenza alla guida, al top l’infotaiment con display da 7 pollici. Si può avere l’app Porsche Track Precison che consente di trasmettere e analizzare sul proprio smartphone i risultati di guida di 130 diversi circuiti in tutto il mondo.


 

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Lunedì 24 Aprile 2017 - Ultimo aggiornamento: 25-04-2017 12:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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