Si presenta con i gradi della più forte la Chevrolet Corvette C7.R vincitrice della scorsa edizione

Dalla strada alla pista, il granturismo cala cinque assi: non c'è solo la sfida Ferrari-Ford

di Mattia Eccheli
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LE MANS - Cinque marchi, una storia: quella dell’auto. Oltre infatti alla sfida tra Ferrari e Ford, nella classe Grand Touring Endurance (GTE) ci sono anche Aston Martin, Chevrolet e Porsche, unico costruttore a correre contemporaneamente in due classi e a detenerne il titolo WEC. Nessuna però è più interessante della GTE, auto che su strada fanno sognare e su pista dimostrano tutto il loro pedigree, guidate da 14 equipaggi interamente professionali nella categoria Pro (professionisti) e solo per un pilota a terzetto tra i 13 Am (amatoriali) schierati al via. Le tre Ferrari 488 GTE e le quattro Ford GT montano motori turbo al di sotto dei 4 litri di cilindrata, le altre invece sono spinte da un aspirato che non deve eccedere i 5,5 litri e, tra queste ci sono ben cinque “vecchie” 458 Am. La Porsche schiera sei vetture, tre per ogni categoria e a ciascuna delle due ufficiali sono stati assegnati Earl Bamber e Nick Tandy, vincitori assoluti della 24 Ore di Le Mans 2015 con Nico Hülkenberg, stavolta assente per la concomitanza del gran premio di Formula 1.


Scaramantica l’Aston Martin che schiera quattro Vantage V8, equamente ripartite: il team ufficiale alloggia infatti all’Hotel de France di Chartre-sur-le-Loir, lo stesso del 1959 quando una DBR1 guidata da Carrol Shelby e Roy Salvadori vinse l’unica Le Mans nella bacheca del costruttore inglese. Si presenta con i gradi della più forte la Chevrolet Corvette C7.R che non partecipa al WEC, ma ha vinto 8 volte nella GTE, l’ultima proprio nel 2015, e ha già fatto sentire la voce della padrona. Ha stabilito infatti il miglior tempo nelle prove preliminari pagando questa dimostrazione di potenza con l’imposizione di montare per la gara restrittori più piccoli di 0,4 mm.


Presente il trio vittorioso lo scorso anno composto da Oliver Gavin (GBR), Tommy Miller (USA) e Ricky Taylor (USA) che ha il fratello Jordan (entrambi figli del pilota sudafricano Wayne Taylor) sull’altra Corvette insieme a Antonio Garcia (SPA) e del superveterano Jan Magnussen (DAN): 4 volte vincitore (sempre su Corvette) e ininterrottamente al via dal 1999 ad oggi. Altre due Corvette C7-Z06 (una che corre nel WEC) sono iscritte tra le Am. L’inizio del campionato ha mostrato il dominio schiacciante della Ferrari di Davide Rigon, Sam Bird (GBR) e Andrea Bertolini che ha fatto il pieno di punti a Silverstone e Spa-Francorchamps tanto che la FIA ha deciso agire con il famigerato Bop (Balance of Performance) zavorrando di 10 kg i missili di Maranello che hanno già il serbatoio più piccolo di tutte: 88 litri contro i 93 della Corvette, i 95 di Porsche, i 98 di Ford e i 102 di Aston Martin.
Di contro, la GT è stata alleggerita di 5 kg (oltre ai 20 già tolti prima dei test), la Vantage V8 di 10 kg mentre la 911 RSR è stata appesantita di 5 kg. Un rimescolamento che aggiunge altra suspense ad un confronto davvero emozionante.
 

 

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Martedì 21 Giugno 2016 - Ultimo aggiornamento: 17:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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