Il concept Quartz esposto a Parigi dalla Peugeot

Quartz del Leone, ibrido e plug-in: ecco
come Peugeot vede il futuro dei Suv

di Giampiero Bottino
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PARIGI - Si chiama Quartz e interpreta alla perfezione - con le sue linee sinuose, aggressive e muscolose - il grande dinamismo di cui sta dando prova il marchio Peugeot, che tra restyling e novità assolute ha praticamente ridisegnato l'intera gamma nel giro di tre anni.

Questa concept car di grande impatto visivo rappresenta una finestra aperta sul futuro del Leone, anticipando molti contenuti stilistici e tecnici destinati a caratterizzare e modelli del Leone prossimi venturi. In particolare, la Quartz anticipa la nuova visione del costruttore francese in un segmento nel quale intende essere protagonista, quello dei crossover. E lo fa attingendo ai propri codici sportivi più esasperati, come rivelano le proporzioni che promettono una presenza su strada importante, sottolineata dagli pneumatici larghi più di 30 centimetri che enfatizzano la larghezza del frontale al di là di quella effettiva, che è di 2,06 metri.

La promessa di agilità e guidabilità emerge anche dagli sbalzi contenuto della carrozzeria, che oltretutto sono funzionali all'abitabilità, garantendo agli occupato la spazio più ampio possibile in una vettura dal taglio sportivo e dalla lunghezza di 4,5 metri. Trattandosi di una vettura da salone - destinata a nobilitare la giù ricca presenza Peugeot a quello di Parigi - è particolarmente prodiga di soluzioni innovative che costi e tecnologia non rendono ancora mature per la produzione di serie.

Un nuovo processo produttivo ha per esempio consentito di eliminare il montante centrale, regalando alla Quartz le portiere con apertura opposta da ala di gabbiano. Sulla piattaforma EMP2 del gruppo PSA è applicata una struttura in materiale composito i cui pannelli sono fissati mediante incollaggio. Una soluzione che ha consentito di combinare al meglio la leggerezza con la rigidità, eccellente anche senza il classico rinforzo offerto dal montante.

Salendo - è proprio il caso di dirlo - in vettura grazie all'aiuto delle pedane rientrabili, i passeggeri possono scoprire i tanti materiali insoliti, di origine naturale o riciclati, impiegati sulla Quartz. Il concetto di forza e leggerezza si ritrova per esempio nella pietra di basalto - derivata da magma raffreddato istantaneamente e reperibile con le medesime proprietà in tutto il pianeta - utilizzata soprattutto per la consolle centrale. Un'anteprima mondiale è poi costituita dal tessuto a tessitura digitale, un procedimento che permette di produrre pezzi complessi e di grandi dimensioni che non devono essere tagliati, eliminando quindi qualsiasi scarto.

Non manca, ovviamente, una versione opportunamente rivisitata dell'i-Cockpit, il quadro strumenti portato al debutto dalla 208 e impiegato anche dalla 308, mentre il volante è di agevole impugnatura e manovrabilità grazie alle piccole dimensioni ereditate dalle vetture da competizione. L'head-up display è un pannello le cui dimensioni consentono di determinare l'inserimento di diversi parametri, mentre le informazioni complementari possono essere visualizzate in secondo piano, grazie all'effetto profondità garantito da una lama in policarbonato.

Poiché sarà anche una show car, ma la Quartz è comunque un'automobile che guarda avanti, anche la meccanica è di assoluta avanguardia. Il sistema di trazione è infatti un ibrido plug-in con la potenza complessiva di 500 cv. Lo compongono il motore turbo a benzina 1.6 THP che gli specialisti di Peugeot Sport hanno "tirato" fino a 270 cv (e 330 Nm di coppia), affiancato e assistito da due unità elettriche da 115 cv, una per ciascun asse, che concorrono anche a ricaricare le batteria da 400 V in fase di decelerazione.

Grazie a questa soluzione tecnologica, la Quartz mette a disposizione tre modalità di guida. In quella ZEV, cioè a zero emissioni, consente di percorrere fino a 50 km utilizzando soltanto la batteria. C'è poi la "Strada", nella quale a funzionare contemporaneamente sono il motore termico e quello elettrico anteriore che assicura il massimo della ricarica. Infine, la modalità Race attinge a tutti e tre i propulsori per massimizzare le performance e la marcia su qualsiasi tipo di terreno, grazie alla ripartizione della coppia fra le quattro ruote in funzione della migliore aderenza.

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Mercoledì 24 Settembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 23-06-2017 15:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA