Daniele Schillaci alla guida delle vendite e del marketing di Nissan

Un italiano a Tokyo, Daniele Schillaci alla guida di vendite e marketing Nissan

di Giorgio Ursicino
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PARIGI - Dopo i numeri uno dei grandi costruttori è uno dei personaggi più attesi del Mondial de l’Automobile, il salone di Parigi che dopodomani accenderà i riflettori e, fino a metà ottobre, sarà la capitale globale della mobilità. Daniele Schillaci è un ingegnere italiano laureato al Politecnico di Milano ma la sua ultraventennale e brillantissima carriera nell’automotive non l’ha passata a progettare e sviluppare motori, ma a vendere veicoli, interpretando i mercati, anticipando le nuove tendenze e le esigenze dei clienti, con una grande attenzione al posizionamento dei brand. Sempre con grande successo.

L’ingresso nell’olimpo planetario del settore risale a poco più di un anno fa quando Schillaci, che all’epoca era il responsabile per le vendite e il marketing della Toyota in Europa (già un posto di straordinaria importanza), fu chiamato da Carlos Ghosn, il presidente di Nissan e anche di Renault, nonché stratega della formidabile Alleanza fra la casa francese e quella giapponese. La proposta, per chi ama le sfide, era irrinunciabile: guidare da Yokohama, a poca distanza dal centro di Tokyo, le vendite e il marketing di Nissan, un impero dove il sole non tramonta mai e la lancetta dell’orologio accompagna centinaia di immatricolazioni l’ora in tutti i continenti, giorno e notte, estate e inverno. Il fiuto di Ghosn è proverbiale: anticipa i tempi, non sbaglia quasi mai ed è stato l’artefice del formidabile rilancio della casa nipponica trasformandola, da signora orientale un po’ in difficoltà, in uno dei gruppi più efficienti e globali del pianeta, un costruttore convinto che l’innovazione può essere emozionante e che le auto saranno in grado di far sognare anche quando saranno super ecologiche e in grado di guidarsi da sole, due territori ormai per tutti irrinunciabili in cui Ghosn ha spinto Nissan a fare da apripista.

Il top manager francese, nato in Brasile ma di origini libanesi, ha sicuramente puntato sulla grande esperienza maturata da Schillaci con i giapponesi (ha lavorato per la casa di Nagoya del 2002 al 2015), ma anche sui risultati ottenuti sul campo (in prima linea) a diretto contatto con i mercati e anche al timone di brand prestigiosi come Lexus (2005-2006). Il feeling con il blasone, l’esclusività e le alte prestazioni Daniele l’aveva affinato anche nel gruppo Fiat pilotando l’Alfa Romeo sul mercato italiano nel biennio 2001-2002, ma il percorso del manager nel mondo dell’auto era iniziato quasi un decennio prima, fresco di laurea nell’ateneo milanese. Spesso i talenti si attraggono, il giovane Schillaci era entrato in Renault Italia nel 1993, più o meno insieme ad un gruppetto di promettenti colleghi che poi si sono rivelati degli autentici fenomeni. Solo per citarne qualcuno lavoravano per l’azienda francese, in cui poi arrivò Ghosn preveniente da Michelin, Luca De Meo e Marco Saltalamacchia. Il secondo è stato presidente di BMW Italia e vice presidente di BMW Europe, il primo è attualmente numero uno di Seat a Barcellona dopo essere stato responsabile di vendite e marketing nel board di Audi ed aver lanciato la Fiat 500 (un passaggio in Toyota anche per lui). Il network commerciale di Nissan è uno dei più diffusi e capillari al mondo, la sua gamma è trasversale al massimo, va dalle citycar alle supercar svettando nei Suv e i crossover con ambizioni da regina nell’elettrificazione e nella guida autonoma. Come se l’impegno in vendite e marketing non bastasse, la scorsa primavera Ghosn ha affidato a Schillaci anche l’incarico di occuparsi dei veicoli elettrici e delle batterie (un grande business in prospettiva) riportando direttamente a lui.

Certo non è solo merito di Daniele, ma le vendite Nissan continuano a crescere in tutto il mondo e, dopo il record registrato nello scorso anno fiscale (in Giappone va da aprile a marzo) le performance sono migliorate anche nel primo semestre 2016. «A fine giugno abbiamo raggiunto risultati record, la domanda continua a crescere per i modelli di punta come Rouge e Sentra negli States, l’NP300 Frontier in Messico e il Qashqai in Cina. Nel secondo semestre l’offensiva proseguirà con il lancio di nuovi prodotti e nuove tecnologie. In Giappone il debutto della nostra guida autonoma ProPILOT e il lancio di un modello dotato del sistema ibrido e-Power dimostrerà la nostra capacità di innovare. Nel frattempo in Brasile abbiamo iniziato le consegne del Kicks, un crossover compatto globale. Infiniti si rafforzerà con il QX30, la Q50 e la Q60, il marchio Datsun proseguirà la sua espansione con il lancio del Redi-Go in India e lo sbarco in Medio Oriente».

Schillaci si sta occupando anche della nuova “vision” Intelligent Mobility di cui fanno parte l’Intelligent Driving (i dispositivi che vanno verso la guida autonoma) e l’Intelligent Power (l’elettrificazione) che confluiscono nell’Intelligent Integration (veicoli che dialogano fra di loro e con le infrastrutture). «Intelligent Mobility non si limita a rendere la guida più gradevole, rappresenta un passo avanti verso il nostro obiettivo di emissioni zero e zero incidenti fatali», ha concluso l’italiano a Tokyo.
 

 

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Martedì 1 Novembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 02-11-2016 23:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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